Laurearsi in qualcosa che non piace?

Inviata da Lilibeth · 12 gen 2023 Orientamento scolastico

Salve, sono una ragazza di 22 anni e sono al terzo anno fuori corso di ingegneria chimica. Ho un grande problema che ormai da un paio d’anni non mi fa stare tranquilla. La mia facoltà non mi piace e non mi piace per niente. Perché l’hai scelta allora? Bene quando ho finito il liceo, essendo brava in praticamente tutte le materie, ho pensato che avrei potuto fare qualsiasi corso di studi avendo predisposizione allo studio. Per scegliere però cosa fare mi sono basata totalmente su quale corso facesse avere un lavoro sicuro pensando che mi sarei adattata alle materie anche se non mi piacevano. Dopotutto a scuola lo avevo fatto. Il fatto è che non avevo realmente un’idea su cosa effettivamente facesse un ingegnere chimico. Il primo anno diciamo che è passato tranquillamente essendo che molte materie erano ripetizioni di ciò che avevo fatto al liceo. Dal secondo anno però con materie più specifiche ho incominciato a sentire un rifiuto sempre più forte per la facoltà e per il futuro che mi preannunciava. Già da prima di iniziare in realtà quando mi avevano detto che sarei stata un futuro ingegnere ho sentito qualcosa che non andava ma pensavo fosse dovuto al nuovo ambiente. Non sono mai stata particolarmente propensa alle novità quindi era una spiegazione ragionevole allora. Comunque da quel momento in poi mi sono sforzata di trovare la forza per farmi piacere il tutto ma non faceva che peggiorare. Non si trattava di un problema sulle difficoltà delle materie perché sono comunque riuscita a fare alcuni esami. Non sono proprio al pari con i miei colleghi ma neanche così indietro. Ho capito però che non faceva per me la facoltà o il lavoro in se è quindi la mia idea è diventata finire il corso di studi e iniziarne uno nuovo completamente diverso. Infatti io sono sempre stata una persona dalle forti passioni e mi piacerebbe lasciarmi la possibilità di approfondirle e finalmente viverle. Cosa mi piace? L’opposto di quello che ho scelto e da qui si può capire quanto sia stata male in questi anni. Amo la storia e la letteratura e ho un discreto interesse per le lingue. Non ho pensato di scegliere qualcosa di questo ambito finita la scuola per la paura di non trovare lavoro. Mi rendo conto però che la motivazione alla base di quello che si fa è molto più importante di quello che credevo. Sono anni ormai che non sono motivata ad andare avanti ma lo faccio solo per inerzia. Il pensiero di laurearmi e diventare ingegnere mi fa stare male ma al tempo stesso lasciare mi fa sentire un fallimento ma allo stesso tempo mi farebbe respirare finalmente dopo tanto tempo. Ne ho parlato con i miei e mi stanno spingendo a continuare questa facoltà e poi prendere quella che desidero ma non so se sono capace fisicamente di continuare. Questa mia incapacità di scegliere mi fa dubitare che io abbia prima o poi il coraggio di fare quello che realmente amo. Anche la vergogna nel dover ammettere di aver fatto una scelta totalmente errata ma delle più errate possibili proprio aumenta questa mia immobilità e quindi non so cosa fare. Mi mancano circa 10 esami per finire e questo vorrebbe dire almeno altri due anni di inferno che mi fanno sinceramente molta paura.

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Miglior risposta 13 GEN 2023

Cara Lilibeth, grazie per aver condiviso ciò che senti. Quello che stai attraversando non è affatto semplice e, anche se dall'esterno posso assicurarti che il cambiamento non solo è possibile ma anche più semplice di quello che può sembrarti al momento, capisco veramente quel senso di oppressione che ben descrivi.
Per riuscire a riprendere in mano la tua vita dovresti riuscire a mettere le distanze dalle scelte che hai fatto in passato, queste non ti definiscono e non ti limitano nelle scelte che potresti fare. Prendere consapevolezza di ciò che ci fa stare bene non è mai un errore e il fatto che guardiamo una situazione con occhi nuovi, diversi, non significa che abbiamo fallito ma che siamo cambiati, che siamo più consapevoli e non possiamo sentirci in difetto per questo. Un percorso con uno specialista potrebbe sicuramente aiutarti a districare meglio tutta questa confusone che al momento ti circonda.

Un caro saluto

Dr. Matteo Bonomo Psicologo a Foligno

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5 FEB 2023

Penso che le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per avere più chiarezza di sé stessa....

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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17 GEN 2023

Ciao Lilibeth. Intanto grazie per aver condiviso la tua esperienza e la tua sofferenza con noi, non dev'essere stato facile. Credo sia importante l'inizio di un percorso proprio adesso che sembri aver preso consapevolezza di come stai e di come vorresti realmente stare. Non esitare a contattarmi in privato per ulteriori informazioni.

Dott.ssa Maria Giovanna Ginni

Dott.ssa Maria Giovanna Ginni Psicologo a Roma

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13 GEN 2023

Buonasera Lilibeth,
grazie per questa sua condivisione. Spesso quando si decide di intraprendere un percorso universitario non si hanno le idee chiare e può capitare di scegliere una facoltà che non rispecchia ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare. Ritengo non ci sia nulla di male ad accorgersi di aver fatto un errore, anzi: ammetterlo è un atto di coraggio. Penso anche che, come da lei riportato, laurearsi in qualcosa che non le piace per non scontrarsi con i suoi o con se stessa possa portarla ad una sofferenza maggiore. Credo che un supporto psicologico la potrebbe aiutare ad alleggerire questi suoi vissuti e a capire cosa fare nel concreto.
Rimango a sua disposizione qualora avesse bisogno di un consulto, anche online.

Un caro saluto e un grosso in bocca al lupo
Dott.ssa Beatrice Mastrilli

Beatrice Mastrilli Psicologo a Torino

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13 GEN 2023

Salve, grazie per aver condiviso qui il suo disagio. Immagino la grande difficoltà che prova nel dover fare una scelta così importante. Credo che prendersi uno spazio per se stessa, per poter ragionare un pò di più sia molto utile. La risposta dentro di sè le già la possiede, deve solo trovare le risorse per poter affrontare quello che effettivamente vuole e desidera. Un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla in questo. Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa

Dott.ssa Paola Cammareri Psicoterapeuta Psicologo a Gioia Tauro

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13 GEN 2023

Buonasera carissima , il suo è un manifesto di ciò che accade quando si sceglie una strada, solo per le opportunità lavorative. In realtà è così che ci si imbatte in scelte non proprio sentite. Lo studio universitario presuppone sempre dei sacrifici, si tratta in fin dei conti di prepararsi alla futura professione e per questo ci si deve impegnare, se si vorrà essere dei professionisti in gamba. Ma la costruzione di una carriera si deve basare su una forte motivazione. Non è vero che con un titolo si trova lavoro e con altri no. Il mondo cambia in continuazione e queste "strategie" possono fallire.
Posso capire come si sente. La scelta sta a lei, decidere se indirizzarsi da subito verso la carriera che le interessa e verso quella professionista che vorrebbe essere, oppure ritardare. In ogni caso andrà bene, lei alla fine avrà una formazione a tutto tondo. Con una laurea in ingegneria poi, non sta scritto che debba per forza fare l'ingegnere, ma sarebbe un titolo in più che potrebbe farle comodo, inoltre, una persona che ha studiato ingegneria la letteratura o le lingue le studia in due anni.. quindi scelga lei e non si preoccupi. Non è mai tardi per prendere la propria strada. Non è detto che fra un pò di tempo ancora, magari, non riesca a mettere definitivamente a fuoco il percorso che lei vuole fare nella sua vita. In bocca al lupo.
Dottoressa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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13 GEN 2023

Bentornata Lilibeth,
"...Questa mia incapacità di scegliere mi fa dubitare che io abbia prima o poi il coraggio di fare quello che realmente amo..."
-Nessuno è libero di non fare la volontà della propria anima- cit. Prof. E. Mocarelli
Sempre che lei non preferisca andare in depressione per difendere il suo orgoglio e la sua vigliaccheria.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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13 GEN 2023

Gentilissima utente, il vero fallimento, a mio avviso, sarebbe proseguire il suo corso di studi annullando sé stessa ed il suo sentire.
Non faccia questo errore; a tantissimi ragazzi capita di intraprendere un percorso di studi e poi di rendersi conto che non è ciò che vogliono. La vita è fatta di sperimentazioni e soltanto provando a percorrere una strada si può comprendere se è quella giusta. Non si può scegliere una facoltà universitaria in base alle possibilità di lavoro che può offrire; sarebbe, più o meno, come scegliere di stare con una persona che non si ama., ma che ci permette di fare una bella vita. Provi a parlare con i suoi genitori e a spiegare in maniera chiara ciò che sente; è un suo diritto e non si deve sentire in colpa con loro. Il ruolo di un genitore è quello di ascoltare i figli ed accogliere i loro bisogni, anche se ciò li può portare a rivedere le loro aspettative e a provare un pò di delusione. Lei deve poter scegliere la sua vita non essendo un'estensione dei suoi genitori, bensì un'altra persona. Le faccio tantissimi auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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13 GEN 2023

Buongiorno,
Lei parla di un conflitto personale tra il rispondere al proprio desiderio, quello di virare su facoltà e interessi umanistici che evidentemente la appassionano, e il desiderio dell'Altro, ovvero della società che impone un certo guadagno economico sicuro e probabilmente anche della sua famiglia, a quanto leggo. Ci sono bivii nella vita in cui scegliere una strada è più complesso. Portare queste tematiche in un colloquio psicologico, come spunto di riflessione, potrebbe aiutarla a conoscersi meglio, capire cosa desidera scegliere e soprattutto affrontare le responsabilità che una scelta ardua può comportare.
Cordialmente,
Dott. Francesco Conti

Dott.Francesco Conti Psicologo a San Lazzaro di Savena

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13 GEN 2023

Salve Lilibeth,
leggendo il suo racconto mi viene in mente una frase di Lucio Anneo Seneca: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Infatti, mi sembra di capire che quando lei ha scelto di iscriversi ad ingegneria chimica non si è prefissata un vero e proprio obiettivo e questo inizialmente, per forza d'inerzia e per sue competenze generiche, l'ha comunque portata a progredire, ma ad un certo punto i suoi reali bisogni l'hanno frenata. Infatti gli obiettivi si creano proprio dai bisogni ed ora lei, a quanto pare, sente il bisogno di seguire le sue passioni: la storia, la letteratura e le lingue.
Tuttavia, però, mi sembra di capire che la paura del fallimento, che lei descrive, la attanaglia e la porta ad avere sia la sensazione di non essere in grado di raggiungere i suoi obiettivi sia di non sentirsi all'altezza di portarli a termine. La paura del fallimento porta spesso le persone a vivere la vita molto al di sotto delle loro possibilità, lasciandole con una sensazione di mancanza di speranza e di vuoto. Quindi mi sento di indicarle di seguire due direzioni: la costruzione di obiettivi basati sui suoi veri bisogni e la scoperta delle sue risorse per perseguirli, in maniera tale da far emergere le sue potenzialità e dissipare la paura del fallimento.
Resto a sua disposizione per un eventuale colloquio.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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13 GEN 2023

Cara Lilibeth, il percorso universitario è un percorso lungo e impegnativo, e può capitare che durante gli anni di frequenza ci si renda conto che la facoltà scelta inizialmente non faccia al caso nostro. Dal mio punto di vista l'università andrebbe scelta principalmente seguendo le proprie passioni, ma sono consapevole che questo non è sempre possibile. Ci sono molti motivi che ci guidano in questa decisione che avrà un'influenza importante sul nostro futuro. Tra i motivi ci sono la possibilità di lavoro una volta laureati e anche la spinta della famiglia, cosa i nostri genitori vorrebbero per noi; e non sempre è facile decidere senza tenerli in considerazione.
Tenga presente che cambiare facoltà universitaria non è una cosa che capita di rado, del resto è solo frequentando e provando che possiamo capire se ciò che abbiamo deciso fa al caso nostro.
Pensi a sè stessa, a quel che vuole lei, vedrà che prenderà la decisione migliore.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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13 GEN 2023

Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione e quanto questa scelta sia difficile per lei. Nella vita può capitare spesso di accorgersi di avere fatto la scelta sbagliata, sia per quanto riguarda la vita professionale che privata. Non c'è un consiglio che posso darle così su due piedi, ma quello che le posso suggerire è di approcciarsi a questa decisione come un vero e proprio problema, analizzando i pro e i contro di ogni scelta e intraprendendo la strada migliore per lei. Sicuramente confrontarsi con un professionista può aiutarla a prendere la decisione migliore per lei e a vivere nel modo più sereno e consapevole possibile questa importante scelta.
Dott.ssa Alice Molignoni
Psicologa a Viareggio (LU)

Dott.ssa Alice Molignoni Psicologo a Viareggio

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13 GEN 2023

Buongiorno Lilibeth,
certo la situazione che racconta è difficile da sbrogliare: andare o restare, sapendo che restare sarebbe una tortura e andare sarebbe un fallimento e una vergogna intollerabili. Tuttavia si è creata la terza situazione, lo stallo, la sensazione di essere sul bordo del precipizio sia da un lato che dall'altro..
Il suggerimento è una consulenza con un terapeuta strategico che possa guidarla nel dipanare questa matassa nella quale si trova incastrata; resto a disposizione, online e in presenza.

Cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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13 GEN 2023

Buongiorno
Comprendo la sua angoscia e la sua tristezza
Nel rendersi conto che forse ha sbagliato facoltà.
Se una persona si laurea in una facoltà non è detto che deve fare il lavoro per cui si è laureato.
Penso che le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per avere più chiarezza di sé stessa.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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13 GEN 2023

Cara Lillibeth, il cambio di facoltà, così come il cambio della scuola superiore, è molto frequente, per quanto si possano fare previsioni in base alle proprie propensioni o in base alle esigenze del mercato del lavoro si inizia sempre un percorso a scatola chiusa, possiamo saperlo solo durante la frequenza se è un tipo di indirizzo che può essere o meno nelle nostre corde.
Valutare un cambio di facoltà è molto complesso perché la scelta è contornata da tanti pregiudizi e sensi di colpa: ho perso tempo, ho speso soldi inutilmente, ecc... Ed è molto utile comprendere più in profondità la natura di questi aspetti interni che non ci permettono di scegliere con serenità.
Credo che ogni facoltà abbia uno sportello di ascolto psicologico e/o di orientamento, cerca di trovare una figura professionale con cui parlare dei tuoi dubbi e delle tue remore, è importante concedersi il giusto spazio di riflessione per decidere al meglio e uscire dal tuo stato di "immobilismo".
Ti auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini

Dott.ssa Aniela Corsini Psicologo a San Benedetto del Tronto

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13 GEN 2023

Buongiorno,
Sinceramente da quello che dice e da come lo dice, sembra lei stia soffrendo molto. In questi casi bisogna considerare il bilancio costi benefici. E i costi hanno il rischio di essere alti. Inoltre lei sa cosa le piace. Consiglierei una psicoterapia per esplorare il conflitto e capirne l’origine. La personalità totale non si identifica con la laurea. La liberazione fa sentire forti. Buona giornata
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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13 GEN 2023

Carissima,
grazie per la sua condivisione. Che ci creda o no, la sua è una situazione più comune di quanto immagini. Vorrei dirle che il vero inferno è perseverare in qualcosa che sappiamo che ci fa soffrire, rinunciando alla possibilità di essere felici.
So bene, però, che a volte la questione non è così semplice, e che abbiamo in noi forze che ci rendono difficile prendere l’una o l’altra direzione (paura di deludere gli altri, timore di lasciare una cosa che conosciamo - che anche ci fa soffrire - per buttarci nell’ignoto, ecc).
A prescindere dalla decisione che prenderà, le auguro di cuore di riuscire a trovare un contatto tra ciò che sente e ciò che farà. Per questo potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a identificare quali sono gli schemi che le stanno impedendo di seguire i suoi desideri.

So che ora non le sembra, ma ha ancora una vita davanti, e il mio augurio per lei è di diventare padrona dei suoi desideri e delle sue decisioni.

Un caro saluto e i miei migliori auguri.

Dott.ssa Sara Santuari

Sara Santuari Psicologo a Rovereto

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