Mio figlio di 2 anni “rifiuta” il papà

Inviata da Alessandra · 29 mar 2023 Psicologia infantile

Buonasera, scrivo qui perché sono un po’ preoccupata.
Anticipo che io ed il padre di mio figlio siamo separati da quando ero incinta di pochi mesi, nonostante ciò lui e mio figlio si sono sempre visti regolarmente. Attualmente si vedono a weekend alterni (due notti) e tutte le settimane dorme da lui tra il martedì ed il mercoledì. Detto ciò nonostante il nostro rapporto altalenante, mai ho lasciato trapelare nulla al bimbo, mai ne ho parlato male davanti a lui. Mio figlio è sempre andato volentieri. Da poco tempo a questa parte però, quando c’è il passaggio, il bimbo rifiuta il padre o alla sua vista rimane ammutolito, non parla più, come se lo abbandonassi ad uno sconosciuto. Allo stesso tempo, settimana scorsa quando lo ha visto in videochiamata, dopo essersi ammutolito si è nascosto sotto al mio braccio, continuando a ripetere no, no, no.
Ho chiesto al padre delucidazioni ma nega possa essere successo qualcosa. Non so più cosa pensare e sono preoccupata. Grazie in anticipo.

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Miglior risposta 31 MAR 2023

Cara Alessandra, grazie per aver condiviso con noi le tue preoccupazioni.
Mi sento di tranquillizzarti circa il comportamento del tuo bambino: introno 18 mesi, infatti, i bimbi hanno sviluppato un legame di attaccamento molto forte e ben definito con una figura specifica di riferimento, che in questo caso sei tu. E' normale, pertanto, che alla separazione il bambino possa essere impaurito o agitato, ma probabilmente è più da collegare all'allontanamento dalla mamma piuttosto che a un rifiuto di stare con il papà. Infatti, questo atteggiamento preferenziale e la reticenza ad allontanarsi dalla figura primaria di accudimento, dovrebbe manifestarsi nei confronti di qualsiasi altra figura.
Bisogna considerare che bambini così piccoli spesso non hanno i mezzi per comunicare di essere a disagio o un proprio bisogno, ad esempio non possono raccontarcelo con le parole, ma dovranno sviluppare altre strategie per farci capire i loro desideri.
Potresti provare a parlare con il tuo ex compagno e cercare di organizzarvi ad esempio con delle uscite insieme, come coppia genitoriale, in modo che il bambino possa abituarsi alla presenza di una figura terza: questo potrebbe rendere il distacco dalla mamma più sereno per il bimbo. Al di là di questi tentativi, ciò che è fondamentale secondo me è la sicurezza che tu mamma infondi al piccolo: il legame di attaccamento si basa sulla costruzione di un'immagine dell'altro come presente e disponibile, per cui anche solo rassicurando il piccolo e dimostrando di essere presente nei momenti in cui ne ha bisogno, è sicuramente un messaggio affettivo ed emotivo importante che gli fai arrivare. Bisogna ragionare in termini di esperienze e di non verbale, di ciò che si comunica con il proprio comportamento: è questo, infatti, il canale preferenziale per comunicare con bambini così piccoli e fare in modo che possano capirci.
Tenuto conto di tutto ciò, inviterei comunque il papà a riflettere bene sugli avvenimenti dell'ultimo periodo, magari lui non attribuisce un significato importante a qualcosa che può esserlo stato per il bambino. Mi limiterei, per il momento, a ciò che ti ho consigliato e a monitorare la situazione.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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31 MAR 2023

Gentile Alessandra,
quello che il suo bimbo manifesta potrebbe essere una normale espressione di "ansia da separazione", tappa evolutiva che caratterizza lo sviluppo del bambino a partire da 8/10 mesi circa per intensificarsi intorno ai 20 mesi circa.
Questa gradualmente si attenua con la crescita, tornando a riattivarsi al momento del distacco e di fronte a situazioni nuove o attivata da situazioni che il bambino percepisce particolarmente stressanti; non sempre questo processo fisiologico avviene con facilità e ci sono situazioni in cui i tempi richiesti sono più lunghi di quanto ci si aspetti.
A tal proposito, sarebbe utile raccogliere maggiori informazioni da parte dei contesti extrafamiliari all'interno del quale il bambino è inserito, come l'asilo e chiedere informazioni al papà circa cambi di routine che possono aver destabilizzato suo figlio.
Intanto, nei prossimi incontri con il papà può valutare l'idea di trattenersi anche lei in modo da fornire rassicurazione al bimbo, fornendogli un sostegno di sicurezza e protezione per poi diminuire gradualmente la sua presenza.
Resto a disposizione per accogliere qualsiasi altro dubbio possa avere.
Dott.ssa Melania Matzuzzi

Dott.ssa Melania Matzuzzi Psicologo a Cagliari

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30 MAR 2023

Buon pomeriggio Alessandra. I bambini esprimono spesso il loro disagio con comportamenti come quelli che hai descritto, soprattutto quando sono piccini come lui. Non è facile per loro adattarsi alle situazioni nuove e, quando cominciano ad adattarsi, basta il minimo cambiamento, che può essere insignificante per un adulto, per destabilizzarli. Non so se il tuo ex marito ha una compagna, ma può darsi che si sia verificato qualcosa che abbia dato fastidio al piccolo, forse rendendolo un po' insicuro. Prova a monitorare la situazione con maggiore attenzione e prova a parlare di nuovo col papà. Magari non si è reso conto di aver fatto, o detto qualcosa, che lo ha destabilizzato. Cerca di parlare anche col bimbo, per tentare di capire, rassicurandolo in relazione all'affetto che entrambi provate per lui, che è la cosa più importante per voi. Spero di esserti stata utile. Un abbraccio

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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30 MAR 2023

Gentile Alessandra,
in base alle sue parole mi sento di rassicurarla ed escluderei che possa essere successo qualcosa di grave tra papà e bambino.
Il suo piccolo sta crescendo e anche le sue capacità cognitive ed emotive si stanno ampliando.
I comportamenti dei bambini hanno sempre un significato, ma la loro comprensione non è semplice, né immediata.
Attraverso questo comportamento il bambino può esprimere difficoltà di diversa origine.
Una potrebbe essere che il passaggio da un genitore all’altro avviene in modo troppo brusco, cioè tra padre e madre non c’è un momento di passaggio dall’una all’altro, INSIEME. I bambini si tranquillizzano se possono osservare e frequentare la coppia genitoriale, anche se la coppia coniugale non esiste più.
So che può essere un discorso difficile da comprendere e che pone dubbi per l’opportunità che il bambino possa avere confusioni pericolose. Ma sperimentare che il bambino è in grado di accettare la divisione dei genitori, non senza dolore, purché sia confortato dalla presenza attiva della coppia genitoriale è fonte di rassicurazione anche per i genitori.
Naturalmente le modalità e la frequenza degli incontri comuni è tutta da discutere, fra di voi, magari con il supporto di un tecnico che si occupa di separazioni.
Altro motivo più sfuggente è che il bambino possa avere assimilato alcuni atteggiamenti suoi nei confronti del suo ex-partner.
Questo è un discorso che lei dovrebbe analizzare nel caso lo ritenga inconsapevole fonte di preoccupazione.
In ogni caso se avesse dubbi può contattare un professionista per un confronto.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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30 MAR 2023

Gentile Alessandra,
mi dispiace davvero moltissimo per il disagio che suo figlio sta mostrando e comprendo perfettamente il suo stato di preoccupazione.
Vista la tenera età di suo figlio, sarebbe davvero utile che lei e il padre del bambino richiedeste il supporto di un professionista, ma capisco benissimo che in questa situazione lui potrebbe non accettare questa proposta.
Pertanto quello che le suggerisco è di rivolgersi intanto lei ad un professionista, per cercare di indagare dai comportamenti del bambino quello che sta succedendo e per mettere in atto delle strategie per agire su questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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30 MAR 2023

Buongiorno
Il fatto che il bambino non veda il padre ogni giorno.
Può essersi impaurito. Da qual cosa
Le consiglio, per qualche volta di andare dal papa del bambino insieme al piccolo per rassicurarlo.
E vede le cose come vanno.
Se il bambino va all'asilo nido parli anche con gli assistenti
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Do

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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30 MAR 2023

Ciao e grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni riguardo al comportamento del tuo bambino. Sembra che ci sia stato un cambiamento improvviso nel comportamento di tuo figlio durante il tempo che passa con suo padre e hai fatto bene a chiedere delucidazioni. Potrebbe essere utile considerare la possibilità che il tuo bambino stia attraversando una fase transitoria di ansia di separazione. Questa fase può iniziare tra i 6 e i 18 mesi di età, ma a volte può durare più a lungo. In questa fase, i bambini possono diventare ansiosi e agitati quando la persona di riferimento si allontana o quando devono separarsi dalla persona a cui sono legati.
Tuttavia, dato che il tuo bambino ha avuto un comportamento diverso durante la videochiamata con suo padre, è importante esplorare se ci sono stati eventuali eventi o cambiamenti nella vita di tuo figlio che potrebbero aver causato ansia o disagio. Potrebbe anche essere utile parlare con uno psicologo infantile per comprendere meglio il comportamento di tuo figlio e aiutarti a trovare strategie per aiutare tuo figlio a gestire i suoi sentimenti. Inoltre, potrebbe essere utile cercare di comunicare con il padre di tuo figlio in modo aperto e rispettoso, cercando di trovare un modo per lavorare insieme per aiutare tuo figlio a superare questo momento di ansia.
Potrebbe essere utile anche coinvolgere uno psicologo per aiutarti a gestire eventuali difficoltà nella relazione tra te e il padre di tuo figlio. Ti incoraggio a cercare supporto professionale per aiutare te e tuo figlio in questo momento difficile. Non esitare a contattare uno psicologo per discutere di queste preoccupazioni in modo più dettagliato.
Se hai domande o hai bisogno di ulteriori informazioni sulla terapia, non esitare a contattarmi.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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30 MAR 2023

Gentile Alessandra, potrebbe essere una fase. Vi sono stati cambiamenti nella quotidiana del suo ex? Ad esempio una nuova compagna o abitudini diverse. Le suggerisco di ritagliarsi un momento per osservare il suo bambino con il papà in sua presenza; mi prenderei anche cura delle sue preoccupazioni andando ad approfondire ciò che pensa, sente o coglie in questi atteggiamenti del bambino. Inoltre, elemento importante, se si sono presentati in questo periodo altri cambiamenti (nel sonno, nell'alimentazione e nelle attività di gioco ed esplorazione). Un caro saluto, Maria dr Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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