Riprovare con la mia ex o andare avanti?

Inviata da alberto · 23 feb 2015 Terapia di coppia

salve, sono un ragazzo di 25 anni.
il mio problema è iniziato quando circa un anno fa mi iniziai a frequentare con una ragazza.
inizialmente ero indeciso se iniziare una relazione ma dopo un paio di settimane mi ero abituato alla sua presenza e la sua pazienza e mi ero affezionato a lei, e decisi di darle una possibilità.
la relazione in realtà ha avuto un inizio molto drastico, in quanto eravamo due persone molto diverse: lei usciva da una lunga relazione terminata per causa mia, io ero single da vari anni.
inizialmente lei era entusiasta della nostra storia, e accettava qualunque condizione pur di stare con me.
con il passare dei mesi però non mi rendevo conto che il mio affetto per lei aumentava, mentre lei iniziava a mettere delle imposizioni, che con il tempo erano sempre maggiori.
mentre mi diceva di amarmi non mi permetteva di stare con la mia famiglia la domenica perchè lei era sola nonostante stessi sempre con lei tutta la settimana.
non avevo più spazio per me, ero tutte le sere con lei e non avevo mai un centesimo in tasca perche spendevo per lei tutto ciò che avevo.
e lei era sempre infelice, nonostante le dessi tutto.
in oltre mi fece molta pressione per conoscere i suoi parenti, e in tempi molto brevi (senza quasi accorgermene) mi sono ritrovato a far parte della sua famiglia.
i suoi pretendevano la mia presenza ai matrimoni ai compleanni ai battesimi ed alle cene di parenti ed amici di famiglia e perfino quando qualche parente stava male era prevista la mia presenza.
e non importava se ero sotto esami o avessi importanti impegni lavorativi.
mi ritrovavo quasi ogni sera a cena fuori per questi motivi, e di giorno non riuscivo a studiare e lavorare dalla stanchezza.
la mia vita nell'arco di pochi mesi era stata stravolta, avevo pessimi rapporti con i miei genitori per causa dei soldi che spendevo, dei risultati lavorativi deludenti e per la mia totale e costante assenza da casa.
avevo problemi con i miei amici poichè questa ragazza mi aveva allontanato da tutti, e non riuscivo più a trovare un motivo per vivere che non fosse legato a lei, avevo perso tutto.
non provavo più piacere nel curare la mia persona ne nel fare sport.
tutto ciò condito da una sua morbosa gelosia nei confronti di chiunque, da un suo disinteresse totale nei confronti delle mie esigenze più basilari (come per esempio quella di dormire), e da frequentissime liti per motivi futili.
ma poi rimetteva tutto apposto dicendo di amarmi alla follia, e di voler passare la vita con me.
dopo aver subito minaccia dai miei genitori di non essere più mantenuto per continuare gli studi, decisi di lasciarla.
ma lei insistette così tanto che non ci riuscii, poiche in realtà le ero molto affezionato nonostante tutto.
mi disse che aveva capito i suoi errori, che in realtà era stata manipolata dalle persone che le stavano vicino, genitori per primi seguiti da amiche e parenti che le dicevano come si doveva comportare con me.
mi giurò che avrebbe fatto qualsiasi cosa per me, che sarebbe cambiata radicalmente, che avrebbe chiesto scusa a tutti e che se le avessi dato un ultima possibilità non mi avrebbe deluso.
che avrebbe messo me al centro della sua vita, e voleva andarsene da casa sua perchè non la facevano vivere più.
ora stiamo da un mese insieme di nascosto dalla mia famiglia, e lei sembra aver capito molte cose. rispetta le mie esigenze mi lascia spazio e non è morbosa come prima.
il mio problema è che non so se proseguire con questa relazione, poiche anche se vedo che lei si impegna molto ho paura di ricadere vittima dei suoi comportamenti precedenti, e non riesco più a darle fiducia ed a lasciarmi andare.
questa cosa mi tormenta.
da un lato ho paura di perdere una persona che dice di voler cambiare per me, d'altra parte ho troppa paura di non riuscire più ad uscire da questo circolo vizioso in quanto potrebbe manipolarmi nuovamente.
tra l'altro il fatto che lei mi dice che i suoi le fanno pressione per sapere se stiamo insieme o meno non fa che aggravare la situazione,
sostiene infatti che se lei le dice che ci siamo lasciati non accetterebbero più una mia eventuale rivalutazione della nostra relazione e non sarei più benvenuto a casa loro.
ho notato che quando sto con lei senza di loro sto bene, e lei è una persona diversa senza la sua famiglia che le fa pressioni.
non so più cosa fare, e dove trovare una risposta. sto molto male perchè nonostante tutto non vorrei farla soffrire.
non so se chiudere questa storia e soffrire perchè provo qualcosa per lei, oppure continuarla e soffrire comunque perchè ho paura di lei, e non mi fido di nessuna delle persone che le stanno intorno.
come posso prendere fare una scelta e proseguire la mia vita lasciandomi dietro quest'ansia che mi sta distruggendo?

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Miglior risposta 17 OTT 2015

Gentile Alberto,
sembra che tu sia ancora legato a questa ragazza che ha riconosciuto di essere stata molto influenzata dalla sua famiglia e, come tu dici, si sta impegnando per correggere certi atteggiamenti negativi ed egoistici che aveva.
Tu però non ti fidi e pensi che lei in seguito possa reiterare i precedenti comportamenti.
Considerando la situazione nel suo complesso e considerando che i suoi lati negativi lei li ha già espressi e ne ha anche visto le conseguenze per cui sta cercando di correggerli, forse potresti portare avanti la relazione rimanendo in "attesa vigile".
L'ultima parola resta sempre a te ma, comunque, se i tuoi dubbi dovessero persistere al punto di renderti difficile prendere una decisione potresti chiedere una consulenza psicologica de visu per fare migliori valutazioni sulla cosa.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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24 FEB 2015

Buongiorno Alberto,
la storia che racconta è molto complessa; mi immagino la molta fatica e i molti sacrifici che lei ha fatto per questa relazione.
Le relazioni affettive dovrebbero poter aggiungere serenità e complicità alle nostre vite, non deteriorare o consumare le nostre risorse. Credo che sia importante per lei poter iniziare a pensare a se stesso, a cosa davvero vuole, a cosa e chi la rende davvero felice. Le suggerisco di fare un percorso con uno psicologo, che la aiuterà a capire cosa è accaduto in questa relazione e le permetterà di essere più sicuro e sereno di gestire le relazioni future, sia con questa ragazza che con altre.
Le auguro di poter ritrovare una felicità piena, senza "costi" ..

Dott.ssa Alice Parri

Dott.ssa Alice Parri Psicologo a Firenze

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24 FEB 2015

Buongiorno gentile Alberto,
ho letto attentamente la sua richiesta dove emerge un rapporto affettivo estremo e depauperante per lei che scrive. La decisione la può prendere solo lei, ma le suggerisco di ascoltare la parte di se stesso che ha sofferto la perdita di spazi, amici, rispetto, appoggio della sua famiglia che lo vedeva perdersi nell'altra. L'amore abita altri luoghi da quello della manipolazione e lei mi sembra che abbia capito quanto questa ragazza faccia leva sul suo senso di sacrificio. Richieda una consulenza psicologica de visu con uno/a psicologo/a psicoterapeuta per analizzare per bene anche la sua parte: cosa significa per lei avere accanto una ragazza cosi e perchè rinunciare al suo studio, lavoro, per confondersi nell'altra.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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24 FEB 2015

Gentile Alberto,
leggendo ciò che scrive, ho avuto l'impressione di un folto intreccio di relazioni nelle quali ognuno avanza le proprie pretese, magari faticando ad ascoltare quelle degli altri. Mi è sembrato anche che lei, in questa situazione, si sia ritagliato un ruolo preciso che nasce un po' dal non voler deludere, o far star male, la sua ragazza, ma che poi la porta a sentirsi imbrigliato in questa stessa relazione.
Se, ai suoi occhi, ci sta questa lettura, credo che potrebbe essere interessante provare a comprendere quali sono le sue richieste alle relazioni, come mai ha fatto una serie di scelte che l'hanno portata in questa situazione che, oggi, sente così stretta... In questo modo, comprendendo il suo modo di raccontare questa storia, può essere utile poi esplorare anche i modi alternativi di vivere le relazioni, capire cosa tenere e cosa lasciare, dare senso alla sofferenza che lei porta.

Spero di esserle stato utile

Dr. Alessandro Busi

Dott. Alessandro Busi Psicologo a Padova

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23 FEB 2015

Gentile Alberto, vivere insieme ad una persona implica fiducia reciproca e soprattutto dialogo. Da quello che scrivi mi sembra intuire due cose: da un lato vi è una situazione di invadenza familiare da parte dei genitori di lei, dall'altra mi pare che vi sia poco dialogo tra voi. Cerca di valutare attentamente cosa significa per te questa relazione e come lei vede la vostra unione, se è una esigenza di compagnia oppure se è vero amore. Dalle tue considerazioni personali può arrivare la spinta per mettere in chiaro tante cose dialogando con la tua ragazza. In bocca al lupo.

Dr. Giuseppe Di Maria Psicologo a Roma

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