Indecisione su gravidanza, dovrei abortire?

Inviata da Valentina · 18 nov 2013 Psicologia sociale e legale

Salve a tutti, mi chiamo Valentina. Ho 23 anni ed una settimana fa ho scoperto di essere incinta e questa gravidanza non faceva assolutamente parte dei miei piani. 4 mesi fa sono stata lasciata dal ragazzo, il quale al momento esce con un'altra ma a cui ho fatto da amante fino ad un mese fa, quando ho deciso di abbandonare questo rapporto che mi faceva solo del male. Ho deciso quindi di seguire il mio sogno e partire per l'Australia. Ho comprato il biglietto, fatto il visto e mi sono organizzata il programma x rimanere la almeno 2 anni. Tra 8 giorni dovrei partire e realizzare questo sogno. La scoperta della gravidanza mi ha mandato in totale confusione. I tempi sono stretti, non ho il tempo per poter affrontare davvero il "problema". L'unica persona a cui l'ho detto è il mio ex compagno, il quale l'ha detto alla madre. Lui vuole che io abortisca, ma se io decidessi di tenerlo se ne prenderà pieno carico e troveremo il modo di affrontare il tutto insieme. Ho preso in esame mille possibilità... Potrei abortire, partire e lasciarmi tutto alle spalle... Ma ce la farei a non sentirmi in colpa per aver ucciso una vita, una vita che sento crescere dentro di me? Oppure potrei accantonare il mio sogno, restare, cercare di allevare un figlio, dirlo ai miei genitori, trovarmi un lavoro... Ma non saprei neanche da dove cominciare.. Se no potrei ricorrere all'adozione, anche se in questo il mio ex compagno non concorda e afferma che se decido di portare avanti la gravidanza troveremo il modo di occuparcene.. Altrimenti avevo pensato di partire, portare avanti la gravidanza e far nascere mio figlio in Australia, ma la paura maggiore è che non trovo informazioni tramite internet su come funziona il sistema sanitario, se sarei coperta o meno nelle spese, se esista o meno un posto come il consultorio che mi possa aiutare, ma soprattutto, troverei lavoro incinta? L'ultima possibilità sarebbe restringere il tempo del viaggio da 2 anni a 5mesi e tornare per dare alla luce il bambino, ma c'ho non mi permetterebbe comunque di portare a termine il mio sogno, ma di averne solo un assaggio.
Ci tengo a precisare che amo il mio ex compagno, ma sono consapevole non sia l'uomo che mi può stare accanto per la vita. È un ex tossico, prende regolarmente il metadone, ha un lavoro fisso che non lo soddisfa e con cui guadagna poco, è pieno di debiti, non ama viaggiare e vede problemi in tutto. Al contrario io affronto la vita con leggerezza, se qualcosa non mi soddisfa parto alla ricerca di qualcosa di più appagante, nel lavoro come nei posti (x questo amo viaggiare).
Solitamente trovo sempre la soluzione migliore per me e per gli altri. Invece ora chiedo un consiglio a voi, un aiuto.
Ho paura che avendo solo 8 giorni per decidere prenderò una decisione di cui potrei pentirmi.
Grazie a tutti

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Miglior risposta 19 NOV 2013

Ciao Valentina,
immagino che sia veramente dura trovarsi in questa situazione così intersecata.
In queste situazioni si tende a seguire la razionalità e di certo, un bambino/a che nasce con un padre in difficoltà e una madre giovane, può presentarsi come un "problema".
Ma spesso il destino ci mette di fronte a scelte difficili, perchè sa che possiamo superarle, che ne abbiamo le forze.
Non sentirti in colpa per l'aver voluto valutare anche l'opzione dell'aborto.
Non sempre è la scelta più egoistica, la scelta più egoistica è anche quella di chi non ha il coraggio di farlo, perchè non vuole assumersi le responsabilità di quella scelta in quel momento, ma non affronta con reale chiarezza il quesito: lo voglio veramente?
Tuttavia, c'è anche il cuore, quello che la fa concentrare sugli aspetti emotivi ed irrazionali della questione.
Ed è proprio la via di mezzo tra il cuore e la testa quella giusta.
Se tu vuoi questo bambino, devi sapere che lui/lei avrà bisogno di cure, attenzioni e che richiederà energia ed attenzioni, che forse il padre non sarà una risorsa al 100%, come anche può esserci la possibilità che ciò costituisca una nuova spinta per lui per maturare.
Il progetto che stai seguendo è quello di trasferirsi in Australia per lavorare?
Non ti è possibile farlo lo stesso?
Mmolto spesso i figli costituiscono problemi, perchè noi li immaginiamo come FRENI piuttosto che come opportunità, come energia, come linfa vitale nuova.
Tu sei molto giovane è vero, è vero che oggi i figli si fanno tardi, "dopo che ci si realizza", ma è vero anche che spesso la realizzazione arriva tardi e spesso si inizia a cercare di diventare mamme troppo in là.
Cerca di prendere la tua decisione facendo chiarezza tra ciò che desideri, ciò che temi, ciò che pensi sia giusto desiderare e temere.
Da sola non credo sia facile fare tutto, puoi appoggiarti ad un consultorio, ma devi stare attenta perchè potresti anche infilarti nel turbine dell'assistenza sociale, dei servizi sociali, in cui ognuno moralizza, dice la sua "per il bene del bambino" o "della mamma" e rischiano di confonderti anche di più.
Ti consiglio quindi di rivolgerti ad una/uno psicologa/o privato nella tua zona, quanto prima.

Un abbraccio e un caro in bocca al lupo
tienici aggiornati!

D.ssa Silvia Michelini Psicologo a Roma

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29 GIU 2015

Ciao! anch'io sono nella tua stessa situazione e cioè incinta e non so cosa fare.Il mio uomo mi ama E io non so. ..secondo me dovresti rimandare la partenza È far nascere In Italia Il Tuo Bimbo.
Un abbraccio immenso.
Silvia

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25 NOV 2013

La sua lettera e " molto lunga e dettagliata,per motivi pratici saro breve le dico che una vita e' un grande dono edvuna nuova vita da generare un doppio dono! Non c e" un momento giusto...

Dr.ssa Silvia Meacci Psicologo a Fano

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21 NOV 2013

Alla fine ieri ho comunicato a mia madre e mio padre l'esistenza della gravidanza. Mia madre mi ha abbracciato felice anche se un po' scossa, mentre mio padre ha affermato che dovrei abortire e non prendere neanche in considerazione di mettere al mondo il figlio di un tossico.
Il mio ex compagno passa ora da momenti in cui mi dice che qualsiasi scelta io prenda lui ci sarà, a momenti i cui mi odierà a vita se decido di tenerlo, il che mi confonde ancora di più..
Lunedì ho fatto l'ecografia e vedere quella piccola creatura, la testa, il corpicino, il cuore che batte... Sono uscita e sono scoppiata a piangere. Razionalmente so che l'aborto sarebbe la "soluzione" più logica, non ho un lavoro fisso, sono giovane, non ho un compagno su cui poter contare al 100% e dovrei partire...
Eppure il mio cuore lo vuole, lo sente già presente, mi porta ad immaginare come sarà e a sorridere ogni volta che incontro un bambino...
Ho appuntamento venerdì per l'aborto, ma non so se ce la faró...

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20 NOV 2013

Cara Valentina,
la decisione che devi prendere è molto importante e merita di essere presa con i dovuti tempi e non nella fretta di una partenza imminente.
Da quello che scrivi mi sembra che tu abbia le idee piuttosto confuse e non solo sulla decisione da prendere ma anche e soprattutto sulla responsabilità che comporta "mettere" o "non mettere" al mondo un figlio.
Capisco che per te partire per l'Australia sia importante, ma in questo momento hai un'altra priorità. Metti da parte, per ora, il pensiero del viaggio e concentrarti sulla gravidanza; confrontati con i tuoi genitori o rivolgerti ad un consultorio per parlare dei tuoi dubbi.

Un caro saluto

Dott.ssa Silvia Savini - Pavia

Dott.ssa Silvia Savini Psicologo a Pavia

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19 NOV 2013

Gentile utente,
ogni decisione è una perdita. Non possiamo sostituirci a lei in questa scelta delicata. Non tutte le coppie che decidono di abortire vengono invase dai sensi di colpa, altre si.
Spesso la fretta non è foriera di buone decisioni ma in ogni caso il tempo che ha disposizione non è infinito.
Perché non si reca direttamente al consultorio giovani. Fino a 23 anni di età, per lo meno nella mia regione (Toscana), non è necessario l'appuntamento. C'è un giorno fisso. Li potranno fornirle maggiori informazioni sul da farsi, qualsiasi scelta effettui.

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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19 NOV 2013

Gentile Valentina,
le decisione di abortire o accettare questa gravidanza credo sia l'elemento principale sul quale dovrebbe riflettere, mettendo da parte per il momento il viaggio o altre situazioni.
Credo sia importante che per lei rivolgersi ad un Collega di persona, chiedendo un consulto anche presso il Consultorio Famigliare delle sua AUSL di appartenenza.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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