Laurea e vergogna

Inviata da Marco · 12 mag 2023 Autostima

Ciao a tutti,

Piacere di conoscervi, sono Marco e ho 25 anni. Mi vergogno un po' nel parlare di questo problema, in quanto molto probabilmente risulterà ridicolo sotto vari aspetti e soprattutto nella mia situazione attuale (che a breve racconterò).

Provengo, a livello di formazione, da un liceo linguistico dove sono riuscito a strappare un ottimo 100/100 all'esame di maturità. Credo di rientrare in quella categoria di studenti "brillanti" che poi hanno dalla vita le batoste che meritano... In più, purtroppo, non ho mai avuto vere e proprie passioni che fossero monetizzabili a meno di non avere tanta tanta fantasia. Dopo il liceo, infatti, nonostante il voto alto, capisco che proseguire con la natura scelta di una laurea in lingue o di un indirizzo a stampo umanistico non avrebbe fatto per me nonostante, col senno di poi, molto probabilmente sarei riuscito a performare meglio che in altri ambienti.

Decido infatti di tentare la strada dell'ingegneria informatica, provando il test d'ingresso per il Politecnico nel settembre del 2017 (stesso anno del mio diploma). La tecnologia, di fatto, mi ha sempre affascinato e in più volevo mettermi alla prova in un ambito più tecnico scientifico.

Da lì credo sia iniziato il mio "declino" da studente. Tento, in realtà, il test per due volte. Avrei dovuto rispondere correttamente ad almeno 8 domande su 20 per entrare. Al primo tentativo totalizzo 7 punti. In realtà non mi butta giù molto, considerando quanta matematica ho dovuto recuperare partendo da basi quasi nulle. A distanza di qualche mese, al solito tentativo, la batosta: 1 PUNTO su 20. Da non credere... Dopo essere andato lì convinto al 100% di superare il test e dopo tutta l'estate passata a studiare... Io, abituato a non fallire. Almeno non così.

Demoralizzato, mi iscrivo dunque alla facoltà di Informatica (di Scienze). Lo faccio per due motivi: tentare di vincere una borsa di studio per guadagnare qualche spicciolo e per avere i crediti necessari per effettuare un eventuale spostamento al secondo anno di ingegneria.

Non chiedetemi perché, non l'ho più fatto. Col senno di poi, forse, il motivo l'ho capito: non mi sentivo all'altezza. Mi sono bastati i corsi del primo anno di informatica per capire che c'era ben poco da scherzare. Vi basti sapere che, per chiudere il primo anno, di anni ce ne ho messi più di 2, e con voti tra il 18 e il 21. Credetemi se vi dico che io mi impegnavo, anche tanto, ma "male" e soprattutto SENZA un metodo di studio efficace. Soprattutto non c'ero con la testa: in università ho avuto la mia prima relazione seria con una ragazza (relazione molto problematica), dopo aver avuto una sbandata fortissima per il mio professore di fisica del liceo (l'impatto con la mia bisessualità è stato molto traumatico): in sostanza sono davvero andato avanti per osmosi.

Il trend dei voti bassissimi me lo sono portato avanti per tutti gli anni di università. Ho la media del 20, non ho mai avuto la forza e la voglia di ripetere un esame quando invece avrei dovuto, e ora mi ritrovo qui a parlare del fulcro di questo papiro: mi vergogno. Tanto.

Ci ho messo ben 5 anni a chiedere questa parentesi, con risultati tristissimi. Sto concludendo ora la mia tesi e a giugno mi laureo, ma già ma immagino la vergogna da parte dei miei esaminatori e dei miei genitori e amici quando sarò l'unico laureato con 80 (se tutto va bene) circondato da 90 e 110. E sapete qual è il paradosso?

Il paradosso è che in questi anni mi sono anche, in un certo senso, appassionato alla disciplina. Ho la seria intenzione di continuare una magistrale (magari in matematica applicata o proprio in ingegneria) perché mi è davvero piaciuta la parte logico-matematica del corso. Ma davvero mi verrebbe voglia di mollare tutto... Studiare per gli esami è stato per me concettualmente distruttivo. Durante l'università, precisamente due anni fa, ho anche trovato lavoro come sviluppatore. A lavoro sto facendo molto bene, credo di avere del potenziale e mi rincuora il fatto di essere riuscito a terminare il percorso lavorando, dove magari i miei colleghi hanno lasciato.

Ma con che qualità... Non riesco a essere contento del mio risultato. Online i commenti su chi si laurea con voti così bassi sono spietati. Che abbiano ragione...

Vorrei davvero resettare tutto. Grazie per avermi letto.

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Miglior risposta 16 MAG 2023

Gentilissimo, nessuna fonte di malessere è ridicola, il dolore va accolto e non giudicato. Nessuno di noi può sapere cosa ci riserva il futuro, avere avuto dei buonissimi risultati a lungo non è garanzia che sarà sempre così, entrano in gioco tante variabili di cui spesso non ci rendiamo conto, specie se sono emotive. Lei comunque dice di essere soddisfatto del lavoro che sta facendo e che crede di avere delle potenzialità. Ne faccia il suo punti di forza ma nello stesso tempo affronti il suo malessere Co l'aiuto di un professionista con il quale esploderà emozioni e pensieri che stanno dietro al suo malessere. Con una miglior autoconsapevolezza potrà guardare al futuro in modo più sereno
I miei migliori auguri e, qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Miculian

Dott.ssa Orianna Miculian Psicologo a Trieste

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17 MAG 2023

Niente di personale Marco ma se lei ha intenzione di portare avanti la sua vita obbligandosi a corsi di studio o professioni che potenzialmente le fanno schifo non si stupisca dei risultati e nemmeno dello stato d'animo penoso. È già stato bravo a concludere il percorso nuotando contro sé stesso.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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15 MAG 2023

Gentile Marco,
ogni materia di studio è diversa da un'altra come anche ogni studente è diverso da un altro in quanto all'attitudine per le diverse materie e alla velocità del percorso di studio.
Lei, sia pure tra molte difficoltà, ha dimostrato perseveranza e buona volontà per cui non dovrebbe autosvalutarsi per la media dei voti più bassa o per la maggiore durata del percorso di studi che sta per concludere anche in considerazione del fatto che contemporaneamente ha trovato lavoro come programmatore.
Il suggerimento è di avvalersi di un percorso di psicoterapia per migliorare la sua autostima e magari approfondire la questione del suo orientamento sessuale se rappresenta una fonte di preoccupazione o di ansia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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15 MAG 2023

Ciao Marco, leggendo il racconto che hai fatto della tua storia formativa e non solo, appare evidente quanto sei stato a combattere contro le condizioni non facili da passare per arrivare al punto di adesso.
Devi innanzitutto considerare che è un primo pezzo di formazione quello a cui stai arrivando e che se prosegui con la magistrale quel voto non lo guarderà nessuno. Nel caso volessi portarti avanti con il lavoro di sviluppatore è un buon settore e con un po' di piccoli sacrifici iniziali, potresti pensare di lavorare come libero professionista,prima magari affiancando qualcuno, insomma le strade ci sono , se ti sei appassionato alla materia poi hai sicuramente le risorse per proseguire, la passione per una cosa in cui non siamo bravi difficilmente viene ! Quandi non fare caso a ciò che può essere un voto, piuttosto concentrati su come proseguire il tuo percorso, è utile che tu possa elaborare questo percorso un po' travagliato, dargli un significa e porre il passato dove deve stare, ovvero nel passato, solo così potrai permetterti di vivere un bel presente e crearti un buon futuro!
Chiaro che potrebbe esserti utile un percorso di psicoterapia ( nemmeno tanto lungo come potresti immaginare, non sempre il tempo della sofferenza è lo stesso tempo che ci vuole per la liberazione da pesi e difficoltà), ci sono percorsi davvero brevi e utili, che ti permettono con degli strumenti che poi saranno tuoi, di affrontare ciò che è stato e fronteggiare al meglio il presente.
Se vuoi credo di poterti essere di aiuto, anche online.
Intanto pensa al come procede, prova a mettere il passato nel passato e prosegui!!!

Dott.ssa Emanuela Trabalzini

Dott.ssa Emanuela Trabalzini Psicologo a Castiglion Fiorentino

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15 MAG 2023

Buongiorno Marco, direi che la sua caratteristica principale è sicuramente la perseveranza. Essa è al contempo per lei sia una grande risorsa che un limite. Nel senso che si può sia perseverare nelle difficoltà per raggiungere degli obiettivi, e lei ne ha raggiunti e ne sta per raggiungere diversi e anche importanti, ma allo stesso tempo è possibile anche perseverare negli errori. E' evidente che la sua attitudine è più per le lingue e le materie umanistiche, mentre le rimane più ostico lavorare con materie che richiedono una mente matematica che non è da tutti avere. Questo per dire che intanto si merita molti complimenti e riconoscimenti, soprattutto da lei stesso, per l'abnegazione con la quale è riuscito ad arrivare in prossimità della laurea. Per quanto riguarda la votazione essa non è così rilevante: chi ha tempo di di scrivere commenti denigratori verso chi prende un voto basso evidentemente è divorato dall'invidia oppure non ha cose importanti da fare dato che trova il tempo per scrivere banalità su un social. Soprattutto il voto non è così importante perché alla fine nel mondo del lavoro conta la capacità di svolgere le mansioni assegnate e a quanto pare lei lo sta già facendo. Tutto questo per dire che, a mio modo di vedere, sarebbe importante portare a casa questa laurea. D'altro canto, se i suoi genitori, gli amici e i professori, hanno seguito il suo percorso accademico, non credo si attenderanno chissà quale exploit. Una volta raggiunta la laurea di primo livello, si prenda del tempo per riflettere bene su quale percorso intraprendere e come impiegare al meglio il suo tempo e le sue energie. Valuti se fare un'esperienza all'estero, vista la sua conoscenza delle lingue, dove poter fare curriculum e ampliare le sue competenze sul campo. Il successo lavorativo non è direttamente proporzionale al successo accademico e si possono raggiungere grandi risultati anche grazie a caratteristiche come la capacità di applicarsi con abnegazione sui compiti e sulle mansioni, ma anche grazie all'intraprendenza, alla capacità di lavorare in team e di apprendere sul campo.
Dal punto di vista prettamente psicologico, credo sia importante lavorare sulla sua paura del giudizio e sui suoi sentimenti di vergogna che proietta sugli altri, nonché sulla sua identità sessuale: il suo orientamento bisessuale potrebbe aver bisogno di essere integrato più serenamente come un aspetto della sua personalità come tutti gli altri affinché esso non alimenti disagio psicologico.
Il suggerimento è quindi quello di valutare l'opportunità di farsi sostenere da un/una psicologo/a in tutti questi ambiti della vita al fine di proseguire il suo percorso più serenamente e attenuando più possibile i contraccolpi psicologici che in alcuni momenti sono stati molto forti e che rischiano di farle fare scelte impulsive come quella di mollare tutto.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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15 MAG 2023

Buongiorno Marco,
dal tuo racconto comprendo come dal non riuscire ad entrare ad ingegneria informatica si sia innescata questa spirale discendente per cui per quanto la materia fosse complessa ma allo stesso tempo interessante, non si ottenevano i risultati sperati. Al momento quindi mi sembra di capire che ci sia un lavoro soddisfacente nell'ambito desiderato, tuttavia c'è il desiderio di fare in qualche modo pace con quanto successo in abito accademico. A questo punto mi viene una curiosità: cosa dovrebbe cambiare nella tua vita per dire "ok, ho resettato tutto"?

Resto a disposizione online o in studio per qualsiasi curiosità o domanda, nel frattempo buona giornata
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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15 MAG 2023

Buongiorno Marco,
Il punto a me non parrebbero i voti in sè, ma ben altro: il giudizio, la vergogna, le aspettative.

Non le farò il solito discorso del “ma noi non siamo numeri”, seppur lo penso, lo condivido e ritengo sia un messaggio che vada sempre detto a gran voce, perché penso che in questa sua fase non la toccherà più di tanto.

Dal suo racconto emergono anche aspetti positivi, lei sa cosa le piacerebbe fare e mi creda che non è così scontato. Avere un progetto desiderato le permetterà di uscire dalla confusione, perché sa quale è la sua strada. Gli ostacoli, come già detto, parrebbero essere giudizio, vergogna, aspettative.

Le va se ci lavoriamo insieme?

Dott.ssa Cecilia Autelli Psicologo a Pavia

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15 MAG 2023

Ciao Marco,
secondo te lo scopo di un percorso universitario è:
-il voto alto da esibire e da pubblicizzare ?
- oppure acquisire un titolo che ci permetta di trovare un lavoro per avere l'indipendenza econimica e la possibilità di crescere professionalmente e fare carriera ?
In questi anni ti sei laureato , hai trovato un lavoro dove senti di avere del potenziale, ti sei appassionato a queste materie e ti piacerebbe fare la magistrale e stai pensando che vuoi resettare tutto perchè la tua media dei voti è bassa ?
Credo che il tuo problema sia altro e non la tua media dei voti
Se sei interessato ti informo che lavoro anche online .
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Michelucci

Dott.ssa Cristiana Michelucci Psicologo a Pescara

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15 MAG 2023

Caro Marco,
mi ha colpito molto il tuo scritto. Non sono tra i professionisti che tendenzialmente risponde ma oggi sento di farlo.
Attraverso le tue parole oltre a quello che dici scorgo molta tenacia, perseveranza e determinazione ma anche tanto giudizio verso te stesso e poca amorevolezza sempre nei tuoi confronti, ingredienti fondamentali per aprirsi alla Vita.
Credo molto che cambiare,anche solo per un momento, punto di vista potrebbe cambiare la prospettiva della nostro vissuto.
Nessuno merita " batoste" o punizioni, la vita ci offre delle opportunità fatte anche di dolori, sofferenze e difficoltà ma pur sempre occasioni per crescere e andare in profondità di noi stessi, per integrare parti di noi che non aspettano altro che essere viste, accolte e amate.
Per qualsiasi chiarimento rimango a disposizione
Buona giornata
Dott.ssa Daria Arboretti

Dott.ssa Daria Arboretti Psicologo a Firenze

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15 MAG 2023

Ciao Marco, grazie per esserti esposto così liberamente !
Innanzitutto inizio con il congratularmi con te per la laurea che a breve riceverai !
Scusami perché mai il voto con cui esci dovrebbe essere fonte di vergogna ? Il numero con cui uscirai per caso indica quanto tu vali ? Certo l’esistenza della matematica e tutto ciò che c’è di super scientifico nel mondo ( e tu penso lo sappia meglio di me ) ci dice che tutto o quasi tutto può essere misurabile e quantificabile in numeri, anche il valore degli esseri umani ! Ma perché mai ? Non devi focalizzarti su come andrà con il voto, ma tutto il sacrificio, la fatica che ci hai messo per arrivare fino alla fine. Non ti sei arreso alle prime difficoltà e secondo te questa è una cosa da poco ? Anche se dovessi prendere un 110 e lode, il voto di per se non rappresenterà mai l’estrema fatica di un percorso. I percorsi di studio sono super personali e nessuno deve giudicarli e chi li giudica di per se o non li ha mai vissuti o magari cela dell’invidia. Il liceo è stato il liceo, ma comunque credi che il 100 della maturità in ogni caso rappresenti a pieno la tua vita, le tue passioni e la tua personalità ?
Sii fiero di te non focalizzarti su ciò che di più effimero c’è all’interno dell’Università ma su come sei cresciuto, cosa hai costruito e cosa hai scoperto ! Ad esempio che la matematica di piace e che inizierai molto probabilmente una magistrale. Se non avessi fatto tale scelta, anche se per te ha una media misera tra il 18 e il 21, tu ora sei anche uno sviluppatore ! Nel lavoro conta il voto ? Conta quanto tu sia capace e bravo e a quanto pare lo sei !
Sii pronto a volare sempre più in alto con i tuoi obiettivi, ma focalizzati sulla crescita durante il percorso e non sul risultato ! Va bene così ! Un abbraccio.
Se sei interessato la prima consulenza con me è gratuita e online

Silvia Marcelletti Psicologo a Parma

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14 MAG 2023

Gentile Marco,
lo psicologo Daniel Goleman ha detto "un fatto della psicologia noto a tutti è la relativa incapacità di strumenti quali i voti scolastici e i QI di prevedere in modo infallibile quali individui avranno successo nella vita". Se nel lavoro sta facendo bene e "ci prova gusto", questa è già una prova che conferma la fallibilità dei voti come predittivi del suo successo lavorativo. E sicuramente della stessa fallibilità godono i commentatori spietati online. Sia soddisfatto di questo, tanto più che una difficoltà aggiuntiva di essere studente lavoratore.
Se comunque volesse performare meglio nello studio, potrebbe essere interessante leggere un libro strategico in tal senso, quello del professore emerito di psicologia Paolo Legrenzi "Prepararsi agli esami. Tecniche e strategie per superare gli esami universitari", che aiuta non solo a superarli, ma anche nel perfezionare il metodo di studio e performare meglio.
Potrebbero essere utili inoltre dei colloqui di orientamento e di supporto per gestire i vissuti emotivi ed esplorare autostima ed autoefficacia.
Le faccio tanti auguri per il suo percorso personale e professionale.
Dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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13 MAG 2023

Buona sera Marco, la sua mail è molto sentita ed esprime bene la sua frustrazione ed insoddisfazione per quello che ha raggiunto fino ad oggi. Le sue aspettative all’Università erano molto alte, anche visto i precedenti, ma non ha tenuto conto di quanto il tipo di studio e le modalità fossero diverse. Non essere riuscito ad entrare al Politecnico e il ripiego all’altra facoltà, ha creato un calo di autostima contestuale ad una rassegnazione nei risultati raggiunti (non considerati). Bisognerebbe che si fermasse un attimo e che rivalutasse tutto. Le sue aspettative molto alte, si sono scontrate con la reale situazione del momento. Da quello che racconta, tiene molto in considerazione ciò che dicono o pensano gli altri, senza però pensare ciò che sente e vuole lei. Sarebbe ottimale che si rivolga ad un supporto psicologico per migliorare la sua autostima e definire meglio obbiettivi possibili. Man mano che riuscirà a raggiungere un equilibrio interno/esterno riuscirà a vivere meglio il quotidiano, ottimizzando il tempo e le relazioni di cui è circondato. Spero di esserle stata utile. Resto comunque a sua disposizione.
Cordialmente
Dr.ssa Maria Meledandri

Dr.ssa Maria Serafina Ines Meledandri Psicologo a San Giorgio di Piano

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13 MAG 2023

Gentile Marco,
Immagino quanto per lei sia stato pesante e frustrante tutto questo percorso, anche se poi, in fondo, è comunque riuscito ad emergere. Ad ogni modo ha accumulato molto e sarebbe bene che lei, per resettare, elaborasse quanto avvenuto, in maniera tale da poter progredire in maniera serena e costruire un futuro appagante. Per fare ciò può richiedere il supporto di uno psicologo, con il quale potrà andare a trovare le strategie adeguate per fronteggiare queste situazioni.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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