Il rifiuto
Sola,a 40 anni mi ritrovo sola a passare le giornate nella stanza a casa dei miei,nella casa e nella famiglia in cui sono sempre stata male.Piu vado avanti e più mi accorgo di quanto i rapporti tossici e disfunzionali nella mia famiglia abbiamo contribuito a portarmi alla rovina.
Ho un figlio,ha 6 anni,due anni fa ho deciso per la sua serenità di farlo vivere col padre perché mi son ritrovata con lui neonato in braccio,a dover vivere con i miei.
Scaldare pentole di acqua ogni giorno perché mio padre staccava lo scaldabagno.
Non avere riscaldamento,non avere un lavoro dopo 15 anni passati in giro per l' Italia a lavorare nella piena indipendenza economica.
Nessun aiuto,loro perennemente concentrati sulla faida decennale con i vicini,urla, tensioni,"parla a voce bassa che ti sentono",muffa in casa,la decisione di staccarmi da mio figlio e farlo vivere in un altra città per non farlo ammalare come mi son ammalata io.
Son riuscita a partire di nuovo l' estate scorsa,rientro,con i soldi conservati centesimo per centesimo pago sei mesi anticipati,la casetta al mare, finalmente mio figlio ha tanto spazio per giocare, finalmente quando verrà a stare da me non gli mancherà niente,via,compro biciclette,compro TV,stufa,sei contento amore?si mamma,mi piace qui....però posso chiederti una cosa,posso venire solo un fine settimana si e uno no?
E li il crollo totale,ho passato sei mesi li da sola,sul mare,a guardare il soffitto aspettando il venerdì in cui arriva lui.
Il padre che si lamenta della benzina che deve usare per portarmelo due volte al mese,il natale da sola,i video di mio figlio circondato da amore,che riceve mille regali,la sua tanto voluta molto...e io sempre più giù...dovevo partire per la stagione invernale,non ce l'ho fatta,sempre più nel baratro,se mando un vocale a mio figlio,su dieci mi risponde a uno,a volte dto anche senza sentirlo per una settimana,e se oso chiamare,il padre urla,aggredisce, inventa.
Sono tornata dai miei,passo le giornate a letto,voglio prendere quei pochi risparmi rimasti e andare via da qui,a ricominciare da zero,a concedermi di poter vivere una vita serena,senza mio figlio muoio,ma sono intrappolata in un loop continuo di abusi, maltrattamenti,da quando sono nata!Non ho niente da dargli in confronto al padre,non potrà mai vivere con me così, quando ho lavorato tre mesi fuori,ero felice,appagata,soddisfatta,vivere così,con gli occhi gonfi,col senso di rifiuto addosso,mi sta ammazzando.
Ho diritto alla felicità?