Non mi fido più di lui
Buongiorno, sono in una relazione da circa un anno e mezzo con un uomo di 9 anni più grande, io ne ho 26. Durante il primo anno di relazione non abbiamo avuto grossi problemi, finché non ho capito che il suo fare uso di marijuana non era sporadico, ma una dipendenza. Con il passare dei mesi si è aggravata. Arriviamo a novembre, quando siamo andati a convivere. Ho iniziato a notare che molte cose non andavano. Con me era sempre gentile, ma disattento, non presente, affettuoso a parole e con gesti semplici, ma distante sessualmente. Ho iniziato a scoprire che mi mentiva su quanto effettivamente spendesse per la droga e quanta ne fumasse. Passava le serate dagli amici lasciandomi anche sola a casa. Io capivo che qualcosa non andava, ho cercato di stargli accanto e incoraggiarlo a riprendere le sedute dalla psicologa (che aveva abbandonato pochi mesi dopo esserci conosciuti). Mi sentivo completamente svuotata, esausta, sempre agitata, impotente. Mi ha lasciata sola anche quando è mancata mia nonna, si dimenticava i miei impegni lavorativi e universitari nonostante glieli ricordassi. Poi un giorno, qualche settimana fa, ho scoperto dalla sua cronologia un massiccio uso di materiale pornografico e siti simili. Ora, io non sono una puritana, ma non ci ho visto più. L'ho affrontato, chiedendogli solo perché, ma mi sentivo vuota e la mattina dopo ho fatto le valigie e sono tornata dai miei genitori. Ha provato a contattarmi più volte, ma non me la sentivo di parlarci. Ero disgustata da ciò che aveva fatto, mi sentivo umiliata come donna. Non dai porno, ma da onlyfans. È un sito che non concepisco proprio, i porno li guardano tutti, ma quello è un sito a pagamento con contenuti personalizzati. Dopo un paio di settimane ci siamo rivisti e abbiamo parlato. Ha detto di averlo fatto perché si sentiva impotente nei miei confronti (il sesso non andava molto bene, perché non riuscivo a raggiungere l'orgasmo. Il punto è che non ci riuscivo perché lui nemmeno ci provava e in più lo sentivo distante emotivamente e mentalmente). Che ha sbagliato, che ha cancellato l'account, che gli dispiace avermi fatta sentire così e che erano solo porno. Per quanto riguarda il resto ha detto di essere tornato dalla psicologa, di non aver più comprato erba, di voler mettere a posto le cose con me, ecc.
Io lo amo e vedendolo reagire 'bene' ho accettato di tornare, a condizione che le cose cambino. È passata una settimana, ma sto come prima. Non mi fido di lui. Non mi fido del fatto che abbia cancellato l'account e quando so che lui è a casa e io no vado nel panico perché ho paura che vada su quel sito. È vero che non ha più comprato l'erba, ma ha intenzione di coltivarla e in più tutti i suoi amici ne fanno uso, quindi almeno 3 volte a settimana fuma e se ne fa lasciare un po'. Dalla psicologa ha fatto 2 sedute e ha smesso di andarci, lui dice perché ne vuole uno specializzato in dipendenze, ma non fa nulla per trovarlo. È sempre agitato per il lavoro e ora, dice, per me perché ha paura che lo lasci. Io lo amo, ma mi sento a pezzi. Continuo a rimuginare su quanto accaduto e ho paura del futuro, che non cambi nulla. Gli ho proposto una terapia di coppia, ha accettato, ma si aspetta che sia io a cercare il terapeuta. Mi sento davvero in trappola. Lo amo, ma non sopporto di vederlo così, non sopporto questa situazione. Non capisco se ha capito e magari ci vuole un po' di tempo per ingranare o se non ha capito la gravità dello scossone che ha avuto la nostra relazione e che siamo in crisi e che lui per primo deve stare meglio.