Buonasera, mi chiamo Irene e ho 21 anni.
sono una ragazza solare e disciplinata, però da sempre soffro di un po’ di ansia e agitazione eccessivi. ho una tendenza a vedere il bicchiere mezzo vuoto e in caso di dubbi e incertezze vedo sempre gli scenari peggiori. questo con il tempo mi sta portando a stare male e a soffrire, e ora che sono fidanzata da tre mesi a far soffrire anche lui. non sono mai stata fidanzata prima di questa relazione, per mia scelta. volevo che il mio primo ragazzo fosse speciale, e in questi anni è come se mi fossi sempre voluta “conservare” in tutti i sensi, e non abbassare mai tutte le mie difese con nessuno (sia in amore che in amicizia). due anni fa ho sofferto di un disturbo ossessivo compulsivo (non diagnosticato da specialisti, ma da me) molto forte, a causa della troppa ansia che avevo. con i mesi, non ne ho più sofferto in maniera così pesante, anche se qualche cosa è rimasto.
da quando sono fidanzata sento è tornato. non sono stata mai stata una persona gelosa, mentre ora sono gelosa, ossessiva e pesante nei confronti del mio fidanzato. sono sempre a fargli domande, congetture e ricerche per vedere che non faccia niente di male nei miei confronti, e a controllarlo. mi sto rendendo conto ora che sono stufa di questi miei comportanti che non voglio ASSOLUTAMENTE distruggano la relazione e che continuino a fare soffrire in primis me. sento che il mio fidanzato sta arrivando a un massimo livello di sofferenza per questi miei comportamenti, anche senza dirmelo.
un’altra cosa che vorrei dire, è che purtroppo penso di aver sviluppato una dipendenza nei suoi confronti e un attaccamento eccessivo.
per 21 anni sono stata single, e mi sono sempre considerata una ragazza indipendente e libera, come mai ora sono così?
cosa posso fare risolvere questa situazione? ho bisogno veramente di un consiglio per cambiare o migliorare il mio comportamento.
grazie anticipatamente.
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11 GEN 2023
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Ciao Irene!
La tua descrizione fa emergere due parti di te: la luce e l'ombra! Il sole e la luna. Il calore umano e il freddo del raziocinio. La voglia di vivere libera e il peso di sopportare la tua chiusura a te stessa e al Mondo, per non poter essere come nel tuo profondo sai di poter vivere davvero.
Un consiglio per cambiare? Esplora la tua parte al buio usando la tua parte luminosa, per poter emergere in tutta la tua persona.
Apriti a qualcuno che possa aiutarti in questo percorso esplorativo e conoscitivo, apriti al calore di quella ragazza solare e vitale che senti di essere ed abbi sempre fiducia in te!
Resto a tua completa disposizione.
Un caldo saluto.
Federica Scaturin.
11 GEN 2023
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Buongiorno Irene,
l'unico consiglio utile ma che innesca un percorso di scoperta e soluzione della problematica è quello terapeutico in cui grazie alla relazione paziente/terapeuta si fanno esperienze "nuove" rispetto a quelle passate che spesso non sono le migliori in quanto in alcuni casi sono "eccessive" come da lei descritto. Nuove sperienze portano a superare adattamenti creativi che nel passato sono stati utili ma oggi no. se volesse approfondire l'argomento non esiti va contattarmi.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
10 GEN 2023
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Gentile Irene,
capisco la sua sofferenza e la fatica che nel tempo questo approccio alla vita comporta. Mi colpisce nella sua descrizione l'aggettivo disciplinata; forse è proprio dietro questa parola che si nasconde parte del senso delle domande che si pone. A volte arriviamo ad accettarci ed amarci solo a determinate condizioni, per esempio, vivendo nel pieno rispetto delle regole, seguendo principi accettati in maniera indiscussa, in un contesto magari controllante e autoritario (che non ha, ahimè, la bontà dell'autorevolezza), incarnando così il ruolo socialmente accettato della "brava persona", illudendoci di essere liberi e indipendenti. In queste situazioni la parte più vitale, creativa, quella delle pulsioni e delle passioni per tutto ciò che nella vita dà piacere, può venire sacrificata e a lungo andare far sentire la sua voce attraverso una serie sintomi. Provi a dare spazio anche a quelle imperfezioni, che tutti abbiamo, e che ci rendono persone uniche e speciali, accettandole ed iniziando a poco a poco a volergli bene. Spero di esserle stata in qualche modo d'aiuto.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Netti
Studio a Cento e online
10 GEN 2023
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Cara Irene, quello che scrive dimostra una grande consapevolezza e una forte empatia: non vuole ferire il prossimo con ciò che ferisce lei. Come molto intelligentemente scrive, però, il rischio c'è, soprattutto se rimane non definita la causa del suo malessere e le ragioni che la portano a provare le emozioni che descrive. Da sola sarebbe un lavoro davvero grande e faticoso, ma con l'aiuto di un bravo terapeuta sicuramente ha le carte per cambiare la situazione attuale e vivere in modo più appagante e sereno anche il suo rapporto di coppia.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento,
10 GEN 2023
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Buongiorno
Mi spiace molto della sua sofferenza.
Le consiglio un percorso di psicoterapia
Per superare, la sua ansia, e tutte le tematiche, che lei ha citato.
Dottssa Patrizia Carboni
Roma
10 GEN 2023
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Solare-disciplinata-pessimista.
Si faccia aiutare.
Qualcuno le ha chiesto troppo e lei sta chiedendo troppo (a sé stessa e al suo ragazzo).
Le toccherà accettare l'idea di una vita imperfetta e mutevole perché noi tutti, almeno fino all'ultimo giorno, siamo cantieri aperti.
10 GEN 2023
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Buongiorno Irene.
Mi colpisce molto la descrizione che lei dà di sé, solare ma tendente al contempo a vedere il bicchiere mezzo vuoto, libera eindipendente ma ora eccessivamente attaccata alla persona con la quale ha scelto di condividere le sue prime esperienze.
Probabilmente l'evitamento delle relazioni è nato dalla paura inconscia di legarsi e diventare dipendente, E ora che ciò è accaduto sono tornati in modo soverchiante i pensieri e le azioni controllanti. Sembra che lei abbia bisogno di conciliare questi vari aspetti di sé, ciò la renderebbe più consapevole e quindi capace di affrontare le ossessioni che si presentano a tutto tondo nella sua vita. Il tutto con un percorso psicoterapeutico, in queste situazioni non ci si può aiutare da soli.
Coraggio.
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
10 GEN 2023
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Gentile Irene, l'ansia ha sempre una causa e per poterci lavorare è importante andare alla radice di questa causa per interromperne gli effetti. L'ansia è infatti una forma di paura anticipatoria che deriva da esperienze passate che hanno spinto a sviluppare questa paura. Il risultato è quello di vedere potenziali pericoli laddove non ci sono.
Da quello che racconta sembra che la sua ansia possa legarsi a una qualche difficoltà nell'autostima ma occorrerebbe approfondire meglio la sua storia.
Le suggerisco di lavorarci su questa ansia con l'aiuto di un professionista (evitando le autodiagnosi) in modo da andare oltre a questo senso di pericolo.
10 GEN 2023
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Cara Irene, il suo racconto mi fa pensare che lei tende a voler aver il controllo sulle situazioni della sua vita e questo le genera ansia e agitazione che ricadono anche sulle relazioni.
Quello che può fare è prendersi del tempo per comprendere da dove nasca questo bisogno di controllo, cosi da trovare delle strategie per poterlo gestire al meglio e riuscire ad essere più serena e spensierata.
Resto a disposizione, anche per un consulto online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
10 GEN 2023
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Salve Irene,
Lei stessa individuò il suo problema tempo fa. Ora con il fidanzato questo problema è risorto. Significa che è arrivato il momento di comprenderne le ragioni e farci qualcosa. Non aspetti tempo per optare per una psicoterapia. La aiuterà moltissimo.
Dott. Pietro Salemme