Sono stato lasciato da un anno da una persona che mi amava.

Inviata da Manuel · 16 set 2022 Terapia di coppia

Buongiorno, ho 28 anni, sono una persona introverso e da sempre faccio fatica a parlare di me stesso e di quello che provo.
In famiglia non abbiamo mai comunicato a livello emotivo e sentimentale e non ci sono mai state manifestazioni aperte di affetto tra di noi, fermo restando che siamo una famiglia comunque unita e senza grossi problemi finanziari o di salute per il momento.

Da poco più di un anno sono stato lasciato dalla mia ex dopo 7 anni di relazione.
Durante il nostro rapporto non ci sono mai state gravi crisi, anzi, anche nel momento di lasciarci lo abbiamo fatto consci di essere ancora innamorati dell'altro e con grandissimo rispetto.

I problemi sono iniziati circa al quarto/quinto anno di relazione, dove da parte sua c'è stato un netto calo del desiderio sessuale nei miei confronti. Io riconosco di non essere il classico "toro" sotto le coperte, ma resto un bel ragazzo, sportivo e a cui le attenzioni delle ragazze non sono mai mancate.
Fatto sta che nell'ultimo periodo la frequenza dei rapporti era calata, ed il 99% delle volte che lo abbiamo fatto avevo la netta sensazione che lei lo facesse soltanto per soddisfarmi, ma mai per suo piacere.
Questo non mi ha mai fatto sentire bene, ho sempre avuto la sensazione di non essere all'altezza. Anche lei poverina si sentiva in colpa perché a sua volta si sentiva sbagliata e questo calo del desiderio la faceva stare male, perché effettivamente era l' UNICA cosa che tra noi non andava.
A questo le si aggiunsero una serie di problematiche relative ad attacchi d'ansia che l'hanno portata ad intraprendere una terapia psicologica.

Dopo qualche mese dall'inizio della terapia, ad entrambi balenava l'idea che lasciarci e fare nuove esperienze avrebbe potuto farci bene.
Lei ha fatto la prima mossa, mi ha lasciato dicendo che il sesso è una parte troppo importante in una relazione per ignorare il problema, aveva bisogno di imparare a stare da sola (è stata fidanzata con me dai 19 ai 25) e conoscere se stessa (tutto condivisibile).
Tant'è che, per amore nei suoi confronti, ho deciso di assecondarla a rischio di perderla per sempre.
Ho deciso di non farmi risentire e farle proseguire il suo percorso psicologico senza il mio "disturbo", nonostante la tentazione di scriverle o dirle quanto ancora la amassi era fortissima.

In un primo periodo da un lato mi piaceva l'idea di poter conoscere nuove ragazze e ritornare ad avere delle avventure (che poi non sono arrivate).
Ma in realtà non sono mai entrato in intimità con nessun' altra ragazza. Fatta esclusione per un paio di "one night stand".
Non riesco a capire se sono io una persona poco interessante che non riesca ad incuriosire una ragazza al punto da volermi conoscere nell'intimo, oppure se ho io un freno perché sento che la persona che ho davanti non sarà mai migliore di quella che mi ha lasciato.
Nel frattempo sono stato anche assunto per un lavoro importante e ben retribuito, che prima non avevo.
Un lavoro di grande responsabilità, impegno e anche stress.

Lei invece due mesi dopo che ci siamo lasciati ha intrapreso una relazione seria con quello che inizialmente era il suo "confidente", è durata 7/8 mesi. Se avesse avuto molte avventure di una notte con molte persone diverse non mi avrebbe affatto toccato, ma sentirle dire di aver fatto il contrario di ciò che aveva promesso, e di aver provato qualcosa per un'altra persona credo abbia dato un duro colpo alla mia autostima (la relazione è poi naufragata perché non era pronta e nella sua testa c'ero sempre io).
Oltre a questa relazione lei ha avuto qualche rapporto occasionale omosessuale con la stessa persona (altro colpo all'autostima).

Arrivo al presente.

Ci siamo rivisti 3-4 volte questa estate per prenderci un caffè e parlare del più e del meno (senza mai entrare troppo nei dettagli delle nostre vicende sessuali e amorose).
Fino a quando qualche tempo fa ci diamo appuntamento a casa mia e lei mi manifesta il suo pensiero: "sono tutt'ora convinta che tu sia l'uomo della mia vita e che insieme a te costruirei una famiglia, ma ora come ora preferisco stare da sola".
La mia risposta fu, non ti ho mai chiesto di tornare insieme perchè razionalmente non lo troverei corretto.
Da lì ci siamo rivisti in tre occasioni, soltanto per fare sesso e dormire insieme.

Ora io ricomincio a sentire un certo trasporto verso di lei. Credo di amarla ancora, è il mio porto sicuro e ai miei occhi è più bella che mai.
Ma la testa mi dice che alcuni problemi col tempo inevitabilmente si riproporrebbero. E che non sarebbe corretto tornare insieme senza, nel mentre, aver avuto una relazione duratura con un'altra ragazza.

L'unica cosa che so è che la penso continuamente, e sono di pessimo umore.


Sto valutando l'idea di rivolgermi ad un professionista, ma per me è molto difficile aprirmi.

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Miglior risposta 17 SET 2022

Caro Manuel,
in una famiglia in cui si parla poco di emozioni e sentimenti la razionalità prende il sopravvento.
Da quanto scrive si evince che ci mette tanta testa e calcolo, lei parla di percentuali, correttezza, performance. Forse le difficoltà che avete avuto nella sfera sessuale posso collegarsi a questa invasione di campo da parte della logica e del pensiero in un luogo, quello dell’intimità, che presuppone un incontro meno pensato ma più sentito.
Da quanto ci racconta arriva tutto l’amore che prova per questa ragazza, ci credo che abbia trovato difficoltà a vivere relazioni intime con altre ragazze: i freni solitamente sono ben predisposti dentro di noi, non li forzi solo per portare a termine il compitino di stare con altre perché così si era deciso.
Si prenda cura del suo sentire, anche se non gliel’hanno insegnato a casa ha tutte le possibilità per iniziare a farlo.
Resto a disposizione e le auguro il meglio,

RP

Dott.ssa Renata Pellegrini Psicologo a Napoli

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21 SET 2023

Buongiorno Manuel,
sono d'accordo con i miei colleghi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, dove poter trovare uno spazio protetto per poter indagare il vissuto sofferente che riporta.
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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17 SET 2022

Caro Manuel,
in una famiglia in cui si parla poco di emozioni e sentimenti la razionalità prende il sopravvento.
Da quanto scrive si evince che ci mette tanta testa e calcolo, lei parla di percentuali, correttezza, performance. Forse le difficoltà che avete avuto nella sfera sessuale posso collegarsi a questa invasione di campo da parte della logica e del pensiero in un luogo, quello dell’intimità, che presuppone un incontro meno pensato ma più sentito.
Da quanto ci racconta arriva tutto l’amore che prova per questa ragazza, ci credo che abbia trovato difficoltà a vivere relazioni intime con altre ragazze: i freni solitamente sono ben predisposti dentro di noi, non li forzi solo per portare a termine il compitino di stare con altre perché così si era deciso.
Si prenda cura del suo sentire, anche se non gliel’hanno insegnato a casa ha tutte le possibilità per iniziare a farlo.

Dott.ssa Renata Pellegrini Psicologo a Napoli

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17 SET 2022

Buongiorno Manuel, rivolgiti ad un professionista, aprirti non sarà difficile quanto credi. Devi solo fare un passo...
In bocca al lupo per tutto
Dott.ssa Debora Agusta

Deborah Agusta Psicologo a Sezze

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17 SET 2022

Buongiorno Manuel,
immagino e comprendo il momento di dolore che sta attraversando, in quanto la fine di una relazione importante necessita di elaborare un lutto, come accade quando perdiamo qualcuno di caro. Questo processo ha bisogno di tempo e di cura, come si farebbe con una piantina, e forse questi continui contatti e interruzioni con la sua ex ragazza non aiutano in questo senso, perché generano confusione.
Prima di scegliere se tornare insieme con la sua ex ragazza o lanciarsi in una nuova relazione ritengo importante che lei valuti la possibilità di rivolgersi a un/una professionista, in modo da esplorare, senza giudizio, ciò di cui potrebbe aver bisogno in questo momento.
Io sono disponibile a Torino e online.
La saluto cordialmente.
Dr.ssa Ilaria Oregio Catelan

Dr.ssa Ilaria Oregio Catelan Psicologo a Torino

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17 SET 2022

Salve Manuel,
credo che lei sia una persona sensibile e capace di introspezione.
Se di fronte alla situazione che lei descrive trovasse la spinta a farsi aiutare credo che la sua vita relazionale migliorerebbe.
Parlo di coraggio perché quello che lei considera un ostacolo non lo è.
Essere poco abituato a parlare dei propri sentimenti e bisogni è proprio una delle difficoltà che nel corso di un lavoro psicologico si superano.
Sì affidi con fiducia ad un professionista anche on line e vedrà che il suo problema si risolverà.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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17 SET 2022

Salve Manuel, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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