problema di distacco dalla terapeuta?
Salve! Avrei bisogno di un confronto con voi per quanto riguarda il rapporto che ho con la mia psicoterapeuta. E’ diventata per me una persona fondamentale, un vero e proprio punto di riferimento e ogni volta amo le sedute con lei, tanto che dopo la terapia non riesco a smettere di pensare a lei e ai progressi che con lei riesco a fare. Mi rendo conto che passerei ore e ore a parlarle.
Mi ha aiutato a rielaborare un dolorosissimo ricordo con l’EMDR, legato all’ansia da distacco dalla mamma nel momento dell’inserimento all’asilo. A causa di questa situazione non rielaborata ho avuto dei grossi problemi di adattamento negli ambienti nuovi una volta diventata grande, una forte ansia di non farcela da sola a gestire le cose nuove da imparare, con un senso di inadeguatezza rispetto alle situazioni e pensieri negativi che mi portavano addirittura a pensare che mi trovavo nel posto sbagliato, che ero sbagliata io, ecc. Mi sentivo diversa dagli altri per colpa di queste difficoltà emotive nel gestire gli “inizi” di nuove attività, esperienze, trasferimenti e quant’altro. Ora l’ansia da separazione dai genitori è stata del tutto superata e si è notevolmente attenuato anche il panico e la paura di non riuscire ad affrontare un ambiente nuovo (anche se c’è ancora un po’ da fare riguardo a quest’ultimo punto).
Per un mio problema di salute non ho potuto andare dalla dottoressa in questi ultimi due mesi, durante i quali ci siamo comunque sentite telefonicamente circa tre volte. Mi è mancata tantissimo la sua presenza fisica e ora la penso ogni giorno, è diventata una specie di fissazione. Rileggo sempre le conversazioni su whatsapp a partire dall’inizio della terapia. In questo periodo, quando mi scriveva per chiedermi come stavo mi si illuminavano gli occhi. Se fosse per me le scriverei ogni giorno solo per sentirla. Non riesco a non pensarla e ho paura che starò tanto male nel momento in cui la terapia sarà finita e non potrò più vederla. Le voglio un bene immenso e l’idea di staccarmi da lei mi fa molto male. Ci sono stati parecchi casi nella mia vita in cui i distacchi da alcune persone speciali si son rivelati difficilissimi: il distacco da alcuni insegnanti di scuola, dalla mia relatrice della laurea triennale, ecc. Il distacco inteso anche in generale come fine di un’esperienza bella. Sono molto empatica, sensibile e amo il contatto con le persone speciali quando ho la fortuna di incontrarle e, l’idea di non poterle più vedere, non è mai stato semplice. Io sono sicura che, come già detto, il distacco dai genitori sia stato superato, anche perché ho avuto modo di sperimentarlo nei miei tre mesi di tirocinio all’estero. Forse però non ho superato il distacco dalle persone esterne alla mia famiglia. Dovrei portare in terapia questa cosa? Vorrei essere indipendente dalla dottoressa una volta concluso il percorso, come è giusto che sia, ma ora mi sento come se non potessi farcela. Sinceramente però m’imbarazza anche doverne parlare proprio con lei di questa cosa. Come posso affrontare il tutto?