Non mi fido di nessuno e non mi sento rispettata nelle mie scelte

Buonasera Angela,

inizio col rimandarle il fatto che questa sua richiesta di aiuto è stata il primo passo per uscire dall'isolamento in cui dice di sentirsi. Brava!
Alle volte sembra complesso parlare di sè perchè si pensa che gli altri non possano comprendere o che si preoccupino eccessivamete, quando invece magari è proprio dalle persone che la amano che potrebbero arrivare i primi rinforzi e le iniziali chiavi di lettura.

Io le consiglio di iniziare un percorso psicologico in cui portare se stessa...silenzi e, ovviamente, arrabbiature inclusi; per ogni emozione che si prova c'è un motivo ed un modo per sbloccarla.

Io rimango a disposizione e la saluto.
Dr.ssa Danila Cerrato

Cara Angela,

sarebbe molto importante approfondire l'origine della sua sfiducia negli altri, alla luce dei suoi contesti di appartenenza.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Gentile Angela,
è necessario esplorare questa sua rabbia correlata a sfiducia e isolamento per capirne le origini e poterla elaborare.
E' poi da approfondire anche la sua relazione coniugale perchè è spiacevole e insolito per una moglie non riuscire a confidarsi nemmeno con il proprio marito che, tra l'altro, indipendentemente da ciò che viene detto o taciuto, dovrebbe averne notato il malessere ed esserne invece preoccupato.
Il consiglio è di prendersi cura di se stessa, contattare un bravo psicoterapeuta e farsi aiutare a risolvere questo problema.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Cara Angela, innanzitutto grazie di aver condiviso questo tuo stato d'animo.
Ritengo che sarebbe molto utile per te comprendere i motivi dietro questa tua insofferenza nei confronti dell'altro.
L'uomo è un essere sociale, ha bisogno dell'altro, di relazioni più o meno intense che si costruiscono nel corso del proprio cammino.
Il primo passo è essere consapevoli di questo e accettarlo.
Leggo che tu sei sempre stata una persona riservata, probabilmente con la pandemia la tua tendenza all'isolamento sarà diventata più preponderante. È importante però agire, iniziare a lavorare su se stessi e trovare le giuste strategie per aprirsi lentamente e con i propri tempi al mondo esterno e all'altro.
Rimango a disposizione, informandoti che ricevo online.
Un caro saluto, Dottoressa Federica Ingrassia

Buongiorno Angela,
aver condiviso in questo spazio il suo problema è già un primo modo di farsi aiutare.
Occorre farne un altro successivo per mettersi nelle condizioni di liberarsi da questo isolamento nel quale si trova.
Siamo fatti per stare in relazione, anche se le ferite le riceviamo proprio in relazione. Dobbiamo renderci capaci di non subirle ma di affrontarle e saperle convertire in occasioni di miglioramento e crescita.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Gentile Angela,
sento che il suo breve ed intenso messaggio sia rappresentativo delle difficoltà che sta vivendo.
Per quanto possa risultarle difficile, credo che per lei sia fondamentale iniziare un percorso terapeutico che la aiuti a comprendere le motivazioni profonde del suo malessere e a riscoprire la bellezza delle relazioni.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Cordiali saluti
Dott.ssa Alessia Bertrando

Buongiorno Angela,
mi dispiace per la situazione che stai vivendo.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Buongiorno Angela.
Il suo è stato solo un sfogo?
Oppure lei vorrebbe aprirsi e avere qualcuno con chi parlare di sé?
Ma lei non si fida di nessuno! Sarà?
Ma nel scriverci lei sta dando un primo passo. Se è così, bene. Un secondo passo sarebbe trovare un interlocutore, una persona, un terapeuta a cui rivolgersi.
Se lei lo vuole sono disponibile per un colloquio conoscitivo.
Un saluto e una buona giornata.

Gentile Angela,
mi pare di capire che abbia una forte rabbia in sé, che non riesce a canalizzare come motore positivo per esprimere le sue capacità, ma che la sta logorando internamente e che sta minando le sue relazioni, anche quella con suo marito.
Le suggerisco di consultare e di affidarsi ad un terapeuta breve strategico: potrete individuare delle strategie efficaci per affrontare la sua rabbia, per canalizzarla e liberarla da questo continuo logorio interno.
Resto a sua disposizione online e in studio, e la saluto cordialmente

Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Angela cara,
la tua sintetica richiesta è così intensamente densa di emotività che sarebbe irrispettoso nei confronti della tua sofferenza darti una risposta leggera, finalizzata a confortarti. Io credo sinceramente che tu meriti uno spazio di ascolto, una dimensione autentica, intimamente tua dove, assieme alla presenza attenta e contenitrice di uno Psicologo potrai dare un nome a questo atteggiamento rigidamente chiuso e comprendere quali dinamiche ti hanno spinto ad assumere una posizione difensiva e sfiduciata verso il mondo. Credo che questo disagio sia una sentinella, un prezioso segnale da accogliere per ristabilire il tuo equilibrio emotivo.
Io resto quì, Angela, a tua disposizione qualora voglia parlarne più approfonditamente.
Un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa

Salve Angela, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL