Salve, vorrei capire perché ho tutto questo vuoto dentro me. È ormai un anno che sto così... col tempo è peggiorato. Quando riesco a provare qualche sentimento provo o paura o tristezza. Paura perché ho paura di non essere abbastanza per la società, di star deludendo troppe persone... e tristezza, come se fosse la conseguenza di tutto. Non so più che fare, piango giorno e notte...
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29 APR 2020
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Salve Beatrice, dalle Sue parole emergono due temi fondamentali: l'aspettativa altrui (con la relativa paura di non essere abbastanza) e l'impossibilità percepita di modificare la situazione e di progredire nella Sua vita (che si esplicita in tristezza). Si crea un circolo vizioso in cui si muove sempre meno perché ha paura e non si sente all'altezza, finendo col non fare alcun passo. La situazione attuale, in cui si sente bloccata e triste, è lo specchio della mancanza di possibilità: di modifica della situazione, di stare bene, di affrontare queste emozioni, di un futuro migliore. Tuttavia, queste possibilità esistono, devono solo essere messe a tema e "aperte". Questo può avvenire con un percorso in cui: 1) si mette a tema cosa è accaduto un anno fa e come Lei fa esperienza di sè e del mondo; 2) si affronta il tema dell'aspettativa, che è solo accennato e contiene un mondo; 3) si aprono i contesti in cui Lei si sente meglio/peggio, le esperienze di vita quotidiana, e si delinea il progetto di vita, che non può apparire adesso perché le possibilità sono chiuse. E' difficile quando ci si sente così bloccati, ma prendere coraggio e cominciare una psicoterapia La aiuterebbe moltissimo. Già scrivere questo messaggio è stato un passo importante, e sono sicuro che il supporto che riceverà potrà essere la spinta a proseguire. Contatti un professionista: il futuro è a portata di mano, anche se Lei non lo vede, e spesso è davvero dietro l'angolo... A disposizione, in bocca al lupo! DMP
5 MAG 2020
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Gentile Beatrice,
dalle sue parole emerge il timore di non soddisfare o non essere in grado di soddisfare aspettative esterne, con un conseguente umore depresso. Ci sono stati eventi particolari o traumatici un anno fa che possono aver innescato queste emozioni?
Resto a disposizione
Dott.ssa Vanda Braga
3 MAG 2020
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Purtroppo paura e tristezza sono emozioni a cui ci si abitua e paradossalmente ci si affeziona anche un pò. Diventano un abitudine.
Cominci a fare qualcosa che non ha mai fatto, la cosa che non farebbe mai, si sperimenti sotto nuove vesti. Quando non si trovano le risposte è possibile che non siano chiare le domande.
Le suggerisco un percorso psicoterapeutico, magari con doppia seduta settimanale, così da riacquisire un ritmo che al momento sembrerebbe perduto.
Mi scriva pure se ha bisogno.
Un caro saluto
Dott. Yari Ferrone
1 MAG 2020
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Cara Beatrice,
mi spiace per la sofferenza che stai provando. é accaduto qualcosa di preciso un anno fa che ti ha portato a provare queste sensazioni? Hai paura che stai deludendo troppe persone...ma ne sei sicura?Ne hai parlato con loro?Magari scopri che non è così e che non pensano affatto che li stai deludendo e che sono preoccupati per te. Ti chiedo poi "che cosa stai facendo o non facendo per generare un tale sentimento negli altri?; cosa pensi che debba fare per poter essere abbastanza per la società (società poi è una parola molto vasta e metterti a confronto con questo termine è normale possa farti sentire a disagio e mai all'altezza)?". Spero che deciderai di intraprendere un percorso con un terapeuta che ti aiuti a rispondere a queste domande o con cui posso condividere le risposte che sei riuscita a darti. Non sei sola!
29 APR 2020
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Beatrice, lei trasmette bene il senso di vuoto che la abita, ma è necessario per aiutarla, avere altri elementi di conoscenza sul malessere ma anche su altri aspetti della sua vita per comprendere quale percorso l'ha portata a questi vissuti, quali sono le sue esperienze e le sue aspettative e in riferimento a che cosa nasce il senso di inadeguatezza di cui ci parla. È opportuno senz'altro iniziare un percorso di supporto con un professionista per essere accompagnata ad avvicinare questi aspetti con gradualità e con il supporto qualificato, così da approdare alle risorse positive che sono dentro di lei e con le quali potrà senz'altro superare questa visione opprimente di sé stessa.
Le auguro buona strada!
29 APR 2020
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Buongiorno Beatrice. Lei colloca l’inizio del senso di vuoto che sta avvertendo dentro di sé da circa un anno e da quel momento é andato a peggiorare. Oltre al senso di vuoto emerge paura di non essere all’altezza delle sfide che la società ci pone davanti, di non corrispondere alle aspettative che gli altri ripongono in lei e quindi di poterli deludere. Mi sentirei di consigliarle un percorso psicoterapeutico che la potrebbe aiutare a riformulare i problemi che sta affrontando in termini di attitudini personali, vedere come si é strutturata nel corso della sua vita la sua identità personale, quali sono i bisogni che caratterizzano il suo senso di sé. Nei rapporti interpersonali mi sento di dirle che la prima persona a cui deve rispondere é sé stessa. Ogni persona ha dei desideri che vuole perseguire nella sua vita e può accadere che non siano gli stessi delle persone che gli stanno accanto. Rischiamo che nell’ascoltare le opinioni e le posizioni di chi ci sta attorno di paralizzarci perché non sempre é possibile mediare i punti di vista di tutte le persone che si relazionano a noi.
Dott. Erik Mancin
29 APR 2020
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Gentile Beatrice, i sentimenti, le emozioni dolorose che descrivi sono sintomatiche di problemi psicologici sorti in età molto precoce, quello che provi adesso è la riattivazione di quelle antiche paure e sofferenze traumatiche, che sono state rimosse e quindi non sono accessibili alla coscienza. Ecco perché Tu non capisci cosa ti succede. Ti suggerisco vivamente di iniziare un percorso psicoterapeutico che Ti permetterà di sciogliere quegli antichi nodi, e finalmente vivere felicemente e liberamente.
Un caro saluto
Dr. Marco Tartari
29 APR 2020
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Buongiorno Beatrice,
dal suo breve scritto colgo un senso di inadeguatezza, paure di deludere gli altri che producono emozioni negative come la tristezza che si manifesta col pianto. Il vissuto di vuoto segnala credo sia alimentato da tutto ciò, alla luce del perdurare di questo disagio che mi sembra duri da un anno proverei a chiedere un aiuto psicoterapeutico per conoscere l’origine e il significato.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia