INSODDISFAZIONE LAVORATIVA.
Salve,
vi scrivo in quanto ultimamente non riesco più a tollerare il mio posto di lavoro. Sono entrata in questa azienda quando avevo appena 20 anni e ad oggi che ne ho quasi 27 sono davvero esausta di questo ambiente. Premetto che la mia mansione non è mai stata "definita" nel senso che non si capisce nulla di ciò che è mia responsabilità e ciò che non lo è. Diciamo che sono la tuttofare della situazione, quella a cui vengono assegnati i compiti più scomodi di tutti i reparti senza qualificarmi realmente. Tutto questo mi crea rabbia e frustrazione perchè non faccio altro che andare in confusione totale e mi sembra di perdere tempo dietro a una banda di matti.
Al di la delle mansioni di lavoro ho davvero fatica a sopportare colleghi e superiori di una ditta familiare. Non sopporto nulla, qualsiasi cosa mi irrita, non sopporto le loro mille personalità diverse, il loro modo disorganizzato di lavorare, nulla! Sono sempre nervosa e insoddisfatta di tutto. A tutto questo si aggiunge la mia insoddisfazione familiare, il fatto di non aver mai frequentato l'università ma non per mia scelta! Purtroppo mio padre mi ha praticamente negato questo diritto allo studio spingendomi a trovare lavoro. Ho sofferto molto per questa cosa e ancora oggi non riesco a passarci sopra. Anche questo contribuisce alla mia insoddisfazione personale perchè sono stata sempre una ragazza volenterosa e ho sempre avuto voglia di studiare. Mi sento come se mi avessero tagliato le ali e che ovviamente il fatto che io non sia formata mi limiti nel trovare un lavoro come si deve e che possa realmente soddisfarmi. Quello che voglio dire è che per la formazione che ho io non posso permettermi di scegliere chi sa quale ruolo. In un periodo storico come questo non ho le forze e il coraggio di licenziarmi e abbandonare un posto di lavoro a tempo indeterminato ma allo stesso tempo tutto questo mi rende infelice. Premetto che ho già affrontato una terapia di più di 6 mesi che poi ho abbandonato per problemi economici e perchè non mi trovavo con la mia terapeuta. Il mio è soltanto uno sfogo, avevo bisogno di scriverlo per buttare giù alcuni pensieri e per essere vicina a chi sta vivendo una situazione simile.