Mi sento estranea nella mia stessa famiglia
Salve, sono una ragazza di 22 anni e credo sia quasi un anno (o meglio, è un anno che ne ho la consapevolezza) che provo malessere quando sono a casa. Paradossalmente, mi sento estranea nella mia stessa casa. Mi definisco una ragazza che ha tantissima sete di conoscenza, così come di diffondere ciò che impara, mi piace comunicare e confrontarmi con gli altri ma quando varco la porta di ingresso di casa mia divento l'opposto: cupa, taciturna, fredda. Questo accade, credo, principalmente per il rapporto pessimo che ho con mia madre, e quello assente che ho con mio padre. Io e mia madre ci scontriamo spesso, anche con molta violenza verbale, principalmente perché è una di quelle persone che non ascolta ma si sente in dovere di dire comunque la sua, sulla base di nulla...poi in generale credo di essere il centro delle sue frustrazioni, si lamenta di me e con me nonostante sappia il danno "mentale" che questo mi causa. Mi fa sentire la causa dei suoi problemi, nonostante la aiuti in casa e cerco di essere quanto più disponibile nei suoi confronti, puntualmente se decido di uscire (che sia mattina, pomeriggio, sera) la classica frase è "ma come, mi abbandoni", come se andandomene stessi causando chissà che guaio irreparabile. E no, non lo dice per scherzare. Per quanto riguarda mio padre invece il rapporto è totalmente assente, parliamo poco e se capita di dover pranzare solo con lui mi sento letteralmente a disagio perché non so cosa dire, e se provo a dire qualcosa sembra non interessargli. Non so nulla di lui, a stento lo guardo negli occhi quando capita di dialogare con lui e questa cosa mi fa stare malissimo. Immaginavo un rapporto totalmente diverso, e probabilmente il rapporto che ho con lui è quello che mi reca più sofferenza in assoluto, mentre quello con mia madre solo tanta tanta rabbia. Non so cosa fare, non so come recuperare questo rapporto e se ne vale la pena. Per ora sto solo tanto male.
Grazie a chi leggerà.