Il mio amico si sta allontanando da me
Salve, la mia storia riguarda un'amicizia che ultimamente ha dei problemi. Racconto cercando di concentrare la storia, anche se è difficile. Quattro anni fa, tramite i social, ho conosciuto un ragazzo, anche se lo conoscevo già per il suo lavoro. È iniziato tutto per gioco, io non sono una fan delle conoscenze tramite il web ma in questo caso sono andata avanti perché avevo l'assoluta certezza di chi c'era dall'altra parte. Un rapporto molto leggero e piacevole, arrivavamo addirittura a sentirci ogni giorno. Io sono molto insicura quindi non ho mai fatto un primo passo per niente, il primo "ti voglio bene" è arrivato da lui come la richiesta del mio numero di telefono, la prima telefonata, tutto è arrivato prima da lui. Tutto queste attenzioni mi facevano piacere a tal punto che per me quell'amicizia poteva diventare qualcosa di più, ma il sogno è stato stroncato in breve perché, dopo pochi mesi, mi confidò di essere gay e di non aver mai fatto coming out perché la sua famiglia non è di così larghe vedute. Li mi sono trovata in un bivio: allontanarmi, perché il fatto di non poter stare con lui mi faceva stare male, o stargli vicino, se aveva deciso di farmi quella confidenza non potevo fare finta di niente e magari farlo star male, così decisi di rimanergli accanto e a posteri posso dire di aver fatto la scelta migliore. Purtroppo "accanto" è un eufemismo, perché la nostra amicizia è a distanza, ci dividono più di 800 km. La nostra amicizia, da quel momento in poi, è andata avanti, il rapporto si rafforzava ogni giorno di più, ovviamente c'erano dei problemi perché con il coming out son spuntate altre cose come il fidanzato, che a quanto pare non mi ha mai vista di buon occhio, non ha mai avuto delle belle parole nei miei confronti e in più è sempre stato geloso, questa cosa ha portato il nostro rapporto un po' ad assottigliarsi, io mi facevo sentire solamente quando ero sicura che loro due non stessero insieme. Dopo l'approccio virtuale ci siamo conosciuti personalmente. Durante questi incontri mi ha sempre fatto sentire speciale, soprattutto nell'ultimo, si prendeva proprio cura di me, io che sono sempre stata indipendente per la prima volta avevo qualcuno su cui sorreggermi, qualcuno che mi facesse sentire amata, senza doppi fini che riguardassero attrazione fisica o sesso, era una sensazione bellissima. Quando ritornavo a casa soffrivo per la sua mancanza anche di una semplice serata insieme, invece per tutto ciò dovevo aspettare mesi. Dei piccoli problemi sono nati anche perché io sono terribilmente gelosa di una sua amica che gli sta molto accanto e alla quale lui è molto legato. All'inizio manifestavo questa mia gelosia, poi quando ho notato che a lui dava fastidio ho cercato di opprimerla. Lui a lei la vede come un santa, colei che ha portato la luce nella sua vita, quando in realtà li ha creato tantissimi problemi, soprattutto in campo lavorativo (sono colleghi), ma lui fa finta di non vedere tutto ciò è se per caso gli faccio notare la cosa mi dice che non sono oggettiva perché sono gelosa, quando in realtà è lui a non essere soggettivo perché è "innamorato" di lei. Comunque, negli ultimi mesi le cose sono un po' cambiate, i suoi problemi lavorativi l'hanno portato a chiudersi a riccio e a non parlare più. Io provavo a chiamarlo ma non rispondeva, a malapena rispondeva ai messaggi, ad un certo punto due mesi fa mi chiede di smetterla di chiamarlo, che stava trascorrendo un periodo difficile, che mi voleva bene e che quando se la sarebbe sentita l'avrebbe fatto lui. È passato un mese, lui si faceva sentire sempre di meno, però vedevo che sui social usciva con gli amici e stava bene e a me questa cosa faceva star male, perché capivo che il problema era io, pensavo "Ha così tanto tempo da dedicare agli altri e per me nemmeno 5 minuti?" Così esagero un po' con i messaggi, avevo bisogno di un feedback positivo e alla fine non ho tenuto fede alla mia promessa e l'ho chiamato, all'inizio mi ha detto che non poteva parlare perché era a lavoro e che ci saremo sentiti in un altro momento e invece, subito dopo la telefonata, ha iniziato a bloccarmi in qualsiasi social e alla domanda del perché di questo gesto mi risponde che vuole essere lasciato un po' in pace, che sono assillante e che solo il tempo avrebbe migliorato le cose. Io dispiaciuta cerco di migliorare la situazione ma non so cosa fare, di sicuro stare lontana da lui era la scelta più saggia ma non sono una che rimane con le mani in mano così scrivo un messaggio alla sua amica che non mi sta tanto simpatica (grande sacrificio per me) spiegandole la situazione e soprattutto chiedendole di non dire nulla di tutto a ciò a lui e lei mi consiglia di lasciar passare un paio di settimane e poi di scrivergli una mail con delle spiegazioni. Faccio così ma a quella mail non ricevo nessuna risposta. Così, dopo un mese e mezzo, decido di andare nella sua città e di andare a trovarlo a lavoro, avevo paura che mi rifiutasse e che mi trattasse male e invece no, quando mi vede da lontano mi saluta subito, anche quando c'incontriamo si dimostra gentile, però alla mia richiesta di un incontro per parlare mi dice di no, che per adesso non vuole e quando li ho fatto notare che ho capito i miei errori e che per un mese e mezzo mi son fatta sentire solo una volta mi dice che l'amica gli ha raccontato della mia mail e a lui questa cosa non è piaciuta per niente (però lei non gli ha detto che è stata proprio lei a suggerirmi di contattarlo è da precisare che questa scena è avvenuta con il suo ragazzo a pochi metri da noi). Io sono una persona molto emotiva, non riuscivo a sostenere la situazione, così con quel poco di forza che mi rimane gli chiedo un incontro almeno per un chiarimento e a quel punto lui accetta. Ci mettiamo d'accordo per sentirci nei giorni seguenti solo che dei motivi di lavoro lo portano fuori città e alla fine io faccio ritorno a casa senza vederlo. Però quando ci sentiamo al telefono lui è sempre disponibile, gentile, dandomi delle spiegazioni che sinceramente potrebbe anche non darmi. Da quel giorno non l'ho contattato più e sono passati 5 giorni. Non so come muovermi, non vorrei approfittare del fatto che lui non ha chiuso tutte le porte, anzi una porta l'ha lasciata ben aperta, ma io avrei tante cose da chiedergli soprattutto per capire perché da un giorno all'altro si è allontanato così da me, se inconsciamente ho fatto qualcosa perché non me lo dice? Perché alla fine ho capito che il problema nasceva già molto prima della fatidica telefonata. È il fatto che non sia poi così arrabbiato con me mi destabilizza ulteriormente, perché ha deciso di tagliarmi dalla sua vita quando fino a poco tempo fa mi diceva che per lui ero speciale e che ci teneva tanto a me. Non so dove sbattere la testa, vorrei fare qualcosa ma senza sbagliare ulteriormente, contando il fatto che poi tra quattro mesi sarò nuovamente nella sua città e in quel occasione vorrei che le cose tornassero belle come sono sempre state.
Scusate la lunghezza e vi ringrazio in anticipo.