Mi sento destabilizzata e non mi riconosco più
Salve,
sono una ragazza di 26 anni e vorrei capire il perché mi sento così in colpa dopo una relazione durata 6 mesi(premetto che ho sempre avuto poca autostima in me), questa storia mi ha profondamente destabilizzata e non mi riconosco più, ho dei pensieri fissi che mi dicono che sono sbagliata, che la relazione è finita per colpa mia:
Conobbi questo ragazzo che subito sembrava fantastico, abbiamo iniziato a frequentarci e andava tutto bene lui iniziò subito a legarsi a me e pure io a lui, eravamo inseparabili, con me era tanto premuroso e gentile sembrava il ragazzo perfetto per me oltre a essere di bel aspetto aveva tutti i requisiti che preferivo in un ragazzo, mi riempiva di complimenti, sembravo speciale per lui, quasi lusingato di me di avermi come ragazza, però poi dopo esserci messi insieme diventò molto geloso, in maniera ossessiva dovevo digli ogni volta che un ragazzo mi scriveva perché sennò mi metteva il muso e non mi parlava, iniziò a dubitare di me dopo che gli dissi ciò che voleva farsi sentire cioè che mi aveva contattato una persona (che un tempo ci ero uscita assieme ma prima di lui)e io per rispetto suo non avevo risposto, invece che essere felice , mi manipolò psicologicamente dicendomi che ero falsa e non avevo rispetto per lui , che dovevo digli tutto subito e pensava che lo avessi tradito con quel ragazzo, mi screditava , mi faceva sentire a pezzi che io non gli dicevo tutto anzi che gli dicevo prima una cosa e poi un'altra , mi rifacciò il mio passato, mi sentii in quel momento come se io avessi sbagliato qualcosa bho è come si si creasse un mondo parallelo sulla sua mente dicendomi che i fatti erano andati diversamente, essendo che a parole non riuscivo piu a esprimermi iniziai a piangere....lui si rattristò dicendomi che gli dispiaceva vedermi così....così mi chiese scusa e la cosa pensavo fosse morta e sepolta, dopo qualche giorno viene da me tutto triste dicendomi le stesse cose che non lo rispettavo ecc ecc sempre rinfacciandomi il passato ( delle precedenti frequentazioni che ho avuto), e che pensava male di me, io non sapevo cosa fare, non sentiva il dolore che provavo perché sapeva che stavo male quando tastava quel tasto dolente perché io mi ero aperta troppo con lui sul passato(non è stato facile sono stata tanto presa in giro dai ragazzi e ciò mi faceva soffrire) ma non me ne rendevo conto, e così più volte finiva che io piangevo e lui mi rassicurava ma poi niente cambiava, non c'era una fine, dovevo sempre io reagire e mandare avanti la relazione perché avevo paura di perderlo e se gli mancavo di attenzioni lui si lamentava, sembrava un bambino che voleva continue attenzioni
Detto ciò penso di avergli dimostrato tutto e dato il sangue oltre essermi stremata per capire il suo punto di vista, sto male io? Sono una bugiarda? e ancora ci credo e penso che lo sono, che potevo fare diversamente perché sono stati mesi intensi mi ha fatto provare tante emozioni ma anche tanta sofferenza perché mi lasciò dicendomi che era innamorato e mi dedicò un canzone d' amore per poi rinfacciarmi tutto piangendo come un bambino.
Aiutatemi sono ancora tanto confusa , tre mesi sono passati e ancora la mia testa è legata a quel trauma...
Grazie.