Non mi sento rispettata e valorizzata da mio marito

Inviata da Anna · 24 ago 2023 Terapia di coppia

Salve,
Ho 30 anni e sono sposata da due anni. Da un po’ di tempo, io e mio marito non riusciamo più a comunicare, lui è distante mentalmente e fisicamente, non mi fa sentire amata nè desiderata (sia sotto l’aspetto affettivo che sessuale). Ancora non abbiamo figli. Preciso che lui quando eravamo fidanzati era perfetto: mi riempiva di attenzioni, mi faceva sentire desiderata e mi dimostrava di essere innamorato e di tenerci a me. Così come facevo anche io nei suoi confronti. Poi, dopo il matrimonio, le cose sono cambiate.
Io per amor suo ho affrontato un trasferimento in un’altra regione. Ho lasciato tutto e tutti; ho rinunciato anche ad una buona opportunità di lavoro per seguirlo e stargli accanto e lo rifarei ancora se potessi tornare indietro, perchè a lui tengo davvero molto.
Spesso però, ci ritroviamo a discutere di cose banali e finiamo con il rinfacciarci le cose e lui esordisce di lasciarmi.
Lui di natura è una persona immatura e non sa gestire alcun tipo di problematica (tende a scappare!) mentre io ho un carattere più forte e tendo ad affrontare e risolvere i problemi.
Sono sempre io, infatti, a cedere e a cercare il dialogo ma secondo lui faccio solo dei “monologhi”. Non gli interessa minimamente del mio stato emotivo e del mio pensiero, io per lui mi faccio solo “pippe mentali” e le cose che noto sono (per lui) frutto della mia immaginazione! Ma pazza non sono!
Non mi sento compresa e nemmeno ascoltata. Non mi dà le giuste attenzioni e spesso lui tende a mettere al primo posto la sua famiglia d’origine piuttosto che “noi”. Anzi, in una discussione ha affermato che io “faccio parte della sua famiglia” ovvero siamo un’unica cosa con la sua famiglia; ma questo io non lo condivido perchè io e lui siamo una famiglia e ora è il momento di costruire solide basi ma invece, racconta le nostre cose, non mi ascolta e se gli chiedo una cosa non la fa. Oppure dobbiamo litigare. Mentre se a decidere o a dire una cosa sono i genitori o le sorelle lui fa qualunque cosa e corre via ovunque. Questa è sicuramente una cosa rispettosa e bella ma dovrebbe ascoltare anche me allo stesso modo, almeno credo e lo vorrei tanto!
Tengo anche a dire che anche io sono legata alla sua famiglia e la rispetto tanto perchè sono delle bravissime persone e poi ho capito che è lui il vero problema principale.
Il punto è proprio che lui non mi da la giusta importanza e non distingue i “ruoli” che ognuno ha. Non mi sento rispettata come moglie. Poi io attualmente non lavoro, volevo fare l’avvocato e ci ho rinunciato (a malincuore), ho abbandonato l’idea della libera professione, proprio per non gravare sul budget familiare e non essere “un peso”. Infatti, lui mi dice di tentate i concorsi pubblici, cosa che sto effettivamente facendo. Ed anche in questo caso mi dice che se non trovo un lavoro e impossibile continuare.
Gli ho chiesto spesso di farci aiutare da un terapista di coppia, ma lui è ostile e mi risponde che non serve a niente e che sono solo soldi buttati e perdite di tempo. Io, invece, non la penso così, anzi, credo che abbiamo bisogno di aiuto. Da sola non posso permettermelo ma sento di averne bisogno perchè non mi riconosco più e vorrei salvare la nostra relazione ma, anche in questo caso, sono “sola”. Non so più cosa fare…

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Miglior risposta 28 AGO 2023

Buongiorno Anna,

dalle sue parole ciò che mi balza all'occhio è una forte autosvalutazione. Sta rinunciando a ciò che vorrebbe per lei dal punto di vista professionale, sta rinunciando a ciò e che le piacerebbe fare con l'idea che bisogna annullare se stessi per andare bene al proprio partner e, da quanto scrive, anche se sottilmente e in maniera non chiara e consapevole, mi sembra che in cambio si aspetti che suo marito faccia lo stesso per lei: che la metta al primo posto su tutto, che cambi il modo di vivere la sua famiglia d'origine ecc. Alla base percepisco un forte bisogno di essere riconosciuta e di sentirsi importante per lui, dovuti al fatto che lei non riesce a sentirsi una persona di valore e importante e cerca all'esterno i riconoscimenti che non riesce a darsi da sola.

Purtroppo quando noi per primi non ci sentiamo importanti e non ci prendiamo cura di noi stessi e dei nostri bisogni, la conseguenza è che permettiamo in qualche modo agli altri di fare altrettanto, trasmettiamo inconsapevolmente il messaggio che i nostri bisogni e desideri non sono importanti e finiamo per non farci rispettare.

A mio parere, prima di affrontare un'eventuale terapia di coppia (che comunque anche suo marito dovrebbe essere disposto a seguire), avrebbe bisogno di lavorare su di sé per rafforzarsi e imparare a dare valore e fiducia a se stessa.

Spero di esserle stata utile.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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7 SET 2023

Buongiorno Anna mi arriva il suo dolore e la sua sofferenza, le consiglio di intraprendere un percorso di terapia individuale per cercare di ritrovare un benessere psicofisico che ha perduto nel tempo, ha creduto nel matrimonio e si è annullata per quest'uomo, le consiglio di prendersi cura di sé e di rendersi autonoma dal punto di vista economico, così può trovare la propria indipendenza e autonomia,
Se non può permettersi un percorso privato le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico gratuito presso la propria asl di appartenenza.
La saluto
Dott.ssa Giovanna Moltoni

Dott.ssa Giovanna Moltoni Psicologo a Roma

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30 AGO 2023

Cara Anna, grazie per aver condiviso con noi un frammento della tua storia.
Mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo, dal tuo racconto arriva molto forte la tua tristezza e il senso di solitudine.
Sembrano molte le rinunce che hai fatto per coltivare questa relazione ed è comprensibile che oggi, non sentendo riconosciuto e ricambiato il tuo sforzo, tu stia perdendo fiducia in te stessa e nella vostra relazione.
Ci sono diverse tematiche che potrebbero essere effettivamente oggetto di riflessione in una terapia di coppia, tra cui imparare a comunicare in maniera più efficace, erigere dei confini che separino voi come coppia dalla sua famiglia, rispettarsi e riconoscersi non solo come moglie e marito, ma come persone.
La terapia di coppia è un supporto estremamente potente ma anche molto difficile e burrascoso, è un percorso complesso che richiede un grande impegno da parte di entrambi. Potresti sicuramente provare a "convincere" tuo marito a venire con te, ma se la motivazione non è alta da parte di entrambi, temo sarebbe solamente una perdita di soldi e tempo.
Comprendo che una psicoterapia individuale possa essere eccessivamente costosa, tuttavia potresti valutare un sostegno psicologico che credo sia un ottimo punto di partenza nella tua situazione: potresti conoscere meglio te stessa e comprendere a fondo le tue decisioni che ti hanno portato ad essere ciò che sei oggi e a prendere le scelte prese, e soprattutto potresti esplorare le tue risorse e potenzialità per far fronte alle difficoltà con tuo marito.
Mi dispiace che nel tuo vissuto ci sia solitudine nel pensarti in terapia individuale: comprendo come il tuo desiderio sia quello di condividere questo percorso con tuo marito, ma forse ritagliarti uno spazio che sia solo tuo, a fronte di una vita in cui hai rinunciato a molto per gli altri, non sarebbe così male.
Se anche un sostegno psicologico dovesse essere troppo costoso, puoi sempre far riferimento alla ASL di competenza o cercare dei centri che offrano sedute a prezzi sociali e agevolati.
Rimango a disposizione e spero di esserti stata di aiuto,
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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29 AGO 2023

Buongiorno Anna,
Mi spiace, percepisco molto il suo forte senso di abbandono, solitudine e dolore.
Credo che di base ci sia una forte dipendenza nei confronti di suo marito, ed ora che non si sente gratificata le provoca molta rabbia, ma anche paura.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico con il fine di comprendere meglio ciò che vuole davvero e che merita.
Resto a disposizione
Alice Nosea

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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25 AGO 2023

Cara Anna,

Grazie per aver condiviso la sua situazione, posso immaginare quanto possa essere difficile e doloroso quello che sta attraversando. La comunicazione è fondamentale in una relazione, e quando questa viene meno, può essere molto frustrante e doloroso.

Lei ha chiaramente fatto molti sacrifici per il suo matrimonio e sembra che stia cercando di fare tutto il possibile per farlo funzionare. Tuttavia, una relazione richiede l'impegno di entrambe le parti, e sembra che suo marito non stia mettendo lo stesso sforzo.

La terapia di coppia potrebbe essere un'ottima soluzione, ma se suo marito non è disposto a partecipare, potrebbe essere utile cercare un supporto individuale. Un terapeuta potrebbe aiutarla a esplorare i suoi sentimenti e a trovare modi per affrontare la situazione. Potrebbe anche essere utile cercare il supporto di amici o familiari che comprendano la sua situazione.

Inoltre, potrebbe essere utile cercare di stabilire dei limiti chiari con suo marito riguardo alle vostre aspettative e bisogni reciproci. Questo potrebbe includere una discussione aperta e onesta su ciò che entrambi volete dalla relazione e su come potete lavorare insieme per raggiungere questi obiettivi.

Infine, è importante ricordare che lei ha il diritto di essere felice e di essere trattata con rispetto e amore. Se, nonostante i suoi sforzi, la situazione non migliora, potrebbe essere necessario valutare se questa relazione sia quella giusta per lei.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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25 AGO 2023

Gentile Anna,
credere di essere in un rapporto di coppia e sentirsi sola è doloroso e pericoloso per la propria salute mentale.
Quando il senso di solitudine che lei avverte è così preciso e intollerabile lei ha tutto il diritto di modificare la sua condizione.
Possono esserci diverse prospettive per affrontare i problemi di coppia.
Il primo come lei indica è affrontare un percorso di coppia, ma solo se entrambi siete motivati.
Il secondo è quello di decidere di uscire da questa condizione che la fa soffrire e comprendere i suoi bisogni e desideri in un'ottica individuale.
Questa seconda strada è quella che può consentirle di decidere con serenità quale desidera sia il suo futuro.
Un augurio di buona scelta per la sua vita.
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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