Mia madre, 85 anni, da circa 20 giorni, non vuol più stare sola in casa, sostiene di essre assaloita da angoscia, ansia e timoore immotivato. Cosa posso fare per aiutarla, oltre che cercare qualcuno per farle compagnia quando io non ci sono?
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4 AGO 2017
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Gentile Maria Teresa,
nelle persone anziane gli equilibri emozionali sono fragili, per cui situazioni da sempre affrontate con sicurezza possono diventare fonte di paura. Sicuramente come ha ben detto, evitare di lasciarla sola è il primo passo. In secondo luogo, vista l'età avanzata, valuti l'opportunità di un check up per appurare l'eventuale presenza di patologie senili. In terzo luogo, se la mamma è in grado di sostenerlo, un percorso di sostegno psicologico individuale o di gruppo.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
3 AGO 2017
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Gentile Maria Teresa,
è normale per le persone anziane sperimentare vissuti di tristezza e angoscia. È importante però comprendere se questo vissuto sia della mamma perchè è successo qualcosa, oppure se è l'evoluzione di un quadro patologico. Spesso patologie come parkinson e demenze possono portare a questi vissuti, così come pregressi psichiatrici. Nei pazienti senza patologia, invece, possono subentrare questi vissuti legati al tempo che passa, al far fronte con le difficoltà quotidiane, alle preoccupazioni per nipoti e figli, o ancora all'affrontare momenti di lutti di famigliari e amici...
Per aiutarla sicuramente un buon alleato è evitare l'isolamento sociale, se le è possibile, le faccia incontrare persone (bar, supermercato, parrucchiera) in quelli che sono i contesti che la mamma frequenta/va; se la mamma sa/può leggere le procuri dei quotidiani. Non so da dove scrive, ma sono certa che anche a livello locale siano attivi dei servizi domiciliari (voucher) che possono esser attivati dal medico di base, i quali sono sicuramente un aiuto e un primo interlocutore (anche nel caso di un adeguamento terapeutico).
Infine è possibile seguire anche dei percorsi di sostegno psicologico anche con anziani: il tutto deve essere valutato alla luce delle necessità e possibilità (cognitive e fisiche della mamma).
Spero di esser stata d'aiuto, resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Dott.ssa Paola Tagliani - psicologa e neuropsicologa