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Cara Samuela,

la prima cosa da fare è parlare con la scuola per la situazione non felice che sua figlia sta attaversando. Fossi in lei cercherei poi, di andare a fondo sulle paure che la bambina presenta. A tal fine contatterei uno/a psicoterapeuta infantile o un/a neuropsichiatra.
Non si allarmi comunque, se non per quello che è necessario per attivarsi nel fare qualcosa di utile. Coinvolgerei poi il padre. A questa età ha bisogno di lui come della mamma. Sarebbe interessante che nella vostra coppia provaste a condividere il problema senza giudizi o allarmismi.
Se vi fa piacere, fatemi sapere come si svolgono le cose.
Colgo l'occasione per augurare a lei e alla bambina un buon 2023, in ritardo.
Dott.Gabriuele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Buongiorno ,
da quello che scrive qui sua figlia ha una serie di sintomi somatici e comportamentali che è meglio tenere d'occhio e agire di conseguenza.
Sarebbe utile andare da uno psicologo dell'infanzia , e fare anche le visite mediche consigliate dal vostro pediatra.

Cara Samuela, grazie per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni.
Indubbiamente la sua bambina sta affrontando un importante carico di stress e vissuti ansiosi, legati al mondo della scuola e delle amicizie. A tal proposito sarebbe utile approfondire meglio - se non lo ha già fatto - la situazione con le maestre e cercare il più possibile di affrontare questi argomenti con la bambina, visto che ad essere a rischio è una cosa così importante come la sua frequenza scolastica.
Creare un ambiente sicuro dove possa sentirsi protetta e dove possa affidare i suoi timori nelle mani di qualcuno che possa aiutarla a tollerarli, è fondamentale. E' possibile che reagisca con rabbia e rispostacce perchè non sa come gestire le emozioni che queste situazioni spiacevoli suscitano in lei ed in automatico entra in una modalità difensiva più "primitiva".
Le paure nei bambini e il loro superamento rivestono delle importanti tappe nello sviluppo dei nostri figli e sono fisiologiche: queste hanno un significato e nonostante possano apparire sciocche o ingiustificate agli occhi di un adulto, agli occhi di un bambino non lo sono.
Un consiglio che mi sento di darle è quello di accogliere e rispettare i timori della sua bambina, di pensare che inevitabilmente sono il risultato di vissuti emotivi spiacevoli che la piccola sperimenta fuori di casa e di comprendere con la piccola il significato che lei stessa attribuisce a questi rischi.
Da una parte, è importante non sminuire queste paure, facendo così sentire il bambino compreso e accolto nelle sue emozioni - anche in queste così spaventose. D'altra parte l'eccessiva rassicurazione sarebbe da evitare: il rischio è quello di rinforzare nel bambino l'idea che effettivamente ci sia qualcosa da temere.
Sarebbe necessario, piuttosto che individuare un modo per affrontare il disagio della bambina, comprenderlo e inserirlo nella storia della sua vita e nelle dinamiche relazionali in cui è immersa.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Intanto vada a parlare con la scuola, sono anche loro coinvolti in questo, soprattutto se persistono episodi di "bullismo" o semplicemente situazioni che creano disagio. Parli con la bambina e si faccia raccontare... se necessario la porti da un terapeuta

Buon pomeriggio signora
Sua figlia sta subendo il bullismo da parte delle sue compagne di scuola.
Quindi innanzitutto vada alla polizia e faccia denuncia.
2 porti sua figlia da una psicoterapeuta per farla aiutare.
Dott.ssacPatrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buongiorno Samuela
Direi che è urgente un colloquio con le maestre se non lo ha già fatto e successivamente con la psicologa scolastica ed eventualmente il dirigente.
Si tratta di una situazione da segnalare assolutamente. Poi per sua figlia può essere utile un confronto con uno psicologo infantile per poter elaborare queste forti emozioni.
Saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia

Gentile Samuela,
mi sembra di capire che la situazione corrisponda ad episodi di bullismo, fatti nei confronti di sua figlia, che chiaramente sta assorbendo emotivamente il peso delle pressioni che le vengono fatte e le sta trasformando in segni di disagio attraverso reazioni di rabbia, incubi e fobie, oltre che veri e propri sintomi psicosomatici.
Il mio consiglio è quello di richiedere una consulenza psicologica, in cui possiate partecipare sia lei che sua figlia, in maniera tale da poter comprendere sia il vissuto che sta subendo sua figlia e sia rendere partecipe lei, per sostenerla in questa situazione così delicata e spiacevole.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Gentile Samuela,
a mio parere può aiutare sua figlia in due modi: a) rappresentando agli insegnanti e al dirigente scolastico quanto avviene a scuola perchè ciò riguarda anche loro responsabilità; b) incoraggiando la ragazzina a ridimensionare l'importanza dei comportamenti sbagliati di qualche compagno di classe e a reagire non con rabbia o aggressività ma con calma e assertività che può essere acquisita già a questa età con il supporto di uno/a psicoterapeuta dell'età evolutiva.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Carissima,
innanzitutto sono molto dispiaciuta per la vostra situazione.
Credo che la cosa più indicata sarebbe contattare una collega che si occupi dell'età evolutiva con cui confrontarvi per capire il da farsi. Senza conoscere nel dettaglio la situazione ipotizzo che potrebbe essere utile una presa in carico della bambina perché le risposte comportamentali ed emotive che lei descrive sembrano essere molto importanti.
Contemporaneamente, se la collega che sceglierete potesse collaborare con la psicologa della scuola sarebbe utile progettare un intervento sul gruppo classe. Questi interventi sono spesso molto funzionali dove ci sono problematiche di dinamiche relazionali ed essendo progettate sulla classe non esporrebbero vostra figlia ad ulteriori prese di mira.

Un caro saluto e i miei migliori auguri

Dott.ssa Sara Santuari

Buongiorno Samuela, mi dispiace per quanto sta vivendo sua figlia e di conseguenza tutta la famiglia. C'è lo psicologo scolastico nella scuola di sua figlia, se si richieda un colloquio per capire cosa sta accadendo in classe, altrimenti provi a contattare un terapeuta e insieme poter capire la situazione e vedere come poter gestire la situazione nel miglior modo possibile. Gli insegnati cosa dicono di ciò che accade in classe?
Resto a disposizione anche online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero