Mi ha lasciata 4 mesi fa dopo 10 anni insieme e convivenza. Come si ricomincia?

Buongiorno Margherita, direi che la scelta di farsi guidare all interno di un percorso di psicoterapia è assolutamente la cosa più giusta per lei. Sicuramente non è facile, i tempi dell anima non sono quelli dell orologio e capita a volte di avere la sensazione di fare passi indietro. Continui così che è sulla buona strada, prendersi cura di se stessi e del proprio dolore è sicuramente una cosa bellissima ma anche molto difficile e i frutti si raccolgono col tempo. Si affidi allo specialista che la sta seguendo e non abbia fretta, chi corre si inciampa, è un momento che passerà.

Cara Margherita,

lei necessita di elaborare il lutto della perdita del suo partner, il quale comprensibilmente esercita su di lei, un effetto significativo e anche la perdita di una grande parte di se stessa, che se n'e' andata con lui. A tal proposito, la invito a riflettere sulla possibilita' di effettuare un rituale di elaborazione di questa perdita, scrivendogli una lettera, non con lo scopo di inviargliela, ma di scrivervi all'interno tutte le cose che necessita di lasciare impresse su carta, belle, brutte, dolci e amare. L'obiettivo successivo e' di bruciarla in un contesto per entrambi significativo, in modo da cominciare a provare a lasciarlo andare.

Sono a sua disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice

Buongiorno Margherita, per prima cosa la ringrazio per aver condiviso questa situazione devastante che le è capitata da poco tempo. Leggo dalle sue parole che è difficile riprendersi dopo questo accaduto e che le manca molto la coppia che eravate.
é ovvio essere in stato di stato di totale confusione dopo un voltafaccia così repentino, però leggo anche che lei ha chiesto aiuto a un professionista e questo è un gesto molto coraggioso perché mostra che lei vuole mettersi in gioco e andare avanti con la sua vita, nonostante la sofferenza che prova.
é normale che in 4 mesi non si possa rielaborare il lutto di una relazione che finisce dopo 10 anni, ed è perfettamente fisiologico pensare di stare meglio e poi scivolare di nuovo nello sconforto.
Si affidi al suo terapeuta, gli racconti i suoi pensieri e le sue considerazioni, rifletta con lui su quello che è successo, solo in questo modo potrà tornare a sentirsi "viva dentro".
Un sincero augurio per la sua vita futura,
dottoressa Bianchi Eugenia

Salve gentile utente, posso immaginare il dolore di un' interruzione così brusca e repentina.
Quello che prova è del tutto normale. Spesso quando una relazione finisce, la cosa difficile è riuscire a lasciar andare quella parte di noi che lasciamo all'altro... è un lutto a tutti gli effetti da dover elabarorare...ma a volte cerchiamo spiegazioni per cercsre di darci una motivazione accettabile, che spesso non aarriva e se anche arrivasse, non ci aiuterebbe come vorremmo. Quello che avete condiviso, vi ha concesso di conoscere voi stessi e l'uno l'altra e di donarvi e aprirvi.
La parte più difficile, dopo tanti anni, è rimanere soli, sentirsi soli... Ma, spesso, quando si cresce, so cambia e non sempre si procede di pari passo. Ma può partire da questo. Si viva quel dolore, il dolore ci rende vivi e da quel dolore si può trarre tanto.
Resto a sua disposizione
La saluto cordialmente dott.ssa Gabriella Caracciolo

Gentilissima, comprendo il suo dolore e le sono vicina. Credo che lei abbia idealizzato quest'uomo, attribuendogli delle qualità che non possedeva. Quando si hanno dei comportamenti così inaspettati, significa che si è in presenza di una personalità con aspetti di imprevedibilità che denotano grande fragilità e incapacità di provare empatia; un amore può finire, ma ci sono dei modi e dei tempi per farlo sapere al partner che sono dettati dal rispetto e l'attenzione verso l'altro. Non si può sparire , come se non fosse mai esistito niente....
Continui il suo percorso di psicoterapia e guardi al futuro con fiducia; sono certa che riuscirà a riprendersi da questa triste esperienza
e potrà riprendere in mano la sua vita.
Le faccio tantissimi auguri!
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Buon pomeriggio Margherita. Le rimando il passo ed insieme il dono 'più' importante intrapreso: la terapia personale. Il suo dolore arriva come un grido ed il fatto che riesca ad esprimerlo così chiaramente è una risorsa che la aiuterà ad affrontare ciò che ora è di fatto un lutto. Pensare ad aprirsi e a lasciarsi andare è ora naturalmente impensabile. Si dia tempo. Un caro saluto. Maria dr. Zaupa

Buonasera Margherita,
Capisco come possa sentirsi in questo momento, purtroppo però quando in una coppia uno dei due comincia ad inseguire altri obiettivi rispetto a quelli che ci si erano prefissati nella vita di coppia, il legame si spezza ed ognuno intraprende un viaggio diverso.
Col tempo ti renderai conto che poi forse era solo un rapporto probabilmente d'abitudine e che un nuovo amore arriverà presto!
Sono disposta ad ascoltarti, Carmelina Proietto!

Cara Margherita,
è normale sentirsi travolti dall'incertezza e dal dolore quando una relazione che sembrava così promettente giunge al termine. I sogni e i progetti condivisi possono sembrare improvvisamente lontani, e la sensazione di perdita può sembrare schiacciante. Dopo aver fatto i conti con la realtà devi concederti un passo verso di te e dare spazio al tuo processo di guarigione, ricordando che il suo comportamento non riflette il tuo valore come persona. Cerca di essere gentile e compassionevole con te stessa mentre attraversi questa fase. Continua a lavorare con il tuo terapeuta per esplorare i tuoi sentimenti e pensieri. Raggiungi anche il sostegno di amici e familiari di fiducia, se lo desideri. Con il tempo e il lavoro su te stessa, potrai trovare la pace e la serenità che meriti.
Sei giovane, troverai inaspettatamente la tua felicità è riuscirai pian piano a trovare il senso in questa storia.
Sii fiduciosa.
Un caro saluto,
Nicole

Cara Margherita, grazie per la sua condivisione. Non deve essere semplice affrontare la fine della sua lunga relazione. Come anticipato dai colleghi, potrebbe sembrare banale, ma il tempo è l’unica medicina per ripartire e concedersi di poter aprire delle nuove finestre. So che al momento potrebbe sembrare un’utopia, la fine di una relazione implica anche l’abbandono delle idee e dei progetti a cui aveva pensato. È importante che lei si dia la possibilità di sentire e di attraversare il suo dolore, come coraggiosamente sta già facendo! Farsi accompagnare da un percorso di psicoterapia sicuramente sarà un utile sostegno per risalire dal fondo in cui so trova.
Rimango a disposizione

Cara Margherita,
quello che Lei scrive è molto doloroso e purtroppo più comune di quanto non si immagini.
Le relazioni amorose, ma direi le relazioni in genere, nascondono molte insidie proprio perché ci ricollegano inconsapevolmente alle prime e fondanti relazioni che abbiamo avuto con i nostri genitori. Quando questo accudimento vitale non è stato soddisfacente, purtroppo si creano ferite che spesso si riattivano con facilità nelle relazioni che abbiamo in età adulta, riattivando senso di abbandono, paura, rabbia, sgomento, tristezza e così via.
Credo sia importante per lei in questo momento avere un rapporto solido con la sua o il suo terapeuta che avrà gli strumenti per aiutarla ad attraversare, senza negarli, questi stati emotivi fin tanto che non riuscirà ad approdare a nuovi lidi e sensazioni che forse al momento sembrano irraggiungibili.

Coraggio, quello che oggi la distrugge è destinato a trasformarsi in altro, non perda la fiducia

Buongiorno Margherita , grazie per aver condiviso la sua storia ed il suo stato d’animo . E ‘ necessario del tempo per elaborare il suo “lutto”, la sua perdita, la sua separazione . Affrontare una perdita e’ sempre doloroso, non solo per il dispiacere di non avere più accanto la persona amata ma anche perché impone a chi “ resta” di ridefinire la propria esistenza e trovare un nuovo equilibrio . Prendersi cura di se stessi è l ’inizio per un percorso di accettazione .
Un caro saluto .
Dott.ssa Francesca Bifolchi

Slave Margherita, capisco la sua frustrazione, il suo dolore, il fatto di aver toccato il fondo ...in amore si passa dalle stelle alle stalle in un attimo senza capire perchè ed è anche questo che conferisce a questo sentimento quella magica suspance che ci fa provare quelle emozioni così forti ma al contempo ci fa soffrire se non finisce per mano nostra. Quando si accetta una relazione non lo si mette mai in preventivo ( e forse è giusto così) ma non possiamo saperne l'esito ed accettiamo il rischio. Leggo che ha fatto o sta facendo un percorso e questo significa che ha utilizzato le sue risorse per risollevarsi. E' giovane, ha tutto dalla sua parte ed è solo lei che può decidere quando vuole cambiare prospettiva con l'aiuto del terapeuta. Nell'eventualità che con il tempo si trovasse ancora in questa situazione potrebbe provare a chiedere un consulto ad un altro terapeuta con un approccio differente. Rimango comunque a disposizione se volesse approfondire.
Un saluto.
Marina

Ciao Margherita, grazie per questa così sofferta e autentica condivisione. È una situazione veramente tanto difficile, sia per la separazione in sé che per la profonda confusione in cui finiamo quando la persona di cui ci fidiamo più profondamente, che amiamo alla follia, ci mostra una realtà completamente diversa da quella che credevamo di vivere insieme. Penso sia inevitabile, quando vengono a mancare i nostri punti di riferimento, sentirci come se non valessimo più e perdere senso e speranza in noi e nel futuro. Non penso ci sia un modo giusto o sbagliato di affrontare una separazione, e glielo dico anche per esperienza personale in modo da esserle più empatico possibile. Ora sicuramente le serve del tempo per capire cosa le può dare aiuto, ripartendo da se stessa, e cosa invece rischia di alimentare il suo dolore.
Queste esperienze tanto dolorose possono insegnarci molto su di noi e su cosa vogliamo.
Se sentisse il bisogno di un supporto non esiti a chiedere aiuto, il dolore non può essere chiuso in un cassetto, va sviscerato.
Un caro saluto.
Dott. Nunzio Spina

Buongiorno Margherita,
La fine di una storia è un percorso lungo, a volte doloroso, dove bisogna riorientare il proprio io, ritrovare le proprie routine... Il noi, torna ad essere l'io.

Datti tempo e non buttarti giù se a volte i pensieri tornano, continua il tuo percorso e vedrai che con il tempo arriverà il giorno in cui tutto questo ti apparirà lontano, sofferente ma lontano da te e rinascerai meglio di prima.

Rimango a disposizione

Buongiorno a lei M.,
deve essere un periodo molto difficile per lei ed è stata molto brava a scrivere come si sente e quello che le sta accadendo. Già questo è un modo per affrontare con più forza la sua situazione e il suo dolore. Nel tempo si cambia e tutto ciò che ci sta intorno orienta la nostra evoluzione. Il passaggio della specializzazione potrebbe essere stato l’evento scatenante di una situazione già predisponete che lei potrebbe ricostruire in una dialettica all’interno di una relazione di fiducia. Sicuramente questo la potrebbe far star meglio creando nuove associazioni e nuove comprensioni oltre che non lasciarla sola in questo dolore e in questa delusione profonda che sta vivendo.
Non si scoraggi che dai momenti più difficili potrebbero nascere quelli più belli .
Buone cose .
Dr.ssa Camilla Guccione

Cara Margherita, la fine di una relazione è un lutto e va trattato in quanto tale. Muore la relazione, l'idea della persona che avevamo vicino, i progetti futuri e il tunnel in cui siamo incastrati sembra non aver nemmeno una luce. Affrontare questi stati d'animo è un processo che richiede amore, da se stessi in primis, perchè le ferite hanno bisogno di tempo e di cure per rimarginarsi. Accanto alla ristrutturazione di un'idea di noi stessi possiamo costruire piccoli obiettivi quotidiani che ci aiutano a trovare un lumino di gioia laddove sembra non esserci spazio per la luce.
Un percorso psicoterapico è sicuramente un modo per trovare la tua chiave.
Sono a disposizione.
Un caro saluto!
Dott.ssa Federica Di Lauro

Buongiorno Margherita,
In effetti è duro sentire di aver perso un compagno dopo dieci anni di relazione. Non è solo il tempo però a fare la differenza ma anche la qualità della relazione. Lei accenna al fatto che il ritiro del suo ex partner era iniziato già da tempo durante l’università. Forse anche questo dato induce ad una riflessione su come il rapporto fosse condotto più su un piano ideale mentre il reale veniva in parte disconosciuto. Ciò può accadere quando si rimane affezionati alle prime schermaglie amorose e poi non ci si accorge di ciò che nel rapporto si vive da punti di vista più ampi.
Questa separazione potrebbe essere importante per capire delle cose su di sé e sull’altro. Credo che la psicoterapia iniziata possa essere un valido apporto all’elaborazione di questi vissuti e possa promuovere uno sviluppo verso nuovi orizzonti esistenziali e di rapporto.
Dott. Pietro Salemme

Grazie Margherita per la condivisione, la fine di una storia importante come la tua richiede tempo, devi concederti tutto il tempo necessario per elaborare il tuo lutto. Ti sto parlando di lutto perché il processo che stai affrontando segue proprio tutte le fasi del lutto. Dallo shock iniziale, passi alla tristezza, la rabbia, la rassegnazione/accettazione, per poi piano piano riprendere in mano le redini della tua vita. Non è facile, perché ti sembrerà di vivere sulle montagne russe, per questo ti dico che ci vuole tempo. Sicuramente il percorso di psicoterapia che hai intrapreso ti aiuterà ad affrontare tutte queste fasi, a elaborare le tue emozioni. Più volte ti metterai in discussione per capire cosa hai sbagliato, quanto ti sei messa in secondo piano, quanto non hai ascoltato i tuoi bisogni. Questo ti aiuterà a rinascere come una fenice dalle tue ceneri. Hai fatto la scelta giusta e consapevole di farti aiutare a ritrovare le tue risorse per uscire da questo lutto.
Rimango a disposizione anche online, spero di esserti stata utile.
Dott.ssa Simona Adorni

La fine di una relazione è sempre dolorosa.
È un lutto, devi darti tempo.
È normale che tu ora stia così, ma vedrai che piano piano rimarrà solo il ricordo, e quello non farà più così male.
Dal “fondo tanto fondo” riuscirai a salire , devi solo guardare nella tua direzione. Vedrai che sarà dura ma ce la farai!
Dott.ssa Adelaide Maria Buscemi