Mio marito non mi stima
Siamo sposati da molti anni, insieme da giovanissimi. Vengo da un passato di famiglia disgregata, in adolescenza ero molto sola e mi sono appoggiata a questo ragazzo più grande. Sono passati anni... ma adesso è come se lo vedessi sotto una nuova luce. Come ha sempre cercato di mettermi in ridicolo davanti agli altri (una volta mia zia gli disse, ironica: ma perché l'hai sposata se ha tutti questi difetti?) le risate fatte nel prendermi in giro davanti a tutti, e soprattutto la mancanza di rispetto per la mia posizione professionale: ho lavorato per oltre dieci anni, come receptionist, call center, segretaria... posti con contratti a progetto, vero, perché non mi andava di fare lavori come la cassiera o simili, e non avevo preparazioni specifiche, invece in questi uffici stavo bene, in ognuno ho lavorato anni ed ero serena anche se gli stipendi non erano altissimi. Ora sono a casa da qualche anno perché abbiamo due figli... e lui mi ridicolizza dicendomi che non ho mai lavorato, se gli faccio notare che non è così mi risponde che sono tutte ca..ate, che sono sempre stata una mantenuta e notare che tuttora mi cimento come libera professionista da casa in un settore dove in breve ho raggiunto ottimi risultati. Ma per lui non è mai abbastanza, pur consapevole che per la nostra gestione familiare io non posso lavorare (nessuno può occuparsi dei bimbi, che sono piccoli, e lui è via tutto il giorno, anche a pranzo) anche davanti ai bambini mi ride in faccia se mi siedo al computer per lavorare, non mi prende mai sul serio e quel che è peggio se glielo faccio notare dice che sono paranoica e mi invento le cose, ma tutto questo non l'ho notato solo io, anche chi mi sta attorno ci fa caso! E poi è estremamente maleducato con me e mia madre, l'unica persona che ci aiuta, mentre con la sua famiglia è un'altra persona, un agnellino anche davanti a palesi ingiustizie. In questi ultimi giorni è successo che mi insultasse pesantemente in pubblico, causandomi forte imbarazzo, e per futili motivi (fraintendimento su date di una vacanza). Quando in separata sede mi sono arrabbiata, mi ha ribadito che non ha fatto nulla di grave, che mi invento le cose e che comunque è colpa mia, che mi merito questo atteggiamento. Solito discorso, insomma. Tutto questo, questa perenne disistima, ha portato a fare sì' che io mi disamorassi di lui. Non posso andarmene, non farei ai miei figli ciò che ho vissuto io, lui è un ottimo padre e li adora. Ma io non sono più disposta a vivere questa disistima, per me possiamo anche stare insieme per i bambini, non mi interessa avere un'altra relazione ma pretendo di essere trattata come la brava persona che sono, una moglie e mamma normale con i suoi pregi e difetti, che non fa debiti e non ha mai nemmeno guardato un altro uomo in vent'anni, una persona curata e a modo che tiene bene casa e bambini, e non trattata come una mantenuta poco di buono. E il bello è che lui dice di amarmi, che la colpa della situazione è mia (ma se gli chiedo perché non sa rispondere) non ha un'altra, ne sono praticamente certa, e si è sempre comportato così ma negli anni sta peggiorando, o forse sono io che a 40 anni dopo che cresco i suoi figli non sono più disposta a tollerare certi atteggiamenti. Mi chiedo il perché senta il bisogno di sminuirmi di continuo, non mi ha mai presa sul serio, mi fa sentire inadeguata... una volta quando mi trattava così mi chiudevo in me stessa e piangevo, adesso gli rispondo pan per focaccia, gli dico che è un fallito perché a 45 anni fatica a mantenere la sua famiglia e non ha fatto la carriera che credeva, che si crede intelligente invece è un cafone come le persone che deplora, forte coi deboli e debole coi forti, e che non lo amo più... so che peggioro la situazione, ma non so più come fargli capire quanto mi ferisce, e che le mie non sono solo paranoie... per la prima volta mi sono confidata con un gruppetto di amiche, pur omettendo certi dettagli, e mi hanno detto che sembra una persona insicura e che loro non tollererebbero certi comportamenti. Io non l'ho mai capito se è così, a tratti sembra che veda tutti pieni di difetti tranne se stesso... non ha interessi, è un uomo pigro e noioso che ridicolizza chiunque abbia una passione (è arrivato a criticarmi se leggo un libro, per dire) E io sono stanca, ma non vedo una via d'uscita. Non pretendo che torniamo come prima, non so se ci riuscirei, se lo aspetto ancora. Chiedo solo il rispetto che merito.