Perché la gente fa figli?
Salve a tutti.
Sono una ragazza di vent'anni, e vivo già da molti anni una pessima situazione in casa. Vivo con mio padre, mia madre, e mio fratello, io sono la sorella minore, quella che probabilmente per via dei traumi è sempre stata troppo adulta per essere una bambina.
Sono persone prive di empatia, non sanno cosa sia il dialogo, non sanno cosa significa rispettare i bisogni dell'altro, e a dirla tutta, neanche gli interessa, è questo quello che mi hanno sempre fatto capire. Tendono ad attuare dispettucci, si inventano cose mai successe o mai dette pur di avere discussione, non sanno riconoscere quando sbagliano e anzi, siccome detestano le critiche al loro comportamento rincarano la dose. Dire loro le cose con le buone o con le cattive non cambia nulla, il risultato è il medesimo, se ne fregano. Mi mettono i bastoni tra le ruote, per loro torno utile solo per fare la sguattera in casa, non accettano neanche che io possa uscire mezza giornata per svagarmi un po'.
Sono tremendamente sporchi e disordinati, e siccome ormai mi sto rendendo conto di quanto siano malati comincio a pensare che tante cose siano fatte di proposito per darmi ai nervi. Trasudano inquietudine da tutti i pori e mi stanno facendo ammalare sia mentalmente, perché perdo tempo appresso ai loro giochetti, sia fisicamente, perché a causa di alcune situazioni non mangio come sarebbe giusto fare, ho orari tutti sballati, e inoltre sto tutto il giorno a letto per evitare di averci a che fare.
Ho provato in tutti i modi ad uscire da questa casa, ma ciò che mi fa rabbia è che pare quasi che la vita mi voglia affossare qui per forza. Da mesi e mesi cerco lavoro, ma ahimè, alla gente piace mettere annunci tanto per metterli, e poi sono del sud, ho detto tutto. Anche se lavorassi, credo mi complicherebbero ancora di più la vita, inoltre non so proprio come potrei lavorare in queste condizioni, non mangiando niente e dovendo poi ritornare a casa e pulire lo schifo che lasciano. Più passa il tempo più divento il loro sfogo personale, ho passato vent'anni a vedere ciò che provavo, positivo o negativo che fosse, soffocato e represso. Ce ne sarebbero da raccontare, ma mi fermo qui.
È solo uno sfogo, non mi aspetto chissà quali risposte, e anzi, spero di non leggere banalità come "stringi i denti", a furia di stringere i denti si diventa sdentati.