moglie scappa da casa
salve,
circa 25 giorni fa, la mattina del 1 gennaio sono uscito di casa per qualche ora e mentre ritornavo ho scritto un messaggio a mia moglie per chiederle se avesso voluto andare a pranzo fuori. La sua risposta "fai quello che vuoi, Io sono appena andata via". Cosi dopo essere arrivato a casa ed accertato della cosa, la provo a chiamare ma non risponde, provo a cercarla nei dintorni ma nulla, allora le riscrivo un messaggio "dove sei, ti vengo a prendere" e lei "non venire, Ormai il passo l’ho fatto, non torno indietro". Cosi nel pomeriggio mi dirigo verso casa dei suoi genitori a circa 100km da casa nostra, dove mia moglie ed io abitavamo. La trovo li e davanti alla presenza dei suoi, in una situazione ovviamente molto surreale e piena di emozioni negative, mi motiva la cosa citando episodi pregressi da me valutati come piccoli conflitti su cose non gravi. Dopo circa mezz'ora Le chiedo di ritornare via con me e lei dice no, la madre allora interviene proponendole di prendersi del tempo e cosi li ho lasciati. Da quel momento si e' innescata un'idea in me dove ho iniziato a collegare tutta una serie di situazioni accadute e comportamenti da lei attuati (in primis la modalita' con la quale e' "fuggita" il 1 gennaio) che mi fanno pensare ad una personalita' evitante. Non condivideva informazioni manifestando poca trasparenza, il confronto non lo gradiva, intimita' evitata, sentimenti non manifestati, etc etc... nella sua famiglia d'origine i genitori da sempre ogni due per tre volonta' di separarsi e quindi contesto disfunzionale.
Ci siamo fidanzati circa 10 anni fa e da 7 siamo sposati, lei 35 anni io 48, non abbiamo figli e il ns. rapporto se all'inizio l'o trovato molto profondo, piano piano in virtu dei comportamenti sopra citati e sicuramente anche in base ai miei dove piu attenzione e vicinanza avrei potuta metterla. Per il resto da parte le azioni nei suoi confronti hanno sempre avuto una finalita buona, a fine di bene, poi nei modi sicuramenti avrei potuto migliorare la mia assertivita' (ma mai le ho detto insulti o altri tipi di azioni non buone).
Da quel 1 gennaio le ho scritto io un paio di messaggi per manifestarle vicinanza rispetto alla sua sofferenza ma mai "inseguita" con richieste di ritornare. Ci sentiamo via mail 1/2 volte a settimana per questioni di lavoro (lei gestisce la contabilita' della mia societa ed il rapporto con alcuni clienti). Un paio di volte e' venuta qui a casa nostra per recuperare alcuni documenti di lavoro e qualche indumento (ha tutto qui), e' venuta accompagnata dal padre.
Un paio di volte mi sono attivato io per sentire il fratello e la moglie per chiedergli di starle vicino e magari farle fare una visita perche ho notato comportamenti anomali compresa la fuga. Oltre a questi due contatti da me ricercati con la famiglia, da parte loro nessuno.
Io mi sono impegnato nel lavoro, in un mio hobby e qualche confronto con 3/4 persone a me molto vicine ma non ho diffuso questa cosa ad altri.
A tutti gli effetti siamo sposati ed io, oltre ovviamente a gestire la mia sofferenza del trauma (per ora senza supporto psicologico) mi sto chiedendo cosa fare, se lasciare tutto cosi in stand by attendendo una sua azioni oppure se fare qualcosa verso di lei per chiarimenti, se richiedere alla famiglia di essere aggiornato, se terminare io la relazione, etc etc...
Situazione umanamente davvero brutta e complicata.
Ringrazio anticipatamente per i consigli