Non riesco a capire e ad andare avanti
Buonasera. È la prima volta che mi rivolgo a un sito internet per le mie questioni sentimentali, ma ho bisogno di un parere esterno.
Ho 25 anni. Conosco lui, 22 anni, a fine ottobre. Viviamo in due città diverse, io a Roma lui a Firenze, io vengo dal nord lui da sud, diversi in tutto e per tutto. Io espansiva, un libro aperto. Lui molto riservato, che tiene molto alla sua privacy tanto da non dire praticamente nulla della sua famiglia o della sua vita più intima.
Ci conosciamo, in realtà solo un gioco di sguardi che mostra un interesse reciproco. Grazie a mia sorella, trovo il nome e lo aggiungo su Facebook. Mi scrive, ci sentiamo ogni giorno. Una settimana dopo, lui viene a Roma in giornata e tutto sembrava un sogno. Era tutto perfetto, ma oltre a baci non succede nulla. Dieci giorni dopo, decidiamo di passare un weekend insieme a Firenze. Sembra di conoscerci da una vita, nonostante siamo completamente diversi, interessi diversi, modi di vedere la vita diversi, entriamo in una sintonia tutta nostra, basata su serenità e risate. In questo weekend, comincia a lasciarsi andare e a raccontarmi della sua ex, di 2 anni più piccola di lui, che l'aveva lasciato dopo 4 anni, da un paio di mesi, perché lei voleva più attenzioni. E diciamo che pensavo fosse andato oltre con la sua vita.
Un paio di settimane dopo, viene a Roma e viviamo un altro sogno. Fino a quando sul telefono non vedo un messaggio con il nome di lei. E da lì diventa un'ossessione. La settimana prima lui era sceso a casa e si erano visti. Lui mi ha detto che l'ha cercato lei per parlare, non si sono baciati perché lui aveva in testa me. E ero io quella che voleva, ma lei gli scriveva e lui non rispondeva, che comunque a lui non faceva ne caldo ne freddo ricevere messaggi suoi.
E ancora, due settimane dopo lo raggiungo ancora a Firenze. Eravamo la coppia perfetta, ci chiedevano se fossimo sposati, i cinesi in vacanza ci facevano le foto su ponte vecchio. Il chiodo fisso della sua ex rimane, ma non dico niente, fino a quando la domenica sera prima di partire gli guardo il telefono. Messaggio di lei. Mi arrabbio, non capisco perché lui non le dica di smetterla, che allora in fondo non gli faceva poi così schifo ricevere messaggi suoi.
A natale, vedo su Instagram due foto che sono insieme. Mi arrabbio, ma mi dice che non c'è niente da preoccuparsi, che con lei ha già parlato e che ha gestito lui la situazione (non si sa ancora come).
Da lì, la mia fiducia nei suoi confronti è decisamente diminuita. Già ho sempre avuto problemi di fiducia. Ma lui è sempre dolcissimo, fino a quando per messaggi mi dice che era innamorato di me.
Questo era inizio gennaio, un mese fa. E per lui certe cose hanno un significato davvero pesante.
Ma l'idea di lei, che gli scriveva, che continuava a pubblicare foto "strane" di messaggi "amore" "et..." altre cose dolci, mi hanno mandato in crisi. Poi, causa esami di lui e miei, ci siamo sentiti poco. Io avevo bisogno di sentire la sua vicinanza, di piccole attenzioni, di un "sei bellissima" ogni tanto come faceva prima, un "sei quella che ho sempre desiderato".
Ma io continuavo a ossessionarmi, e per giorni non ce la facevo più, continuavo a tartassarlo per sapere cosa era successo durante le vacanze di natale, cosa c'era dietro tutto.
Lui si è allontanato. Non mi cercava più, mi rispondeva ogni tanto. A dire la verità, se avessi avuto io a che fare con una persona come me, avrei agito esattamente come lui.
Fino a quando mi dice al telefono che con me non vede i presupposti per creare una storia seria, che siamo diversi, che nel periodo iniziale era impazzito e lui, persona molto razionale, non era stato capace di usare il cervello e vedere che eravamo incompatibili. Quando per me in realtà ok, siamo completamente agli opposti, ma non c'è mai stato un minuto di silenzio, a letto c'era una chimica pazzesca, ridevamo e ci prendevamo in giro, eravamo entrambi sereni, e questo si vedeva dal fatto che si stava lasciando andare.
Questo weekend sono venuta a Firenze, perché se doveva finire doveva finire di persona, non nascondendosi dietro a uno schermo. In realtà, pensavo di cambiare completamente l'idea che si era fatto, di recuperare quella serenità che c'era e pensavo che le cose dette al telefono fossero perché era tanto che non ci vedevamo, che vedendoci sarebbe cambiato tutto.
Appena arrivato, ci siamo abbracciati forte forte. E dopo qualche tentennamento di entrambi (non sapevo se era il caso di lasciarmi andare) ci siamo baciati. Poi abbiamo fatto l'amore (lui aveva comunque specificato che per lui non era fare l'amore). Siamo stati comunque molto bene entrambi, abbiamo guardato la TV, poi il giorno dopo siamo usciti a pranzo. Era come i weekend che avevamo passato all'inizio. Ma a questo si aggiunge una cosa che non mi aveva mai detto: sua mamma nell'ultimo periodo non sta bene. Non mi ha detto cosa abbia, ma ha chiamato più volte i suoi genitori (cosa che prima non succedeva mai), quindi la cosa dovrebbe essere parecchio grave. Mi dice che con me era impazzito, che ci ha ragionato in questi giorni e non siamo compatibili per niente. Siamo troppo diversi e non ci sono i presupposti. Sono crollata, ho pianto per 24 ore.
La sera di domenica 18/02 è andato via verso le 17.30, mi ha detto che mi vuole bene ma che non mi ama, che è ancora innamorato della sua ex. In questo periodo non sapeva i suoi sentimenti, era confuso. Gli ho detto che la invidio molto, che è fortunata a avere un ragazzo come lui, e lui ha detto che è lui ad essere fortunato ad avere lei. Stavo per svenire, mi è mancata la terra sotto i piedi. È come se nel periodo in cui sua mamma sta male, avesse bisogno di lei e ha realizzato che lei è in grado di dargli l'amore che lui cerca. Mi ha detto che con me stava bene, ma troppo incompatibili. Gli ho detto, come già successo in precedenza, che lo amo, che le cose per lui non le avevo mai provate prima, e lui mi ha detto "io non ti amo".
Non riesco a dargli la colpa, dopo anni è normale provare ancora qualcosa di forte per l'altra persona, ma sarei dovuta essere io a dargli l'amore e la felicità che cercava, che desideravamo entrambi. Perché mi ha detto che era innamorato di me, se pensava ancora a lei? Io non mi sono mai fidata di nessuno, e per lui ero pronta a fare questo salto nel vuoto. Gli ho detto che mi dispiace essere giunti a questo punto, e lui mi fa "mai quanto dispiace a me".
Non so cosa fare, l'unica cosa che so è che io sono pazza di lui, mi ha fatto provare cose nuove, mi ha fatto sentire viva, desiderata. E ho rovinato tutto, per colpa della scarsa fiducia che gli ho dato, nonostante le attenzioni da parte mia non mancassero mai, gli ho dato tutta la dolcezza del mondo ma non era abbastanza, non si sentiva amato come voleva e come si merita. Non gli ho dato l'appoggio necessario e lo spazio, anzi l'ho assillato nel periodo in cui aveva in realtà più bisogno di qualcuno. Cosa posso fare?