Voglia di tradire, ho qualcosa che non va?

Inviata da Tulipmoon · 25 nov 2015 Terapia di coppia

Salve a tutti e grazie in anticipo per dedicarmi la vostra attenzione.

Sono una ragazza di 27 anni, studentessa universitaria, che esce poco in generale, un po' perché ho sempre avuto pochi amici,per via della mia timidezza e di un carattere diverso dai miei coetanei e di gusti (ho trovato altre persone come me, ma se una persona come me, non finge di andare d'accordo con tutti, ma cerca una piena sintonia, diventa difficile fare un numero decente di amicizie); inoltre ho molti interessi e mi piace proprio stare da sola ogni tanto.

Nel 2006 mi misi con un ragazzo che aveva 2 anni meno di me, ma era molto maturo per la sua età...coppia perfetta, migliori amici, mai litigato, mai tradito (solo avuto qualche riflessione negli ultimi anni su "come sarebbe stare con tizio o caio?") eppure improvvisamente nel settembre 2013, ho conosciuto in chat un ragazzo dell'82, non bello, ma una bella persona, dolce e premurosa (ma lo era anche il mio ragazzo, magari, meno premuroso ma nulla di che).

Ho cominciato a chattare spesso con questa persona confidandomi e parlando fino a notte fonda; poi ci siamo incontrati e non è che abbia avuto il colpo di fulmine o chissà cosa (anche perché appunto non è bello), al che mi ero detta di non parlarci più e di salvare la mia relazione che si forse era entrata nella monotonia ma tutto sommato andava bene (poi è venuto fuori che in realtà forse non è che non fossi più innamorata ma non ero felice della mia vita e l'ho scambiata per mancanza di amore, idem lui è venuto fuori che non era felice della sua vita e mi dava per scontata...probabilmente ci fossimo conosciuti da più adulti sarebbe andata diversamente).
Fatto sta che non sono riuscita a smettere di parlarci, ho finito per uscirci diverse volte fino ad arrivare al tradimento. Taglio corto dicendo che nonostante soffrissi veramente e non riuscissi più a capire chi ero, e alla fine dopo numerevoli crisi ho chiuso la mia storia con il mio ragazzo nel novembre, senza dire del tradimento perché lo avrebbe distrutto e avrebbe finito me, ma capivo che non ero più la persona che amava, e che non meritavo più di stare con lui, ne lui meritava che continuassi a fare quello che facevo. Ma non riuscivo nemmeno a lasciare il ragazzo con cui lo avevo tradito.

Sto con quello stesso ragazzo anche ora che è il novembre 2015, andiamo d'accordo, siamo una nuova coppia consolidata....a letto stiamo benissimo insieme e il fine settimana già in un certo senso conviviamo; non abbiamo le stesse cose in comune che avevo col mio ex, a volte litighiamo (il più delle volte perché non sono abituata a stare con una persona che non abbia tutto in comune con me, e altre perché non mi piace il suo modo di reagire allo stress per cui non è sempre solare, anche se so che è normale essere così); ma al tempo stesso è anche stimolante a volte stare con una persona con un passato e gusti diversi.

Il problema è che mi sono messa a usare delle chat con il telefonino e ho conosciuto diverse persone (senza mai incontrarle), ma più di tutte ho voglia di incontrare un uomo sposato e di 44 anni, che vuole incontrarmi e chiaramente con un solo scopo. Il problema è che anche io ho voglia di incontrarlo solo una volta.

Non mi sono mai vista come una poco di buono, e non capisco cosa mi stia prendendo, amo il mio ragazzo, eppure ho questa voglia di avere qualcosa di solo mio di vivere certe esperienze ora che sono ancora giovane, di provare delle emozioni forti.

Forse è stato un problema che io non sia mai stata single da quando ho 16-17 anni. Ma ormai non posso esserlo, rovinerei una storia bella e seria. Come forse la rovinerei anche se lui non scoprisse nulla e ci andassi una sola volta giusto? Ma allora perché ho questa voglia?

A questo aggiungo che anche se so che è una cosa disdicevole per una ragazza, ho cominciato a guardare sporadicamente porno, e rarissimamente chat room con webcam, già quando stavo con il mio ex, avevo smesso nel periodo in cui avevo iniziato la storia parallela col mio attuale ragazzo, anche solo per le tragedie interiori pianti e anche felicità con sensi di colpa che vivevo in quel periodo. Ma dopo poco ho ricominciato.

Cos'ho che non va? Perché faccio queste cose e perché ho questa voglia di uscire con quest'uomo che nemmeno conosco ed è pure sposato?

PS. La mia è una famiglia solida, ho un fratello e dei genitori che litigano ma che si amano e hanno attraversato insieme diverse disgrazie: tumore di mia madre, depressione (è bipolare) e alcolismo sempre di mia madre, che vidi anche tentare il suicidio..ma da quando ho 17 anni va tutto bene e sta benissimo. Semmai mio babbo ha un po' di depressione lieve, niente a che vedere con i problemi che aveva mia mamma.

Scusate per il papiro, ma ho cercato di dare il quadro più completo possibile della mia vita. VI ringrazio infinitamente per il vostro tempo.

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Miglior risposta 26 NOV 2015

Gentile lettrice,
che vuol dire per lei provare delle emozioni forti?
Forse vuol dire rifiutare una relazione stabile ed avere l'esigenza, ogni volta, di distruggere quello che inizia a costruire ritenendo forse a livello inconscio di non essere capace di perfezionare e coltivare quello che,almeno in campo sentimentale, inizia a fare?
Spero che si renda conto che in questo modo non arriverà da nessuna parte e, nella ricerca di quelle che chiama emozioni forti, accumulerà solo insoddisfazione (che c'è già adesso) e forse anche sensi di colpa.
Anche se lei non coglie il nesso, è molto probabile che le difficoltà intrafamiliari vissute fino ai suoi 17 anni abbiano a che fare con il suo disorientamento nella scelta delle sue relazioni sentimentali.
Per rimettere in ordine tutti i pezzi e fare un lavoro di ristrutturazione della sua personalità occorre un percorso di psicoterapia psicodinamica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 NOV 2015

Buongiorno gentile ragazza,
mi vorrei soffermare solo un aspetto del suo scritto: sembrerebbe emergere che quando si trova da sola lei preferisce chattare piuttosto che previlegiare occupazioni diverse che riguardano se stessa nella vita reale e se stessa nell'ascolto della sua interiorità emozionale. Come se questa attività virtuale venga a colmare un'angoscia insistente di cui lei ha paura e che accentua la sua sensazione di solitudine, più interiore che reale.C'è chi gioca on line e c'è chi viene preso dal "gioco" della chat. Credo che sia importante per lei rendersi conto che anche questo è un problema. Il suggerimento è volto verso un percorso di psicoterapia che l'aiuti ad esprimere la sua angoscia profonda e a ritrovare il senso di questo suo muoversi colmando lacune affettive.
Spero di averle fornioto alcuni spunti di riflessione
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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25 NOV 2015

Cara Tulipmoon,

rivolgiti ai tuoi genitori, chiedi loro un sostegno e un aiuto, senza raccontare il disagio che provi e le cause che originano in questo momento il tuo malessere.
La vita famigliare che descrivi seppur oggi più equilibrata ha attraversato molte zone d'ombra; una terapia famigliare potrebbe essere molto utile e efficace per te e per tutti. Se questo non è possibile, recati tu sola da uno psicoterapeuta, con cui ripercorrere la tua vita fino all'età di 17 anni, vita che ha subito molti accadimenti significativi che possono aver lasciato il segno, seppur ti appaiono sopiti e silenti ora, ma che evidentemente hanno avuto un peso -e lo hanno tuttora- sul modo che hai di relazionarti con il mondo esterno.

In bocca al lupo!
Dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa Psicoterapeuta
Milano

Dott.ssa Cristina Fumi Psicologo a Milano

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25 NOV 2015

Buongiorno,
voglia di tradire o voglia di scoprire? Scoprire gli altri, le relazioni, la sessualità...forse non essere stata mai single dall’età di 16-17 anni ha in qualche modo posto un freno ad una evoluzione personale di tendenze e bisogni? E come? La vita di coppia certo non è cosa semplice: ogni giorno si costruisce insieme, si condivide, si cresce, ci si scopre, ma sembra che il poter vivere i propri spazi e forti emozioni all’interno di una relazione amorosa non sia da lei contemplato. Trovo interessante il suo post scriptum e la definizione che dà della famiglia di origine, “solida”, certo ne è stata prova di tanta solidità il fatto di avere superato con successo un periodo di malattia e dipendenza di uno dei suoi componenti, ma non deve essere stato affatto facile... Il mio suggerimento è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia per entrare più profondamente in contatto con se stessa e poter fare passi più sicuri verso le proprie scelte relazionali.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa F. Chicchi

Dott.ssa Elisa F. Chicchi Psicologo a Figline Valdarno

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