Paura del nuovo

Buongiorno, trovo molto positivo il fatto che tu definisca questo disagio come una “fase”, questo sembra già una spinta positiva all’adattamento di questa nuova situazione e non un desiderio di fuga.
Il tempo potrebbe essere un buon alleato in questo caso specifico, così come conoscere meglio la lingua con cui ti andrai a relazionare.
Nel caso in cui ti rendessi conto di aver bisogno di un supporto maggiore e continuativo non esitare a richiedere un aiuto psicologico

S

Ciao carissima, vorrei normalizzare ciò che ti sta accadendo. Sei molto giovane, ti trovi in un paese di cui non conosci bene la lingua, lontano da casa, dagli affetti, e da tante sicurezze. Allo stesso tempo stai esplorando nuove opportunità di crescita sia personale che culturale. È normale avere qualche disagio: prova ad andare avanti giorno per giorno senza drammatizzare le situazioni che volta per volta ti trovi ad affrontare. Un caro saluto, d.ssa Antonella Ricci

Cara :)
trasmetti bene il tuo punto di domanda.
Fare l'esperienza di un periodo all'estero è una sfida che ci pone in un luogo dove tutto ci è estraneo. Comprendo bene la sua Ansia, che definirei appropriata nella sua funzione di allerta perchè è in un terreno sconosciuto.
Penso che, concedendosi un po'di tempo, sarebbe in grado di costruire delle parti che le diano sicurezza, per prima la lingua, forse. Oppure qualche contatto con altre persone italiane.
Scambiare due parole con un professionista, in questo specifico momento, penso la potrebbe aiutare
io ricevo Online, se ritiene.
un saluto e buona strada

Claudia Pasti

Buongiorno, la pressione che senti sul petto è molto probabilmente causata dall'ansia che ti prende in seguito allo sconforto che hai descritto sentire quando ti scoraggi rispetto alla scelta che hai fatto. Ma se d'istinto, come dici, l'hai fatta probabilmente c'è un motivo. Il consiglio che posso darti, se non hai modo di ricorrere ad una consulenza psicologica, è quello di darti il tempo di fare un pò di esperienza. Puoi decidere in qualunque momento di rientrare, non devi dimostrare niente a nessuno, nemmeno a te stessa. Puoi perrò cercare di dare tempo al tempo, provare ad approfondire la conoscenza della lingua, trai motivazione dagli obiettivi che ti eri data prima di partire e datti la possibilità di vivere l'esperienza che stai facendo darti degli standard da rispettare ma un pò più naturalmente. Cosa importante non scervellarti ogni giorno pensando se tornare o no ma datti un periodo di tempo (magari di un mese) dopo il quale rivalutare la situazione. Se dovessi pensarla come oggi deciderai se tornare indietro.

Gentilissima buongiorno, innanzitutto grazie per la sua preziosa e coraggiosa condivisione. Non deve essere stato facile convivere con questa situazione che descrivi, soprattutto lontana da casa. Ha mai pensato a rivolgersi ad un terapeuta? parlare con uno specialista potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare meglio quello che sta succedendo.
resto a disposizione
AV

Cara utente, grazie innanzitutto per le tua condivisione.
Che scelta coraggiosa ed importante hai fatto! Immagino che quest'esperienza possa portare delle difficoltà che hanno a che vedere con l'incertezza. La casa è spesso simbolo di sicurezza, che ricerchiamo quando non ci sentiamo saldi al terreno; il tuo terreno è carico di novità e può farti sentire traballante, da qui le sensazioni fisiche che sono un po' uno specchio della tua insicurezza di questo momento.
Magari in questo momento di incertezza può rivelarsi utile un consulto con una psicoterapeuta che ti possa sostenere in questa scelta coraggiosa che hai intrapreso e creare un ponte di sicurezza fra l'esterno e la casa, per portare un po' di sicurezza anche lì dove ti trovi ora.

Mi rendo disponibile a farlo online, ti saluto caramente, Dottoressa Marta Lanfranco

Salve,
Quando affrontiamo qualcosa di nuovo e difficile è normale provare sconforto e altre emozioni. Quello che mi sento di dirle e di vivere tutte queste emozioni, non c’è niente di male, non succede niente di grave e non fanno altro che arricchirla. Lei ha scelto di intraprendere quest’esperienza dell’ Erasmus perchè tutti noi abbiamo “l’istinto di esplorazione “ che non può far mai bene soffocare. Quest’esperienza non può che arricchirla. La paura e l’ansia sono normali , come le dicevo, ma le emozioni sono innocue e temporanee. Affronterà quest’esperienza dell’ Erasmus e imparerà sicuramente a cavarsela, prendendosi il tempo necessario.
Saluti
Dr Mariano casella

Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Sicuramente i cambiamenti possono spaventare e creare uno stato di agitazione e incertezza (“ce la farò? Avrò fatto la scelta giusta?”).
Quello su cui mi soffermerei è capire, metaforicamente parlando, da cosa potrebbe essere formato questo peso che lei sente, di modo da renderlo più leggero e meno pressante.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche in modalità online.
Cordialmente, dott FDL

Buongiorno,
Intraprendere cambiamenti importanti, come spostarsi a studiare in un'altra nazione, può essere causa di un momentaneo, fisiologico, momento di fatica e confusione. Si dia il tempo di conoscere tutto ciò che di nuovo c'è, considerando che questa esperienza sarà un arricchimento per la sua intera vita. Come in ogni situazione, ci saranno delle cose che le piaceranno e cose che le piaceranno meno, ma diventerà gradualmente in grado di gestirle, trovando un suo equilibrio. Quando ha un dolore al petto, se non ci sono presupposti medici che le facciano pensare a qualche condizione fisiologica, provi a respirare concentrandosi sul momento presente e sul fatto che è in grado di gestire la sua vita. Se la condizione dovesse permanere tra tempo, allora potrebbe essere utile un supporto. Resto a disposizione, anche online. Una buona giornata, Dott.ssa Rachele Broggi