mia figlia quasi 14 anni

Cara,
Grazie per la condivisione. Potrebbe darsi che sua figlia sente di trovarsi in luoghi sicuri quando è con le sue amiche - più piccole - con cui condivide l'attività sportiva. Andrebbe capito se sua figlia trova troppa difficoltà ad emanciparsi da questo gruppo di ragazzine più piccole e perché. Si potrebbe lavorare sulla fiducia in sé stessa e sulla sua autostima, basi necessarie per l'esplorazione del mondo esterno e per l'emancipazione. Il suo supporto è fondamentale per sua figlia, e il solo fatto che lei sia così attenta a questi atteggiamenti, senza cadere nell'errore di "normalizzare" tutto, è un punto di forza per lei come madre e per sua figlia nel suo processo di crescita. Se questi rapporti con il gruppo di bimbe più piccole di lei dovesse restare sempre così esclusivo e se sua figlia dovesse dare troppa poca attenzione alla cura del sé (igiene personale) potrebbe pensare ad un consulto psicologico.

Ciao Cicia333,

Da quello che racconti ho immaginato il tuo timore e l'amore che provi nei confronti di tua figlia. Il mio consiglio è di parlarne direttamente con lei, il dialogo aperto è infatti il miglior strumento per instaurare una sana relazione. Quando l'approcci cerca di non farla sentire giudicata o in colpa per quello che fa o per i suoi interessi, parla della tua esperienza, di quello che hai osservato e della tua paura che questo possa costituire un problema.

Nel caso in cui tua figlia non sia disposta ad aprirsi con te, o nel caso in cui manifesti un disagio, esplora con lei la possibilità di portare la questione all'attenzione di uno psicologo. Gli adolescenti vivono molti cambiamenti e alcuni possono essere fonte di stress e paure, avere qualcuno accanto e che la segua per alcuni mesi (giusto il tempo di superare la crisi di passaggio) potrebbe essere di grande beneficio.

Nel caso in cui avessi ulteriori domande, non esitare a scrivere.

Spero di esserti stata utile.

Isabella

Buongiorno Cicia333,
Grazie mille per aver condiviso le tue preoccupazioni. Vorrei farti notare che nel tuo messaggio ci dici 3 cose importanti: tua figlia si impegna e va bene a scuola, fa uno sport che le piace, ha delle amicizie. Che importanza ha se queste amicizie sono più piccole della sua età e se non si interessa al mondo degli adulti? Ognuno è fatto a modo proprio, è vero che esistono delle tappe di sviluppo, ma non è detto che tutti le vivano in un certo modo. Magari tra un anno vorrà andare in discoteca tutte le sere o magari non vorrà mai andarci perché non le piace l'ambiente. Quello che ci sarebbe da chiedersi è:lei come lo vive? Soffre di non avere amici della sua età o di non voler andare in discoteca oppure è felice e sta bene così? Perché nel primo caso, se la ragazza soffre di ciò, allora esiste un problema e sarebbe opportuno un percorso psicologico che in una fase di vita come l'adolescenza può davvero aiutare, ma se lei sta bene così la problematica non sussiste. Capisco la tua preoccupazione ma a volte ci focalizziamo troppo sui nostri figli, su come dovrebbero essere o come vorremmo che fossero per il loro bene, ma loro hanno tutto il diritto di essere se stessi soprattutto davanti a noi genitori, perché se non si sentono accettati da noi non si accetteranno loro stessi.
Spero di esserti stata utile e rimango a disposizione per qualsiasi informazione.
Un abbraccio,
Dott.ssa Valeria Passavanti

Gentile Cicia333, dice che sua figlia non è una ragazzina triste e questo penso sia importante. Gli aspetti legati all'esclusività degli interessi rientra nella fase evolutiva. Come genitore può proporle occasioni di esperienze diverse...da condividere anche con lei o con il padre. Se la sua preoccupazione rimane possiamo sentirci anche on line. Un caro saluto. Maria dr. Zaupa

Buongiorno signora
Le consiglio di portare sua figli da uno psicoterapeuta dell'età evolutiva .Per capire meglio le problematiche di sua figlia
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma