Mi sento destinato ad essere un fallito
Buongiorno a tutti,
mi chiamo Luca ho 26 anni. Sono laureato in Ingegneria e da circa 8 mesi lavoro per una PMI nel settore alimentare.
Ho iniziato questo lavoro con i migliori dei prospetti, invogliato anche dall'ambiente che mi sembrava adatto ad un primo lavoro, dal tipo di lavoro giustamente che mi sarei dovuto trovare a svolgere e dalla figura del mio responsabile/capo che mi sembrava una persona da cui potessi imparare.
Mi ritrovo ora dopo circa 8 mesi di lavoro ad avere un contratto a tempo indeterminato, ma anche ad essere completamente assorbito dalla confusione del posto di lavoro in cui mi trovo.
In azienda si iniziano progetti (più importanti o meno) e non si portano mai a termine, mi ritrovo a fare cose che non hanno nulla a che fare con il mio lavoro e quello che ho studiato, sono abbandonato a me stesso, per mesi ho dovuto svolgere un ruolo non mio perché un ragazzo si è licenziato e ho dovuto fare da tappabuchi.
Ora so che magari per qualcuno non sarò vecchissimo, ma dentro mi sento come se lo fossi già lavorativamente parlando, nel senso che vedo molte opportunità di lavoro che mi interesserebbero ma sono tutte stage etc.. e mi sento fuori dal range di età ormai per un qualcosa del genere. Quando mi vedo nel futuro però mi piacerebbe aver fatto esperienza anche in altre aziende (multinazionali o anche grandi aziende italiane) e non rimanere statico in questa dove non ho grande opportunità di crescita (intendo a livello di carriera e non solo) e le operazioni sono abbastanza "ripetitive" nel senso che dopo un po' si entra nell'ottica di come funzionano le cose e si va con il pilota automatico.
Andarmi ad impelagare in una serie di stage infiniti (perché magari finito il primo non ti assumono) non so se mi permetterebbe di crescere, ma anche di avere una stabilità economica per distaccarmi anche dai miei genitori. Non pretendo che cambiando azienda mi debba aspettare subito un contratto a tempo indeterminato, ma allo stesso tempo non vorrei lasciare un contratto decente per lanciarmi nel vuoto e non avere più di che campare se non dello stipendio da stagista che è magari meno della metà del mio.
In più, ormai, mi sento "vecchio" comparato magari ad un neo laureato di 24–25 anni che è più appetibile per le aziende, anche magari per bonus o altro legati all'età e ai tipi di contratto. Sento di non avere nessuna possibilità di passare i colloqui perché non sono abbastanza preparato e non mi ricordo tutto quello che ho studiato negli anni. Mi sento stupido e non pronto a nessun tipo di lavoro. Mi sento inutile.
Ringrazio chiunque esprimerà il suo parare o risponderà alla domanda