Orientamento psicologico
Vorrei capire se è il caso di iniziare un percorso terapeutico. Sono appena uscita da un periodo di forte ansia in cui ho sofferto quotidianamente di attacchi di panico che si manifestavano più o meno così: nodo alla gola, mancanza d'aria e difficoltà nella respirazione, tachicardia, fitte al petto. Delle volte ho pensato che avrei avuto un infarto a breve. Ad ogni modo, queste manifestazioni sono coincise con un periodo di forte stress (consegna della tesi di laurea, diversi colloqui di lavoro, problemi legali per via di una nuova proprietà che mi ha dato filo da torcere sotto vari aspetti). Nel frattempo continuo a soffrire di vertigini e cefalee (cosa che accadeva già da prima), nausea e più volte disturbi intestinali. Una volta messo a posto quasi tutto, mi rassereno, ricomincio a dormire la notte, non ho più attacchi di panico.
Questa situazione di ''pace'' è durata una settimana, prima che subentrasse l'ipocondria. La sera stessa in cui abbiamo ricevuto la notizia del virus sono stata male, ho vomitato ed ho avuto crampi allo stomaco tutta la notte. Mi preoccupo per me stessa ma soprattutto per i miei cari, per la mia famiglia, per il mio ragazzo, ho la preoccupazione continua che possa loro succedere qualcosa e non mi do pace. Non riesco più a concentrarmi su altro, su quello che ho da fare, sulle cose belle della mia vita, che mi rendo conto essere tante. Mi rende tutto sempre più triste, penso sempre al peggio ed ho il terrore che tutte le cose belle mi sfuggano di mano. Nel frattempo, aumenta la mia paura per gli spazi senza limiti, come le distese di neve e le piste da scii. Ogni volta che mi ritrovo in situazioni del genere è sempre peggio.