La mia reputazione rischia di essere distrutta?

Inviata da Giulia · 18 gen 2016 Disturbo ossessivo compulsivo

Ho fatto la cavolata di parlare con una persona di cose molto intime. E una mia collega che ultimamente mi chiede di uscire e dice di essersi affezionata a me, io però non mi sono mai fidata molto, l'ho sempre vista un po' falsa. E molto pettegola. Ci siamo prese un aperitivo ieri e lei si è aperta con me su delle cose molto private (mi ha parlato di una malattia che si porta dietro da quando è nata e che le ha sempre causato molti disagi), si è anche commossa nel parlarmene. Poi ha insistito che anch'io le parlassi delle mie cose, perché l'avevo già detto che avevo qualcosa che mi faceva stare male e voleva che ne parlassi così mi sarei sentita meglio come lei. Allora le ho detto che sono bulimica e che da tutta la vita soffro di un disturbo ossessino compulsivo che mi fa sentire in colpa per ogni cosa e mi fa impazzire. Sono entrata molto nei dettagli, ho parlato di cose molto molto intime e private. L'alcool dello spritz non mi ha aiutato a trattenermi diciamo. Ora ho un profondo senso di vergogna e imbarazzo, ho paura che mi abbia preso per pazza e non mi guarderà più con gli stessi occhi.. e soprattutto, cosa peggiore, che lo dica in giro. Anche se ha giurato di non farlo. Come faccio adesso? Ho molta angoscia.

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Miglior risposta 18 GEN 2016

Buongiorno Sara,
il fatto che vi siate confidate cose intime a vicenda dovrebbe far presumere che la sua collega non abbia intenzione di raccontare in giro quello che vi siete dette.
Parla di un disturbo ossessivo che la fa sentire in colpa per tutto e forse è quello che non le permette di avvicinarsi agli altri e di fidarsi.
La prossima volta per saggiare la fiducia di un'altra persona provi a confidare solo un piccolo aspetto della sua vita e a vedere come vanno le cose. Solo successivamente si apra maggiormente. Quando si trova una persona con cui si va d'accordo non c'è bisogno di dire tutto e subito, ma si può imparare a conoscerla e farsi conoscere in tempi più lunghi.
Un caro saluto.

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate b.za - San Donato M.se

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19 GEN 2016

Cara
quando, nelle relazioni, si passa ad un "livello superiore", cioè si cerca di costruire un vero rapporto di scambio, condivisione e sincerità, sia in amicizia sia in amore, si corrono sempre, inevitabilmente dei rischi.
Il rischio deriva dal mettere in campo la propria fragilità di persona in modo reale ed autentico.
Nel contesto che descrivi a me non sembra sbagliato che tu ti sia confidata, anche perché pure l'altra persona l'ha fatto e quindi c'è stata una fiducia reciproca ed un rischio condiviso.
Ora però, nel procedere usa un pochino di cautela perché occorre verificare, passo per passo, che fuori dal momento di "intimità amicale", la persona sappia continuare a fare distinzioni tra il dire e il non dire, tra amicizia e conoscenza, tra dialogo e pettegolezzo.
Quello che succederà ora, sarà la prova del fuoco che puoi davvero diventare amica-amica di questa ragazza o se dovrai retrocedere a conoscente...ed evitare quindi ulteriori confidenze con drink.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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19 GEN 2016

Gentile sig.ra Sara,
non si vergogni per il suo problema, non è una colpa, ma una condizione che colpisce molte persone.
Prenda in mano la situazione, migliori la sua qualità di vita, affronti il suo problema, lo faccia per sè stessa, metta la sua persona in primo piano e non si preoccupi di cosa possano pensare gli altri, i veri amici non giudicano.
Cordialmente

dott.ssa Sabrina Bush
Psicologa - Verona

Dott.ssa Sabrina Bush Psicologo a Verona

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19 GEN 2016

Gentile Sara,
Posso comprendere che lei ora si sente preoccupata e spaventata all'idea che la a sua collega possa dire quanto lei le ha confidato. É interessante che lei alla fine si sia aperta proprio con quella persona di cui, come ha scritto, non si fidava. Ma lo ha fatto perché, questa persona si é dapprima aperta è confidata con lei dimostrandole accoglienza ed intimità nel rapporto e nei contenuti che vi siete scambiate. Questo significa che lei Sara porta dentro un grosso macigno come il suo disagio alimentare e le sue manifestazioni ossessive. E, anche se in parte inconsapevolmente, ha voluto esprimerlo e tirarlo fuori da sé ed ipotizzo, trovando sollievo nel parlarne. É questo il punto. Dal momento che indietro non può tornare (e va bene così!) ora eviti di preoccuperei ulteriormente delle conseguenze della sua confidenza, questo non le serve a stare meglio. Prenda piuttosto consapevolezza di avere un problema, senza vergognarsene. Lei sta vivendo un grosso disagio e il primo passo per affrontarlo e risolverlo sta proprio nell'accettarlo. Le consiglio di prendere questa esperienza come io punto di partenza per continuare a parlare di quanto le succede e magari si rivolga ad un professionista che, in modo neutrale e senza pregiudizi potrà aiutarla. Potrà quindi fare esperienza di affidarsi ad un esperto e capire che può nutrire fiducia verso qualcuno ed imparare a stabilire relazioni sane e reciproche.
Si prenda cura di se stessa, il prima possibile.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Anna Gallucci

Dott.ssa Anna Gallucci Psicologo a Vicenza

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18 GEN 2016

Gentile Sara,
penso che le sue paure siano eccessive e relative a qualche lieve tratto paranoico della sua personalità. Anche la sua collega potrebbe avere i suoi stessi timori ma non sembra farne un problema.
La reputazione non ha nulla a che fare con i disturbi fisici o psicologici per cui non vi è nulla di cui vergognarsi perchè è come se lei si dovesse vergognare di aver avuto il morbillo.
D'altra parte se lei non si fida mai di nessuno finirà col restare da sola col peso dei suoi problemi, se si fida sempre di tutti potrebbe incappare in qualche manipolazione.
Ora comunque non serve sentirsi in colpa ma riproporsi di essere un poco più cauta e selettiva nello scegliere con chi ricambiare le sue confidenze e se pensa di avere troppi nemici attorno a sè si consulti con uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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