L'ho lasciato ma sto male

Inviata da Jens97 · 20 mag 2020 Terapia di coppia

Salve mi chiamo Jennifer ho 24 anni. Per un anno o poco più sono stata con un ragazzo, Andrea , fantástico, gentile educato, rispettoso che mi amava e mi faceva sentire felice. Durante la quarantena ho pensato molto al nostro rapporto e mi sono chiesta quali fossero i miei reali sentimenti, non che non lo amassi, ma volevo capire l'intensità di tale sentimenti. Ho avuto una storia precedente durata tre anni che mi ha fatto male ma allo stesso tempo provare emozioni fortissime e quando ripenso al mio ex mi sussulta ancora il cuore, era una relazione sempre di alti e bassi sembrava come stare sulle montagne russe. Ecco con Andrea è sempre stato tutto bello, tranquillo, quotidiano, un'amore più sereno. Io sono una persona passionale, ho sempre voglia di provare emozioni forti. Mi sono sorti dubbi sui miei sentimenti, non sono una persona che non si fa mai domande anzi ho il cervello che pensa sempre ad ogni minima cosa o situazione , per cui finita la quarantena abbiamo parlato e inizialmente non ero sicura nel voler continuare con tutti questi dubbi, poi ci abbiamo provato e lui però vedendomi staccata (senza darmi nemmeno tempo per dargli dimostrazioni, perché dopo aver avuto tanti dubbi è normale che ci vada piano cercando di capire bene la situazione) mi ha detto che secondo lui io non provo nulla ecc. Quindi sabato abbiamo chiuso. Io ci sto male nonostante la decisione all'inizio era stata la mia, non riesco a capire se sto male per la nostalgia del passato o perché penso di aver perso una persona che mi ha dato tanto e che potevamo darci ancora tanto...

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Miglior risposta 22 MAG 2020

Cara Jennifer, è piuttosto normale che, anche se è stata Lei (in parte) a prendere questa decisione, possa soffrire per la fine di una relazione affettiva. E' anche comprensibile che la quarantena abbia amplificato una modalità riflessiva che verosimilmente Le appartiene (come Lei stessa ammette): la chiusura esistenziale e l'impossibilità di azione provocate dalla situazione attuale favoriscono infatti questo tipo di movimento! Il fatto di non poterVi vedere ha ulteriormente aumentato questo distacco dall'esperienza. Per rispondere alla Sua domanda, però, questo non basta: è necessario ottenere alcune informazioni che possono emergere solo da un colloquio clinico. I temi da indagare sono i Suoi modi di essere con l'altro, i contesti della relazione precedente e di quella con Andrea, come si sono sviluppate e come sono terminate, quali progetti erano stati discussi o quali erano nelle Sue aspettative. Se questa situazione è per Lei fonte di sofferenza, forse può valutare un aiuto professionale che Le consenta di mettere assieme i pezzi poco chiari. A disposizione, cordialità. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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