Mi rivolgo ad un professionista per parlare?

Buongiorno Lv,
mi spiace molto per la situazione.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, con il fine di comprendere se stessa e la problematica che riporta
Cordiali saluti
Alice Noseda

Carissima Ly, ovviamente fa benissimo a cercare un lavoro in primis. La sua età è quella in cui si ha il diritto di esprimere i propri talenti e realizzarli!.
La convivenza è una conseguenza dell'autonomia. Credo che sarebbe utile un lavoro sull'autostima per individuare dentro di sé le risposte giuste alla sua vita, lasciando andare le considerazioni altrui.
Un caro saluto e rimango a disposizione anche on line.
Dott.ssa SilviaChiavacci

Buon pomeriggio
Mi i spiace molto del periodo in cui si trova.penso che le sarebbe utile dei colloqui con uno Psicoterapeuta per superare le sue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Ciao Ly, grazie per aver condiviso con noi ciò.
Dalla situazione che descrivi sembra che tu stia vivendo e attraversando un "momento" fatto di scelte: tante le decisioni da prendere e tanta la voglia di svincolarti dalla tua famiglia di origine. Ciò che può far male o bene a noi stessi lo possiamo definire facendo chiarezza sulle questioni personali che ci portiamo dietro e dentro.
Credo che uno spazio personale, sicuro e qualificato possa permetterti di migliorare la tua qualità di vita e superare in modo più adeguato questo momento di difficoltà.
Per qualsiasi ed ulteriore informazione mi trovi online.
Dott.ssa Marianna Mura

Gentilissima Ly, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo anche la fatica nel dover gestire sia il malessere del suo compagno, sia quello legato ai dissapori familiari. Credo che potrebbe essere per te utile intraprendere un percorso di terapia, in modo da esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti il tuo stato d'animo e di malessere, in modo da individuare anche delle strategie per fronteggiarlo.
Resto a disposizione!
AV

Gentile Ly,
Sicuramente lei si trova in un momento cruciale della sua vita, in cui è chiamata a sostenere una serie di "pesi", che a lungo andare stanno diventando insostenibili per lei: conflitti con la famiglia del suo ragazzo, rabbia, bisogno d'indipendenza ma anche bisogno di appartenenza con il suo ragazzo, tristezza, sensazione d'essere giudicata, litigi e malumori....
Credo che, in primis, vada dato un ordine prioritario a questa serie di elementi, per riuscire a mettere ordine e priorità alla sua esistenza, per poi essere in grado di affrontare le grandi (ed importanti) scelte della vita, per star bene con se stessi e con gli altri.
Per fare tutto ciò può essere utile richiedere il supporto di un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno Ly,
Certo! Questo suo racconto mi è parso di leggerlo come un urlo di protesta verso una vita che sta iniziando ad essere stretta. Sa, inizia dicendo che il suo compagno ha avuto un momento di crisi, ma da queste poche righe sembrerebbe che anche lei ora sia affaticata. Questo lo dico perché mi sembra importante sottolineare che è opportuno mettersi più al centro.
Cara, ha 35 anni, se vuole andare a vivere con il suo compagno, prenda le valigie e vada a prendersi ciò che le spetta e vuole, senza chiedere permessi, consensi! Si autolegittimi, ha tutto il diritto di farlo.

Resto a disposizione
Buona giornata

Buongiorno Ly,

quello che emerge dalle sue parole è il peso di una situazione complicata che sta vivendo. Sicuramente trovare un lavoro e un'indipendenza economica la aiuterà a raggiungere un'indipendenza emotiva, che sembra attualmente mancarle.

Comprendo come il fatto di vivere ancora in famiglia non le consenta di prendere le giuste distanze per portare avanti ciò che desidera, al di là di quello che si aspettano i suoi familiari. Esserne dipendente, complica di molto le cose.

Più che per il suo ragazzo, penso che il desiderio di indipendenza andrebbe portato avanti per lei stessa e al di là di lui, altrimenti potrebbe rischiare di passare da una dipendenza dalla sua famiglia d'origine ad una dipendenza dal suo fidanzato, che sicuramente non sarebbe fonte di crescita e di benessere per lei, ma neanche per lui.

Se ha scritto su questa piattaforma e se chiede un parere se rivolgersi ad un professionista, probabilmente è questo quello di cui ha bisogno in questo momento.

Spero di esserle stata utile.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Gentile Utente,

la scelta di andare via di casa è un passo molto importante, che dovrebbe essere legata alla tua ricerca di indipendenza. Una tua realizzazione che non può essere determinata da una situazione di difficoltà dal tuo partner. A volte i conflitti familiari sono il motivo per cui decidiamo di allontanarci da casa, ma è evidente che la situazione sia complessa. E' importante considerare attentamente la situazione attuale con il tuo ragazzo. Se ci sono state tensioni e risentimenti a causa delle discussioni familiari non risolte, potrebbe essere utile affrontare questi problemi prima di prendere decisioni drastiche come andare a vivere insieme.
Essere sinceri con le persone che ci sono accanto è il primo passo per cercare di risolvere dei conflitti.
Parlarne con un professionista potrebbe aiutarti a mettere in primo piano le tue necessità ed elaborare strategie migliori per affrontare questa situazioni.
Cordiali Saluti,

Buongiorno,
comprendo come possa essere difficile per lei gestire questa situazione.
Credo che le potrebbe essere utile esplorare alcune dinamiche sottostanti la vostra relazione, rivolgendosi ad un professionista, in uno spazio a lei riservato in assenza di giudizio.
Mi può contattare anche per una consulenza online.
Un caro saluto
Dottoressa Chiuselli

Salve. La situazione che stai descrivendo è sicuramente complessa e capisco quanto possa essere difficile da gestire. Sembra che tu stia facendo i conti con molte questioni contemporaneamente: la crisi del tuo partner, i problemi familiari e il desiderio di indipendenza. La ricerca dell'indipendenza non è affatto un errore, anzi, è un passo naturale nella vita di un adulto. Vivere da soli o con il partner può aiutare a sviluppare ulteriormente la propria identità e a creare una distanza psicologica da situazioni familiari stressanti. Naturalmente, ciò non significa che le questioni irrisolte scompaiano, ma avere uno spazio proprio può aiutare a gestirle meglio. Mi pare di capire che la pressione che senti sia dovuta non solo alla situazione stessa, ma anche alla paura di non essere compresa o di causare ulteriori conflitti. Questo è comprensibile, ma è importante ricordare che è giusto esprimere i propri sentimenti e bisogni, anche se ciò può causare temporaneamente disagio. Ti consiglierei di rivolgerti ad uno psicologo. Lui può aiutarti a gestire lo stress e l'ansia associati a questa situazione, a trovare strategie per comunicare in modo efficace con il tuo partner e a definire i tuoi obiettivi e desideri per il futuro. La terapia individuale può essere di grande aiuto in situazioni come la tua. Può fornire uno spazio sicuro e privato in cui esprimere liberamente i propri sentimenti e pensieri. Inoltre, può aiutarti a comprendere meglio te stessa e le dinamiche che stai vivendo, favorendo lo sviluppo di strategie più efficaci per affrontare le sfide che stai incontrando. In ultima analisi, il fine della terapia è di migliorare la qualità della tua vita e di aiutarti a trovare la tua strada verso il benessere personale. Ricorda, chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio. Sei la protagonista della tua vita e hai tutto il diritto di cercare il supporto di cui hai bisogno per vivere nel modo più autentico e soddisfacente possibile.
Per tutte le altre informazioni mi trovi online.