Perchè se ne vanno tutti?

Buongiorno Rella,
il problema magari non è lei come persona, come valore, ma come atteggiamento. Perché tende a sabotare le relazioni?per paura di fidarsi e poi essere abbandonata?
le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, con il fine di comprendere questa situazione e trovare ciò di cui ha bisogno.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Buongiorno Rella,
La ringrazio per averci confidato la sua storia e le sue preoccupazioni.

Dal suo racconto, purtroppo, mi è possibile prendere in considerazione una sola frequentazione, con il rischio di non considerare aspetti importanti per lei e per la sua storia.
Da ciò che riporta, sembra esserci uno schema costante, in cui lei rimane e gli altri se ne vanno. Da quando sente che questo schema la stia accompagnando? Quanto, questo schema, vive con lei dal primo momento in cui incontra una persona?
Parla, poi, della difficoltà di raggiungere un mese di frequentazione e mi sorge spontaneo chiederle: cosa accadrebbe se lo raggiungesse?

Il suo desiderio è quello di essere "la scelta per una volta" e mi permetto di chiederle, da quanto tempo lo desidera e, quando è stata la prima volta. Poi, le faccio un augurio un po' differente: essere colei che sceglie per una volta.

Dr.ssa Francesca Bottazzi
Psicologa- Sistemico Relazionale

Gent.ma Rella,
la sua interessante storia sembra comporsi di due polarità diverse, di due situazioni distinte anche se, il racconto stesso, sembra descrivere l'episodio con quel giovane senza soluzione di continuità rispetto a tutte le sue altre esperienze che, ovviamente, non potevano essere descritte in un unico messaggio.
Cosa voglio dire?
Intendo dire che, nel caso specifico del ragazzo invitato a cena, la motivazione con la quale lui si è ritirato dalla potenziale relazione non è granché convincente, nel senso che se fosse vero quello che ha detto, ebbene il giovane avrebbe di per lui dei problemi relazionali e lei sarebbe stata solo sfortunata ("è troppo bello, quindi mi tiro in dietro!"), oppure quella scusa è... una scusa, e lui, per qualche motivo, non ha sentito quella chimica, quella scintilla, eccetera, nel primo incontro. Poi, non escludiamo che il Signore possa essere uno di quelli che fa del volare di fiore in fiore uno stile di vita, perché c'è anche quella ipotesi.
In tutti i casi, questo episodio dice poco del suo caso.
Dice di più il fatto che lei, pur attiva nella ricerca di un compagno fisso, abbia sperimentato queste difficoltà per così tanto tempo a trovare una relazione continuativa e, soprattutto, la percezione che lei ora ha di avere, forse, un problema.
Forse, è un'ipotesi.
Quindi, Rella, per capirci, occorrerebbe ricostruire molti passaggi che mancano dato che noi, ora, abbiamo solo i risultati di quei passaggi, ovvero che, per qualche motivo, e arriviamo al suo messaggio, lei fatica ad essere "la scelta" che, attenzione, non significa che nessuno voglia "conoscerla", questo accade, ma che nessuno rimane, o che lei non rimane... perché immagino che anche questo sia avvenuto.
Mi sembra una persona attiva ed equilibrata nel giudizio, credo che non le occorrerebbe molto tempo per mettere in luce, con chi può aiutarla, le variabili più attive nel suo racconto affettivo e arrivare ad una buona soluzione del tutto.
Abbia fiducia nel fatto che può arrivare a risolvere queste cosa.

cordialità
dott. Alessandro Pedrazzi

Buongiorno,
capisco quanto possa essere frustrante e doloroso vivere una serie di relazioni che sembrano ripetere lo stesso schema. È normale chiedersi se il problema risieda in noi stessi quando ci troviamo di fronte a situazioni simili. Tuttavia, è importante ricordare che le relazioni sono complesse e coinvolgono molteplici fattori, molti dei quali sono al di fuori del nostro controllo.

Innanzitutto, è importante non attribuire la responsabilità di queste situazioni interamente a se stessi. Le relazioni coinvolgono due persone e le azioni e le decisioni dell'altra persona non sono qualcosa che si può controllare. È possibile che le persone con cui hai avuto a che fare avessero le loro insicurezze, paure o problemi personali che hanno influenzato il modo in cui si sono comportate.

In secondo luogo, potrebbe essere utile riflettere su ciò che si cerca in una relazione e su come si interagisce con gli altri. A volte, potremmo essere attratti da un certo tipo di persona o da un certo tipo di dinamica relazionale che alla fine non è salutare o soddisfacente per noi. Potrebbe essere utile parlare di queste questioni con un professionista, come un terapeuta o un consulente, che può fornire una prospettiva esterna e aiutare a identificare eventuali schemi o comportamenti che potrebbero essere problematici.

Infine, è importante ricordare che il valore di una persona non è determinato dal fatto di essere in una relazione o meno. Sei una persona di valore indipendentemente dal fatto che tu sia in una relazione o meno. È importante prendersi cura di se stessi e lavorare per costruire la propria autostima e fiducia in se stessi.

Ricorda, sei una persona di valore e meriti di essere amata e rispettata. Non perdere la speranza, continua a lavorare su te stessa e a credere in te stessa.

Con tutto il mio supporto
Piccioni Matteo

Buon pomeriggio Rella.
Il problema non sei tu, con i tuoi valori ed il tuo desiderio di costruire qualcosa che abbia un senso e non si fermi alla superficialità di una sera. Il fatto è che viviamo in un periodo, in cui, troppo spesso, si cerca l'intimità, ma non l'impegno. Molti si mostrano interessati e seri, per poi scappare quando capiscono che la donna con cui si relazionano ha un valore e merita di più di quello che possono offrirle. Paura di impegnarsi, di mettersi in gioco seriamente. Conviene relazionarsi con un uomo che non riesce ad impegnarsi in una relazione? Non credo. Concentrati su te stessa e sul tuo valore e considera che se gli uomini incontrati finora si sono comportati all'opposto di come si erano presentati, forse non erano sinceri, hanno messo una maschera, che poi è caduta, mostrando la loro vera natura. Meriti di meglio.
Un abbraccio

Buonasera
Nessuna è sbagliata,e nessuna donna a qualcosa
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buongiorno Rella, grazie per averci affidato queste sue emozioni così intense.
E' comprensibile lo stato d'animo in cui si trova, è frustrante e svilente arrivare al punto di doverci chiedere se siamo noi "il problema" o "quelli sbagliati". Per come la vedo io, le relazioni umane sono fatte di scambi, incastri, compatibilità o incompatibilità, variabili, personalità e tanto altro. Non penso sia utile vedersi come un problema, quanto piuttosto come uno dei tanti elementi in gioco.
Sicuramente nessuno di noi vuole peccare di presunzione affermando di non avere nulla che si possa smussare: possiamo sicuramente migliorarci, ma questo non deve necessariamente significare che noi (o gli altri) siamo sbagliati. Siamo "semplicemente" diversi!

Detto questo, ovviamente mancano tanti dettagli importanti alla sua storia, domande che necessitano una risposta per poterle fornire un quadro più dettagliato e rispettoso della sua persona e della sua storia. Per questo motivo, sarebbe necessario ritagliarsi uno spazio di consulenza, in cui poter approfondire e ipotizzare qualche conclusione.

Mi permetto di dirle che spesso, soprattutto nella società odierna, non è semplice trovare qualcuno che sia davvero affine a noi, che condivida la nostra progettualità e i nostri valori. Oltretutto viviamo in un momento in cui "tutto è a portata di click" e non tutti hanno voglia di impegnarsi, anche se si presentano con il loro migliore vestito per attirare l'attenzione.
Non demorda, ognuno di noi ha il diritto di trovare la persona giusta.
Sicuramente un percorso di sostegno individuale potrebbe aiutarla a snocciolare alcuni dubbi e provare a trovare un nuovo assetto con il quale interfacciarsi alle sue prossime conoscenze, se lo desidera!

Nella speranza di esserle stata un minimo utile, le mando un saluto lasciandole la mia disponibilità (anche online).
Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, Consulente sessuale, Counselor professionista (Torino e online)

Cara Rella,
sento tanta sofferenza e frustrazione nelle sue parole e anche il forte desiderio di costruire qualcosa di concreto e stabile. Non è possibile lavorare sulle scelte altrui però può sicuramente lavorare, insieme ad un professionista, su il suo ruolo nella creazione della solita dinamica che caratterizza le sue relazioni. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia individuale proprio per mettere a fuoco quale sia il suo modo di relazionarsi con l'altro, le sue aspettative, il suo atteggiamento e i suoi più profondi desideri.
Le auguro buona fortuna.
Saluti,
Dott.ssa Giulia Marano

Cara,
Comprendo e accolgo la tua frustrazione. Il tuo resoconto, pur essendo molto chiaro, non è del tutto esaustivo. Mi verrebbe da chiederti, infatti, come sono terminate le frequentazioni precedenti. Nel nostro modo di interagire e di relazionarci all'altro entrano in gioco tanti elementi che rispondono ai nostri schemi relazionali maturati nel tempo e che influenzano le frequentazioni attuali. Ti andrebbe di fare chiarezza insieme?
Resto a tua disposizione, anche online.
Dott.ssa Fabiana Navarro
Psicologa

Cara Rella,

Capisco quanto possa essere difficile e frustrante affrontare una serie di relazioni che non sembrano andare come desiderato. È importante ricordare che non esiste una formula magica per il successo nelle relazioni, ma ci sono alcuni aspetti che potrebbero aiutarla a capire meglio la situazione.

Innanzitutto, la fiducia in se stessi è fondamentale in ogni aspetto della vita, comprese le relazioni. Se non si ha fiducia in se stessi, può essere difficile per gli altri farlo. Lavorare sulla propria autostima può aiutare a migliorare la percezione di sé e a sentirsi più sicuri nelle relazioni.

Inoltre, la comunicazione è la chiave di ogni relazione. È importante esprimere apertamente i propri sentimenti e aspettative. Se si sente che la relazione sta prendendo una direzione indesiderata, è importante parlarne con il partner.

Le relazioni richiedono tempo per svilupparsi. È importante avere pazienza e non affrettare le cose. Ogni persona ha il suo ritmo e può essere necessario del tempo per costruire una connessione solida e duratura.

A volte, può essere utile fare un'analisi di sé per capire se ci sono comportamenti o atteggiamenti che potrebbero influenzare negativamente le relazioni. Questo può aiutare a identificare aree di miglioramento e a lavorare su di esse.

Infine, se si sente sopraffatta o confusa, può essere utile cercare il supporto di un professionista. Un terapeuta o un consulente può fornire strumenti e tecniche per affrontare le sfide e migliorare le relazioni.

Ricordi, non esiste un percorso universale per il successo nelle relazioni. Ogni persona è unica e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. L'importante è continuare a lavorare su se stessi e a cercare di costruire relazioni sane e soddisfacenti.

Con tutto il mio supporto,
Piccioni Matteo

Gentile Rella,
Posso capire la sua frustrazione e la sua sofferenza verso questa situazione, ma soprattutto posso capire il suo autentico bisogno di avere una relazione stabile, serena ed equilibrata.
Sarebbe utile ed opportuno capire quali sono le dinamiche che si vanno a verificare e sarebbe utile anche prendersi cura di quel suo senso di sfiducia e di demoralizzazione che, delusione dopo delusione, sta diventando sempre più forte in lei. Pertanto il mio suggerimento è quello di affidarsi ad un professionista, con il quale troverà delle strategie utili nella gestione di questi copioni.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno Rella,
non deve essere facile come situazione.
I fattori scatenanti possono essere molteplici.
Come mi pongo io? Cosa faccio? Quali sono le frasi che mi sento ripetere più spesso? Stando in ascolto di quanto arriva dall’esterno probabilmente riuscirà a trovare le cause a questo malessere. Particolare la considerazione finale: vorrei essere la scelta e non… essere scartata.
Come sarebbe se provasse per prima con sé stessa ad essere la “sua” scelta? Mentre aspetta che qualcuno altro la scelga, perché non provare a viversela “in autonomia” con un po’ di sano egoismo?
Cordialmente, Dottor Savasta.

Gentile Rella, dalle sue parole si percepisce molta sofferenza. Come lei giustamente osserva tende a ripresentarsi lo stesso schema nelle sue relazioni, ma mancano molte informazioni per potersi sbilanciare ed ipotizzare come mai. Per trovare una risposta alle sue domande è necessario intraprendere un percorso di supporto psicologico individuale. Sono fiduciosa che riuscira' a comprendersi e creare un modo diverso di mettersi in relazione.

Le auguro un buon inizio.

Dott.ssa Irma Bassani