Detesto mia suocera, donna cattiva e sola
Buongiorno a tutti,
sono alla ricerca di una situazione.
Cercherò di essere il più concisa possibile.
Sono una donna di 30 anno cresciuta in una condizione familiare disagiata con padre molto violento e madre molto velenosa. Non appena raggiunta la maggior età me ne sono andata e mi sono fatta le ossa da sola, mi è capitato anche di non aver da mangiare. Questo ha portato in me un forte senso di indipendenza, problem solving e un carattere poco incline a capricci ed atteggiamenti antipatici.
Ho avuto la fortuna di incontrare un uomo buono, placido, affidabile e responsabile e di esserci innamorati a vicenda.
Conviviamo da 6 anni e abbiamo avuto una bellissima bimba da poco ( 6 mesi ).
Circa 6 mesi prima del parto quando abbiamo comunicato la notizia ai suoi genitori ( divorziati da 25 anni ) abbiamo ricevuto tantissima gioia dal padre, felicitazioni e auguri, invece dalla madre... beh un profondo silenzio, critiche ed infine un esplicito augurio di morte: "Spero che il bambino muoia in pancia insieme a lei". ( ossia io )
La madre del mio compagno è sempre stata una persona problematica, gelosa in modo incredibile di suo figlio ( mio marito ) che ritiene suo marito praticamente ( non è figlio unico, l'altro figlio è stato disabile dalle droghe ). Anche in passato, circa un anno dopo dall'inizio della nostra convivenza, mi ha iniziato a vomitare addosso tantissimi insulti perchè le ho rubato il figlio, parole orribili che non voglio ripetere.
Io non me ne sono preoccupata piu di tanto, ho risposto semplicemente: "Però, non sapevo di essere tutto questo. Vi lascio continuare." Non me ne è importato, ho visto di peggio e ho continuato a trattarla come sempre, con estrema educazione.
Tuttavia, da quell'augurio di morte al mio bambino, qualcosa è cambiato. Mi si è scatenato un odio profondo nei confronti di quella donna e di protezione nei confronti della mia bambina, di certo scatenato dalla mia infanzia macchiata di violenza.
Durante tutta la gravidanza ha fatto di tutto per farmi morire, insulti, brutti auguri, bugie assurde per convincere mio marito a lasciarmi. Ho avuto seri problemi di stress e ho rischiato di lasciarci la pelle insieme al bambino, purtroppo mio marito non è stato non grado di gestire la situazione. È stato il periodo più duro di tutta la mia vita.
Dopo il parto lei pretende di fare la nonna, cosa che non è avvenuta, sia per il nostro trasferimento all'estero poco prima del parto, sia per il mio odio nei confronti di questa donna.
Non ho mai "imposto" a mio marito di non sentirla, è sua madre, ma di me e la bambina non voglio che sappia più nulla.
Mio marito ha sempre rispettato questa mia decisione ma ho iniziato a notare una forte tristezza per questa situazione. Allora circa 3 settimane fa, dal nulla, gli ho detto che se avesse voluto avrebbe potuto far vedere la bimba a sua madre ( cosa che faceva fino a un mese dopo il parto ). Lui è stato felice e questo mi rende felice ma sento un profondo senso di tristezza che mi sta allontanando da mio marito. Da notare che non ha ancora fatto rivedere la bimba alla madre.
Mi rendo conto che il mio passato mi ha forgiata con un carattere detestabile e rigido, ma non voglio che la mia bambina soffra per dei familiari velenosi.
La bimba è estremamente allegra, serena, non piange mai. Mi sto impegnando e sacrificando tanto per questo. Voglio che lei abbia una possibilità.
Con questa storia sono venute a galla profonde differenze tra me e mio marito, io sono molto risoluta e purtroppo lui non è per niente di polso e so che, se permetterà ancora qualcosa del genere, ci saranno dei grossi problemi. Mi dispiace dirlo, ma se io fossi stato il marito mia moglie non sarebbe stata torturata in gravidanza. Non sarebbe mai successo.
Io vi chiedo un consiglio professionale e di cuore, cosa posso fare per non far esplodere la mina? Parlare con la suocera è inutile, è disturbata mentalmente ( in maniera comprovata, non sto qua a descrivere rutto ma addirittura non può avvicinarsi a casa dell'ex marito).