Come cambiare dei atteggiamenti sbagliati?
Salve,
sono una ragazza di 23 anni e sto passando un periodo molto difficile. Da quando ho finito il liceo a 18 anni non sono riuscita a concludere nulla di concreto. Premetto che ho sempre avuto una difficoltà evidente nello studio, in questi 4 anni ho cambiato due facoltà diverse, dato che non riuscivo a portare avanti gli esami universitari. Non ho mai avuto passione per qualcosa e quando ho finito il liceo non sapevo cosa fare e quale strada prendere, buttandomi così sulla cosa che pensavo sarei riuscita a fare meglio in linea con gli studi fatti al liceo. Ma non ha funzionato e al terzo anno di università (da fuoricorso) ho deciso di cambiare facoltà, optando per qualcosa di un po' diverso e di più concreto, pensando di fare una scelta più sensata e che mi sarebbe piaciuta di più. Dopo un primo semestre positivo, dove in qualche modo ero riuscita a dare dei risultati, sono tornata a non fare più nulla, ritrovandomi nella stessa situazione del corso di laurea precedente, non andando più avanti. Mi sento bloccata in un circolo di comportamenti che si ripetono: inizio una cosa, per un po' la continuo e poi inizio a non fare più nulla, perché inizia ad essere difficile, o perché vedo che mi costerà fatica e sacrificio, e quindi inizio a rimandare e a procrastinare per evitare di farla, sapendo che sto peggiorando la situazione, ma continuo a farlo. Arrivando al punto in cui non riesco veramente a farcela, perché la mole di lavoro che era già per me difficile all'inizio, ora si è moltiplicata. Tutto questo aumenta il mio stato di sconforto e di ansia perché mi rendo conto che non sto facendo nulla, il tempo passa e io resto lì. Sento che questi comportamenti sbagliati sono come un'abitudine che si ripete ogni volta e non so davvero come fare per interromperli. A causa di questi comportamenti inoltre, durante il primo corso di laurea che ho frequentato, sono arrivata al punto di mentire ai miei genitori circa la mia situazione universitaria, evitando di dire loro le problematiche che stavo affrontando, da lì la scelta di cambiare e di ricominciare da zero con un altro corso di laurea. Ad oggi quindi mi sento persa di nuovo, incapace di dare una "scossa" alla mia condizione. I miei genitori sono sempre stati disposti ad aiutarmi, ma sono stanchi di vedermi buttare via tempo e risorse. Per quanto riguarda il piano sociale invece non è migliore, in quanto faccio fatica a buttarmi in contesti sociali nuovi, in modo da legare con persone nuove, tendendo quindi a evitare contesti del genere . Sento che il fatto di trovarmi in questa condizione in cui non sto concludendo nulla, mi porti a evitare le relazioni sociali, perché mi vergogno della mia condizione paragonandola a quelle degli altri e al tempo stesso ne sono preoccupata. Insomma non so davvero come uscirne, sto sprecando gli anni migliori della vita in questo modo e me ne pentirò. Cosa posso fare? Grazie per l'attenzione.