Abbiamo vissuto intensamente ma lui all'improvviso rifiuta ogni contatto
Buonasera,
Vi sottopongo una situazione che mi sta facendo stare molto male, e che non so come gestire. Ho frequentato per circa un mese un uomo (più giovane di me di 6 anni) che da 6 mesi è stato lasciato dalla compagna con cui è stato 7 anni e con la quale ha una bimba.. lei ha capito di non amarlo più.
Ci siamo piaciuti subito tantissimo, abbiamo moltissime cose in comune ma anche alcuni punti di distacco... per entrambi era la prima volta che si creava un'affinità così immediata. Abbiamo vissuto molto intensamente, sentendoci continuamente, trascorrendo insieme ogni momento libero sia da soli che in compagnia dei miei amici, sia a casa mia che in pubblico, consapevoli che stavamo facendo le cose ad una velocità fuori dal normale ma decisi a viverci questa cosa bella che ci stava capitando. Ci cercavamo tantissimo senza essere "invadenti", parlavamo un sacco, ridevamo, stavamo bene... eravamo entrambi molto sereni, ed era lampante a tutti. Anche a livello fisico era tutto stupendo, "come mai prima". Praticamente, abbiamo fatto in un mese quello che solitamente si vive/condivide in 3 mesi.
VIsto che stavamo così bene abbiamo "analizzato" diverse volte i vari aspetti potenzialmente problematici della nostra situazione (50 km distanza, lavori di responsabilità, differenza d'età, bambina) ed abbiamo concluso che niente rappresentava un problema reale né un ostacolo, e che volevamo continuare a vivercela.. lui mi ha rassicurata più volte dicendo di essere pronto ad una nuova relazione e mi ha anche fatto conoscere la sua bimba (con cui vado molto d'accordo). Devo aggiungere che nei confronti della sua ex nutre molta rabbia, ma stavo cercando di aiutarlo a trasformare la rabbia in qualcosa di diverso per il bene della bambina.. e lui si stava impegnando.
All'improvviso però, al ritorno da un week end fuori voluto fortemente da lui ed in concomitanza con la consegna delle chiavi del suo nuovo appartamento (il primo periodo era in appoggio a casa dei suoi), è letteralmente sparito ed ha smesso di cercarmi... all'inizio dicendo che aveva da fare col trasloco, poi che era in crisi, poi che aveva bisogno di tempo ma che non voleva buttare via quello che avevamo, poi che non crede si possa costruire qualcosa insieme e recentemente che non vuole impegnarsi perché ha paura di stare male. Tutto ciò senza mai parlarmi di persona, ma sempre via messaggio o - se costretto - via telefono.
Io all'inizio ho avuto difficoltà a capire cosa stesse succedendo, poi ho accettato di dargli tempo ma visto l'evolversi della situazione e la sua percezione sempre più negativa ho cominciato a chiedere almeno di parlarci faccia a faccia... niente. Prima il rifiuto totale, poi mi ha detto che ne avremmo parlato in occasione delle sue ferie con la bimba nel posto dove vivo io. Ci siamo visti tre volte ed io non l'ho forzato ma ho aspettato che fosse pronto ad aprirsi ed a spiegarmi.. però non ha mai affrontato il discorso, anzi ha fatto parlare me.
Io credo che il trasferimento nella sua nuova casa gli abbia fatto percepire davvero la fine della suo storia e la sua nuova condizione di papà single, e che lui stia davvero male. Non capisco però perché rifiuti di parlare con una persona che fino a tre settimane fa era "una cosa bella", che lo faceva stare bene e con la quale "riusciva a parlare perché si sentiva compreso"... Io vorrei stargli vicino, aiutarlo a tirar fuori quello che ha dentro, a vedere le cose da una prospettiva diversa... ma lui non me lo consente in alcun modo, si ostina a non confrontarsi con me e non mi spiega nemmeno cosa sia realmente successo. Sottolineo che vede i suoi amici, la famiglia e la bimba: io sono l'unica che ha escluso. Dice che io non riesco a capire la sua situazione... ma è lui che non me lo consente.
Non so che fare, anche io ho delle ferite e la tentazione di proteggermi è forte: lui sa che mi sta facendo molto male ma concentrato com'è su se stesso (anche giustamente direi!) non fa nulla per farmi stare meglio, anche se glielo chiedo. Se io dico "basta, chiudiamo" dice che vuole parlarmi guardandomi in faccia, ma poi non lo fa e continua a tenermi sospesa.
Lui è una bravissima persona, ed io credo sinceramente sia confuso, spaventato.. penso che abbia capito che si stava affezionando e preso dal panico sia scappato. O magari me la sto solo raccontando ed in realtà a lui non importa nulla ma non sa come dirmelo.
Quello che non so è... cosa devo fare? Lasciarlo a se stesso rischiando che si perda in questo buco nero o costringerlo ad affrontarmi e darmi almeno una spiegazione per poi spingerlo a reagire?
Ovviamente, io sono innamorata e questo silenzio ostinato mi fa malissimo, non capisco e non riesco a pensare ad altro.
Grazie per qualsiasi suggerimento, ormai non mi rimane che sbattere la testa contro il muro per vedere se riesco a smettere di pensare.