Non so se sono vittima di violenza
Vorrei che qualcuno me lo potesse spiegare per capire se ho davvero bisogno di chiedere un aiuto o è solo un momento passeggero.
Vorrei che qualcuno me lo potesse spiegare per capire se ho davvero bisogno di chiedere un aiuto o è solo un momento passeggero.
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Buonasera Sissi,
La sua é una domanda assolutamente lecita perché spesso capita di essere vittime di violenza senza nemmeno accorgersene: questo succede spesso quando la persona cresce in un contesto disfunzionale e, non conoscendo altre alternative, pensa che la violenza rispecchi la normalità. La violenza ha varie forme (fisica, verbale e affettiva) e deve essere condannata in ognuna di esse; la sua richiesta, nonostante le poche informazioni, lascia intendere che lei stia vivendo una situazione di disagio che, probabilmente, non riesce ancora a comprendere pienamente. Potremmo provare ad analizzare insieme questa situazione che le crea disagio, provando intanto a capire di cosa si tratti ed eventualmente a reagire e allontanarsi da essa. Mi rendo disponibile per offrire ulteriori chiarimenti in merito ai suoi dubbi.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
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Buongiorno Sissi, se ha sentito il bisogno di scrivere questa domanda penso che dentro di sè conosca già la risposta, ma abbia bisogno di sentirsi legittimata a crederci. Ci spieghi meglio
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Potrebbe spiegarsj meglio?
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Potrebbe spiegarsi meglio Sissi?
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Gentile Sissi,
come può immaginare, visto che non ci sono elementi sufficienti in ciò che ci porta, è impossibile capire in che situazione lei si trova e di conseguenza darle una risposta che sia valida. L'unica cosa certa e che arriva forte e chiara è una richiesta di aiuto e le richieste di aiuto vanno ascoltate sempre sia, come riporta lei, nei casi di violenza o presunta tale, che nei momenti passeggeri.
Per cui ha fatto sicuramente bene a fare un piccolo ma grande passo verso se stessa.
Il consiglio che le posso dare è quello di rivolgersi al 1522, numero gratuito e attivo h24, che è un servizio pubblico anti violenza. Parlerà, rispettando la sua privacy, con un'operatrice che le procurerà il numero di un centro antiviolenza più vicino a lei e da cui potrà andare per essere accolta da operatrici che si occupano proprio di questa tematica e che le sapranno sicuramente dare le risposte che sta cercando.
Spero di esserle stata d'aiuto e le auguro un in bocca al lupo.
Un caro saluto,
dott.ssa Medea Moretto
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Cara Sissi, mi sento di dirti che se ti ritrovi davanti a questo dubbio è sicuramente utile per te poterne parlare con un professionista ed uscire da questa condizione di incertezza e di malessere che sembra trapelare da questa tua richiesta.
Purtroppo, è difficile per chiunque di noi riuscire a darti la risposta che cerchi senza avere gli elementi adeguati per farlo.
Ti auguro di poter trovare al più presto un professionista che possa guidarti in questo percorso.
Sono a disposizione per ogni necessità.
Ti abbraccio.
Dr.ssa Antonietta Tantone
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Gentile Sissi,
non ci sono informazioni sul suo presumibile vissuto di violenza per cui è necessario un approfondimento in un contesto di psicoterapia anche se il suo dovesse essere solo un dubbio o un momento di disagio passeggero.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
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Buongiorno,
Se vuole sono a disposizione per ascoltarla e aiutarla a comprendere meglio la sua situazione.
Dott.ssa Alice Molignoni
Psicologa a Viareggio (LU)
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Cara Sissi,
Non è molto chiaro quale sia il suo dubbio. Nella violenza entrano in gioco dei vissuti spesso contrastanti, in cui spesso chi la subisce può arrivare ad esperire vissuti di colpa e talvolta mettere in dubbio la realtà della violenza stessa. Le consiglio sicuramente un percorso psicologico per trovare il giusto spazio per poter sciogliere i suoi dubbi e rielaborare eventualmente il vissuto doloroso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta
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Buongiorno Sissi,
Il suo dubbio e' comprensibile, perche' spesso non e' facile riconoscere di essere vittima di violenza, che sia fisica o emotiva, da parte di un partner, un membro della famiglia, sul lavoro. Non so in quale di queste situazioni si trovi, ma perfavore tenga presente che spesso le vittime di violenza tendono ad addossarsi la responsabilita' di quanto accade ed a trovare giustificazioni per la persona violenta, come "e' stanco/stressato", "colpa mia ho fatto quello che mi aveva detto di non fare", "mi aveva avvertito", "e' un periodo, passera' ". La verita' e' che la persona violenta ha bisogno di aiuto tanto quanto chi subisce, quindi la situazione non si risolve da sola. Ha ragione a pensare a rivolgersi a qualcuno che La possa aiutare. Il mio consiglio e' di cercare il centro anti-violenza (CAV) vicino a Lei, li' trovera' persone preparate a darle il supporto e le informazioni di cui ha bisogno. Qualora non fosse presente un CAV nella sua zona, si rivolga ad un* terapeuta che le ispira fiducia. Il primo passo e' il piu' difficile, ma ce la puo' fare.
Resto a disposizione e Le faccio i miei migliori auguri,
dott.ssa Francesca Calvano
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Buongiorno Sissi,
deve essere doloroso per lei non sapere e chiedere una spiegazione in merito a questa tematica.
Sento che l'unico modo per riuscire a far luce sia attraverso un percorso di psicoterapia.
Se vuole sono disponibile telefonicamente e online quando lo desidera.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
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Gentile Sissi,
quando si è preda delle emozioni, la razionalità sembra offuscarsi, per questo è mia premura accogliere la sua richiesta, per permetterle di avere la consapevolezza che cerca e per supportarla nel caso ce ne fosse un reale bisogno.
Chiaramente per fare ciò è necessario avere da parte sua ulteriori informazioni.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
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Cara Sissi,
sono a sua completa disposizione per approfondire il suo problema sia in presenza che online.
Dott.ssa Francesca Orefice.
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Buongiorno Sissi,
In che senso un momento passeggero?
Chiedere aiuto quando si è nel vortice della violenza non è mai facile. Ci si sente soli, persi, confusi, si prova vergogna.
Una prima consulenza ti aiuterà a identificare meglio il problema.
Buona giornata Sissi
MR
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Buongiorno
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per analizzare le sue tematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
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Ciao, capisco che ti senti confusa e vorresti avere una valutazione professionale sulla tua situazione. È del tutto normale sentirsi incerti riguardo alla necessità di una terapia individuale e vorrei rassicurarti che non c'è nulla di sbagliato nell'approfondire questa possibilità.
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