Ultimamente, mi capita sempre più spesso di pensare che senso ha vivere?
I bambini muoiono sotto le bombe, le ragazze e le bambine non hanno diritto di studiare, il lutto a volte ingiusto di chi amiamo, credueltà dappertutto e spesso siamo inermi.. che senso ha questa sofferenza? Mi chiedo voglio veramente vivere in un mondo così crudele e ingiusto? Non sarebbe meglio mettere fine a tutto ciò? Non voglio sentire più questa ansia e questo dolore.
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22 GEN 2023
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Gentile utente buonasera,
il mal di vivere che descrive è nascosto dentro ad ognuno di noi e a volte, più o meno intensamente, si fa sentire. Capisco bene il suo dolore e la sua paura ma lei non ha potere sull'agito altrui e non può cambiare il mondo. Però può scegliere di creare e donare cose belle a questo piccolo mondo che ha tanto bisogno dei sorrisi di tutti. Ce la faremo vedrà.
22 GEN 2023
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Cara Yoda,
capisco la tua sofferenza di fronte alle cose che succedono. Non credi che solamente l'amore sia la risposta che si può dare anche al dolore? Cioè, se amiamo chi soffre, possiamo trovare un senso a questa esistenza, perchè più grande di tutto è l'amore!
Prova a vivere questa dimensione, e allora il sorriso di chi riceve da te un dono, diventa un sorso di Paradiso.
Non è sentimentalismo quello che ti propongo, ma l'esito di una lunga ricerca personale che mi as cambiato come uomo e come professionista.
Fammi conoscere, se vuoi, le tue riflessioni su questo punto.
Colgo l'occasione per augurarti un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
22 GEN 2023
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Gentile Yoda, ha ragione quando dice che viviamo in un mondo crudele e ingiusto. Sofferenza e indifferenza verso il prossimo sembrano dominare la vita della maggior parte di noi. Comprendo come questa consapevolezza possa essere disarmante, al punto da farci dubitare del senso del nostro vivere. Purtroppo da soli non possiamo sistemare tutto il mondo, ma possiamo mitigare la nostra di sofferenza e cercare quel tanto di sollievo che ci permetta di andare avanti.
Approfondire ciò che l'ha portata ad interiorizzare la sofferenza degli altri in modo cosi forte, al punto da farle sentire ansia e dolore, potrebbe esserle utile per ritrovare un po' di serenità.
Se ne ha piacere, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
20 GEN 2023
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Mi spiace molto della sua sofferenza.
Vale sempre la pena vivere. Ogni vita e 'degna di essere vissuta Anche se la vita ci presenta delle cose faticose, dei dolori incolmabili, un esempio lo danno le persone che hanno un tumore e che lottano per la vita.
La invito a fare un percorso di psicoterapia per superare tale periodo.
Dott.ssa Patrizia Carrboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
20 GEN 2023
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Gentile Yoda,
In quest'epoca spesso la paura di non farcela ci attanaglia e arriva l’ansia di vivere, che ci porta a non riuscire più ad agire anche se desideriamo fortemente qualcosa. Intorno a noi avvengono così tanti eventi imprevedibili e difficili da gestire, sconosciuti ed ignoti. È un’ansia anticipatoria quella che arriva quando la paura dell’ignoto, cioè di un pericolo imprevisto, diventa una minaccia che non sappiamo gestire aumentando l’apprensione e la preoccupazione che possa accadere qualcosa da un momento all’altro.
Quando si cade nel vortice dei pensieri negativi e della paura della vita e di non farcela, si vede tutto nero al pensiero di come affrontare la vita ed i relativi problemi, così l’ansia cresce.
Non possiamo e non dobbiamo neutralizzare la paura, perchè è un'emozione essenziale, che serve per la nostra sopravvivenza, ma dobbiamo renderla funzionale, soprattutto quando essa prende il sopravvento. Il coraggio è proprio questo: risolvere la paura di affrontare la vita. Tutto ciò ci porta al mezzo più importante, che ci serve per gestire la paura di non farcela, che è l’autostima, che serve per credere in noi stessi e per scoprire di avere tante risorse quante sono le ipotetiche sorprese della vita.
Spero di esserle stata d'aiuto e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca
20 GEN 2023
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Gentile Yoda, grazie per la condivisione. Purtroppo ha ragione, succedono ogni giorno cose crudeli ed inspiegabili, disumane! Vero è che dobbiamo imparare a conviverci... credo che confrontarsi con uno specialista potrebbe aiutarla ad approfondire i suoi pensieri e malessere del momento.
Resto a disposizione!
AV
20 GEN 2023
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Gentile Yoda, le sue riflessioni mi ricordanol'inquietudine che ha caratterizzato gran parte delle correnti letterarie del XIX e XX secolo quando molti poeti e scrittori si sono chiesti il perché di tanta sofferenza, basti ricordare la definizione che Pascoli ha dato alla terra: "quest'atomo opaco del male"!
Il malessere esistenziale è una caratteristica comune a molti artisti, poeti, scrittori, musicisti, pittori: l'incomprensibilità della sofferenza e della morte, delle ingiustizie e della guerra; proprio ciò che le causa ansia e dolore.
La sua sensibilità la avvicina molto a questo tipo di natura artistica, che comporta dolore ma anche profondità..
Le suggerisco di esplorare meglio questa sua propensione per dare un senso a questo suo dolore.
Le auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini
20 GEN 2023
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Buongiorno ,
e grazie per i pensieri che ha scritto qui.
L'ansia è una componente universale per l'essere umano , cioè esiste per tutti , e può servire a farci capire che cosa è davvero importante per noi. Non ha solo lati negativi , come spesso può apparire.
Si può imparare a gestire l'ansia , e tollerare un certo livello di ansia e anche di dolore .
Per la sofferenza , credo che si possa ridare un senso anche alla sofferenza estrema , come scriveva il grande terapeuta Viktor Frankl ,
sopravvissuto ai campi di concentramento , e poi tornato a fare lo psicoterapeuta , e ad aiutare altri, a trovare un senso profondo
alle diverse forme di sofferenza.