Buongiorno, mi sto rendendo sempre più conto che il lavoro mi va stretto, le persone intorno a me pensano che io sia solo un'insoddisfatta cronica e non mettono sul piatto che potrei davvero essere in una situazione che sembra "brillare" all'estero (di credenze limitanti) ma dentro è marcia. Credenze fatte di paura e io vorrei urlare dove sta il rispetto!? Sarà fuggito all'estero pure lui.
"Hai un Lavoro, di questi tempi è una fortuna, vieni pagata puntuale, ti fanno fare tanti straordinari sì, ma te li pagano, hai un contatto sottomansionato, ma hai un contratto a tempo indeterminato, lavori tutte le festività, ma a volte hai qualche domenica libera, non vai d'accordo coi colleghi, ma è normale, il mondo del lavoro è così"
È così!? Che rabbia! Vorrei qualcuno che mi ascolti, qualcuno che creda in cose più positive di così!
Ma per me questo non è vivere, per me alzarsi e passate la giornata soltanto a lavorare e poi tornare a casa svuotata emotivamente tanto da non poter dedicare tempo alle passioni non è vivere.
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15 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 27 persone
Buongiorno Michela,
intanto complimenti: mi sembra che tu abbia ben chiaro come ti faccia sentire la tua attuale situazione lavorativa, come per te questo non sia vivere, come arrivare a casa così svuotata da non potersi neanche dedicare alle proprie passioni non sia la tua idea di lavoro.
Mi sembra che questa situazione ti faccia arrabbiare, così come ti fa arrabbiare il fatto di ricevere risposte "cretine" quando provi a parlarne con chi ti sta vicino, risposte come "ringrazia che hai un lavoro, è un indeterminato" ecc.
Voglio lasciarti subito qualcosa di pratico che so che sull'immediato ti farà storcere il naso e ti sembrerà assurdo. L'esercizio è: smettila di parlare della tua situazione con queste persone. Parlarne (per ricevere consigli) alimenta il dubbio, offusca ciò che senti tu, le tue idee su come sarebbe un lavoro soddisfacente per te, mitiga la rabbia e la frustrazione che derivano dalla tua situazione attuale (e che invece ti servono, perché sono un motore potentissimo!).
Essere umili è una qualità meravigliosa che probabilmente ti ha aiutato a diventare la persona che sei e a sviluppare tutte quelle competenze che adesso ti fanno ritenere di poter ambire a qualcosa di più. Quando però ti porta a pensare che siano sempre gli altri a sapere cosa sia giusto meglio fare, a non fidarti più del tuo intuito diventa un problema.
Per questi motivi uno psicologo può esserti utile: perché non da "consigli" basati sul nulla, ma ti aiuta a superare quelle convinzioni limitanti di cui parlavi all'inizio, attraverso esercizi potenti che si basano su decenni di ricerca scientifica. E si possono ottenere risultati concreti già dai primi incontri. A volte in uno solo.
E se da qua a quando deciderai di contattare uno psicologo il dubbio si facesse pesante: scrivi. Scrivi tutto ciò che ti viene in mente, i pro e i contro di ogni opzione, ciò che dice la parte di te che ha le convinzioni limitanti e ciò che dice la parte di te che vorrebbe spiccare il volo, la rabbia verso la tua attuale situazione, la frustrazione nel non venir capita. E poi butta via tutto, senza rileggere. E ripeti.
30 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Ciao Michela , e hai ragione a non arrenderti e a sentire il bisogno di coltivare e condividere la Positività ,c'è sempre una seconda possibilità o almeno bisogna provare a far di tutto per crearsi un piano B.
amare il proprio lavoro è fondamentale , passiamo la maggior parte della nostra vita lavorando , quindi bisogna trovare un contesto che sia giusto al nostro sentire e vivere. Che sia Nutrimento e accrescimento.
resto a disposizione anche online.
saluti
Doc
Lisa Cipolloni
Psicologa del Benessere
29 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Michela,
dalle tue parole emerge un chiaro bisogno di ascolto e di aiuto. Bisognerebbe capire come sei arrivata a questa situazione e perché proprio ora la tua realtà lavorativa ti va così stretta, cosa è cambiato? Darti la possibilità di riflettere sull'oggi potrebbe portarti ad una maggiore consapevolezza di te stessa e di ciò che vorresti realizzare nella tua vita.
Rimango a disposizione.
11 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Gentile Michela,
partendo dal presupposto che il lavoro che si fa dovrebbe essere in linea con il tipo di studio e/o di training effettuato, forse qualche aspetto del suo lavoro può essere migliorato come certamente lo può essere qualche aspetto della sua personalità e del suo modo di vedere la vita.
D'altra parte non c'è dubbio che il lavoro è fondamentale per la autorealizzazione di qualsiasi persona per cui la mancanza o la perdita di esso è fortemente penalizzante se non distruttiva.
Pertanto personalmente penso che per lei la cosa più opportuna sia giovarsi di un percorso terapeutico per acquisire gli strumenti psicologici utili a modificare qualche postulato troppo rigido sia relativamente al tema del lavoro che alla sua caratterialità.
Cordiali saliuti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Cara Michela, questa rabbia è lecita ed andrebbe canalizzata verso la piena realizzazione di sè, per "uscire dalla gabbia". Le consiglio, quindi, di non attendere che la soluzione venga dall'esterno, di prendere in mano la sua vita e capire come fare a dare una svolta. La psicoterapia le sarebbe molto d'aiuto in questo senso. Mi scriva pure in privato qualora volesse maggiori informazioni. Saluti
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Michela,
spesso risulta facile agli occhi di chi non ha un lavoro o uno stipendio sicuro, vedere queste cose come positive e vantaggiose.
Potendole anche definire tali, mi sembra di percepire nelle Sue parole una grande rabbia, delusione, solitudine.
Credo possano essere sentimenti difficili da gestire, insieme allo stress del lavoro e l'incomprensione di chi ci sta accanto.
Le consiglio vivamente di incontrare uno psicologo e condividere questi sentimenti in un luogo a Lei dedicato.
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Michela,
La rabbia che prova è più che legittima: non essere ascoltati e compresi per un aspetto così importante della nostra vita immagino sia molto frustrante. Sentirsi insoddisfatti può essere una spinta incredibile verso il cambiamento, purtroppo però spesso proprio il cambiamento spaventa molto le persone, anche se non le riguarda direttamente. Credo che per lei invece sarebbe importante ascoltarsi e capire cosa desidera, anche attraverso l'aiuto di un professionista.
Se lo desidera, possiamo darci l'occasione per approfondire il discorso e parlarne meglio. Mi contatti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Faedo
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno Michela,
Ciò che mi arriva dal suo messaggio sono insoddisfazione e sofferenza. Questi sentimenti non sono immotivati quanto piuttosto hanno una ragione ben precisa. Riuscire a capire il motivo del proprio malessere è un passo molto importante e lei ci è riuscita quindi è stata molto brava a fare chiarezza dentro di lei.
E' vero, il lavoro serve per vivere ed è molto importante ma come dice lei ci trascorre gran parte della giornata; proprio per questo motivo è faticoso e non sempre giusto accontentarsi. Ha il diritto di poter fare qualcosa che la faccia stare bene.
Nel suo lavoro attuale mi sembra di capire che molti aspetti la facciano stare male: il rapporto con i colleghi, lavorare le festività, gli straordinari, il fatto che sia un lavoro sotto mansionato..
E' importante capire cosa vorrebbe fare e cosa la farebbe essere felice.
E' impensabile lasciare il lavoro dall'oggi al domani ma si possono fare delle riflessioni per provare ad apportare dei cambiamenti.
Resto a disposizione,
Buona giornata
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Michela,
posso solo immaginare il suo disagio, non deve essere per nulla semplice da gestire.
Mi fa piacere sia riuscita a condividerlo qui, è un primo grande passo che dimostra la sua voglia di migliorare e riavere un benessere che merita. Mi colpisce la sua storia, ricca di significati e dolori che probabilmente andrebbero compresi per sciogliere quei nodi che ora non le permettono di fluire nella sua vita. Sarebbe un peccato continuare a vivere senza aver elaborato questi suoi vissuti passati che ora fungono da macigni. Perchè si sente costretta nel suo lavoro? Il lavoro lo ritiene un valore importante? perchè occupa tutto questo spazio nella sua vita? perchè le risucchia tutte queste energie?
Non la conosco e le mie sono domande provocatorie per farla riflettere.
E non è semplice lo comprendo, ma utile se si intende migliorare la qualità della propria vita.
Valuti l'idea di affidarsi ad un professionista che possa guidarla in questo momento.
Io se vuole resto a disposizione anche online.
Le auguro il meglio e le mando un caro saluto
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Michela,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti crea malessere emotivo.
Cordiali saluti.
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Michela,
sono molto dispiaciuta per quello che descrive e sta vivendo. Comprende l’importanza e la dignità del lavoro, ma quando prova ad esprimere le sue frustrazioni non vengono accolte, ma ridimensionate e rigettate al mittente. Sta chiedendo solo di essere ascoltata ed avere uno spazio di comprensione. Se lo desidera sono a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Michela,
il lavoro costituisce una parte importante delle proprie giornate e della propria vita, quindi è assolutamente legittimo "pretendere" un lavoro per cui si è portati, che piace e in un ambiente idoneo. E' anche vero che dato il periodo storico bisogna anche cercare di valorizzare e apprezzare il fatto di poter avere qualcosa che a molti altri pare irraggiungibile, ma ciò non significa che lei debba star male tutti i giorni. Penso che se il suo stato d'animo è spesso così negativo dovrebbe sicuramente approfondire vari aspetti della sua vita lavorativa e non.
Io sono disponibile online,
Un saluto,
Dott.ssa Valentina Ciavarra
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per “costruire” una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per scioglierla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio veramente sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Michela, la sua frustrazione per la sua attuale situazione lavorativa è evidente dalle sue parole e ancora di più credo di capire che la sua difficoltà è relativa alla percezione da parte delle altre persone della sua difficoltà.
Spesso incontriamo persone che non ci capiscono, ma talvolta siamo noi stessi a indurre questa modalità negli altri; capire se questo è il suo caso può essere un buon punto di partenza anche per provare a cambiare e uscire da questa annosa situazione lavorativa.
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Ciao Michela,
dalle tue parole mi arriva chiaro e forte il senso di frustrazione e rabbia per una situazione lavorativa che, anche se all'esterno sembra eccellente, tu stai vivendo in maniera del tutto negativa!
Sono molto contenta che tu abbia scritto, perchè vuol dire che hai già fatto il primo passo: hai capito che non è giusto vivere così!
E per questo vorrei farti i complimenti!
Hai capito che è la situazione ad essere sbagliata, non tu! Non credo sia stata una cosa facile! Quindi: Brava!
A questo punto ci sono molte cose che tu potresti fare!
La prima, che ti consiglio, è rivolgerti ad uno specialista in terapie brevi che, con poche sedute, nel mio caso anche una, potrebbe aiutarti a capire perchè questa situazione ti genera così tanta insoddisfazione e cosa potresti fare per cambiarla.
Potresti così scoprire che, semplicemente, non ti piace il tuo lavoro e capire come trovare un'alternativa più soddisfacente.
Oppure potresti invece scoprire che il tuo lavoro, alla fine, ti piace, ma ci sono alcuni aspetti che non ti gratificano e lavorare su come cambiarle o accettarle.
O altre mille possibilità!
Si tratta di capire cosa, nel concreto, vorresti che fosse diverso e, soprattutto, che differenza farebbe per te.
In questo senso c'è qualcosa che potresti fare anche da sola:
ossia chiederti "cosa vorrei cambiare del mio lavoro, in concreto, nel quotidiano?"
Prova a rifletterci un po', magari scrivendo anche con carta e penna ciò che pensi e, se vuoi parlarne ancora, non esitare a contattarmi!
Ricorda che ci sono mille modi per vivere la stessa situazione, si tratta solo di capire qual è quello che ci fa stare bene!
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima Michela,
la mentalità comune vuole che ci sia prima di tutto una sicurezza economica. Ci spaventa la non pianificazione, non avere un controllo anche minimo su quello che facciamo e spesso, per il posto fisso, sopportiamo tante cose che non ci fanno bene.
Dall'altra parte bisogna rimanere nella realtà, capire dove siamo e cosa possiamo, o non possiamo, fare.
La vita purtroppo costa e bisogna tenere conto che le entrate ci servono banalmente per vivere.
Nulla toglie però cercare una propria evoluzione, non farsi frenare dalla paura del cambiamento e trovare qualcosa che ci faccia stare bene. Il lavoro occupa tante ore della nostra vita e trovare un lavoro che magari non è quello perfetto (difficilmente esistono i lavori "perfetti" sotto tutti i punti di vista) ma che ci faccia stare bene, ci dia anche un minimo di gratificazione e che ci consenta di vivere è sicuramente qualcosa che possiamo permetterci.
Sono a disposizione qualora avvertisse la necessità di un sostegno per discutere di quello che potrebbe farla stare bene
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Michela.
Dalle sue parole traspare una quota di stress importante, che rischia di compromettere la sua vita. Il confronto con le altre persone le genera frustrazione perché a quanto pare non si sente compresa e ascoltata in quello che è il suo disagio interiore e che si manifesta attraverso l'essere insoddisfatta e il timore che non ci possa essere cambiamento nella sua vita.
Le suggerisco di lavorare su se stessa, all'interno di un percorso terapeutico vero e proprio, per capire come poter trovare nuovi spunti e uscire fuori da una prospettiva di vista che non la soddisfa.
Resto a disposizione se ha bisogno.
Dott. Gabriele Fichera
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Michela, permettimi di dire che la vera fortuna non è “avere un lavoro di questi tempi”, ma essere “un’insoddisfatta”. Sì, sentire che non ci si trova nel posto dove si vorrebbe, percepire che l’ambiente circostante non valorizza ciò che siamo é la spinta vitale che ci permette di orientarci verso una piena realizzazione e il fatto che sei consapevole di questa situazione ti rende libera di prendere in mano la tua vita. Ti consiglio di iniziare un percorso di auto consapevolezza e orientamento personale affinché la tua insoddisfazione si incarni in una piena autorealizzazione, ci sono strumenti estremamente utili in terapia che sono funzionali e validi proprio per queste situazioni.
Resto a tua disposizione, anche qualora voglia intraprendere questo percorso assieme.
Un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Comprendo come si sente e posso soltanto dirle di seguire ciò che la sua anima sta gridando. Il lavoro è importante ma deve anche gratificarci. Non possiamo concludere la giornata senza essere soddisfatti. Questo modo di vivere alla lunga si paga.
Se vuole fare una chiacchierata anche on line, sono a disposizione.
Dott.ssa Rosella D'Avola
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Michela, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo quanto possa essere complessa per lei.
Consideri la possibilità di crearsi un suo spazio di ascolto psicologico che possa esserle di supporto in questo momento e che la guidi nella costruzione di una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi, oltre che nell'individuazione di strategie utile a gestire i momenti emotivamente più difficili.
Resto a disposizione anche online.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Michela,
può essere utile rivolgersi ad un/una professionista per ricevere un supporto. Un'attività di orientamento potrebbe essere rivolta alle opzioni legate al cambiare posto di lavoro con le strategie di ricerca e le decisioni in base alle competenze e aspirazioni. Oppure nel caso volesse agire sul contesto lavorativo, potrebbe essere focalizzata sulla gestione dello stress (e i vissuti emotivi) e delle relazioni con i colleghi da una parte, e sull'insoddisfazione ed eventuale ricalibrazione degli obiettivi lavorativi dall'altra.
Le faccio tanti auguri.
Dott. Giovanni Iacoviello
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Michela, Mi dispiace molto per la situazione che descrive poiché si legge il disagio connesso. Probabilmente le persone attorno a lei sembrano essere più sintonizzate su aspetti di vita pratica, che probabilmente è vero che a lei non mancano, Tralasciando Tuttavia quelli che sono aspetti emotivi per lei giustamente Vitali e più importanti.
Solo lei può capire esattamente cosa prova e cosa sente pertanto se lo ritiene opportuno credo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione, approfondire con ulteriori dettagli al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Michela,
Comprendo il suo malessere. Il lavoro è senza dubbio essenziale per l’uomo ma altrettanto lo è la qualità. Non possiamo lavorare a qualsiasi prezzo.
Si prenda il suo spazio di riflessione, provi a costruirsi un piano B, e soprattutto torni a sognare.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi