Lavoro stretto
Buonasera, ho 33 anni e faccio l’infermiera. Già prima delle superiori volevo fare giurisprudenza, poi non so perché ho voluto fare infermieristica. Nel 2011 ho mollato per motivi di salute, poi a tutti a costi ho voluto rientrare e con tanto impegno dopo due anni ho ripreso gli studi: 3 anni da incubo in cui non so perché non ho mai pensato di intraprendere un’altra strada e tra tanto stress, umiliazioni e lacrime nel 2017 mi laureo orgogliosa. A tutti i costi volevo lavorare in area critica è così, con tanti bastoni tra le ruote, conseguo un master in area critica ed emergenza e adesso da più di un anno lavoro dove ho sempre voluto ( ci sono stati concorsi pur di essere dove sono); questo a comportato che ho buttato una relazione, non ho più neanche un’amicizia e la mia vita è solo lavoro e casa( con i miei genitori). L’anno scorso ho iniziato a frequentare giurisprudenza, felice come non mai, ma ho dovuto lasciare a causa del lavoro che faccio, che non mi permette di fare nulla: festività tutte al lavoro ( sono 3 anni che non passò un Natale a casa), turni di notte che non reggo. Non esco mai, non riesco a conoscere nessuno, non posso fare programmi, prendere un appuntamento. Avevo iniziato pilates ma.. lasciato a causa dei turni. Non c’è la faccio più in questa situazione. Vorrei riprovare l’università ma so già come finirà visto l’anno scorso. Non so che fare.