Il mio ragazzo sta per andare a vivere da solo

Inviata da eleonoravalli · 7 nov 2023 Terapia di coppia

Buongiorno,
sto con il mio ragazzo da circa un anno e mezzo.
Prima che ci conoscessimo, due anni fa, aveva appena acquistato casa.
L'ho sempre accompagnato ed assistito per la gran parte delle cose che riguardano la casa.
Lui, tuttavia, nonostante la casa sia piu che pronta e con dentro quasi tutti i suoi vestiti, non si decide a trasferirsi.
La maggior parte del tempo che trascorre in quella casa è con me: cuciniamo, mangiamo, dormiamo insieme piu volte a settimana, ma ancora non si è trasferito. Immagino che la situazione sia imminente, ma questo mi provoca agitazione: non abbiamo mai parlato apertamente di quando anche io andrò con lui, anche se lui qualche battuta me la tira, ad esempio "ma in questo armadio ci stanno a malapena i miei di vestiti.. è un po piccolo". Tuttavia, non ho il coraggio di chiedergli apertamente se e quando pensa di accennarmi una convivenza sia per timore della risposta, sia perchè penso che lui non sia ancora entrato da solo, figuriamoci quando "toccherà a me". Premetto che abbiamo 27 e 28 anni, ma lui è MOLTO lento in qualsiasi cosa: nel dirmi ti amo, nel presentarmi ai suoi ecc.. ci ha sempre messo molto tempo. Tuttavia, anche io ho bisogno di delineare il mio futuro: andrò con lui? devo iniziare a cercare casa da sola? in affitto? Lo aspetto? Non so come comportarmi, non essendo lui ancora entrato, ma al tempo stesso sento l'esigenza di parlare più apertamente di questa cosa senza però mancare di rispetto "ai suoi tempi". Cosa ne pensate?
Grazie

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Miglior risposta 19 NOV 2023

Gentile Eleonora,
sembra evidente che il suo ragazzo non mostra fretta o entusiasmo di iniziare con lei una vera convivenza e ciò le sta causando dubbi e turbamenti.
Personalmente penso che lei, qualora ne abbia la possibilità, dovrebbe tendere ad una sua autonomia anche abitativa. Tuttavia, considerando la lentezza del suo ragazzo nel prendere delle decisioni, può concedergli ancora un pò di tempo (ad es. 5 - 6 mesi) e dopo rivolgere direttamente a lui le domande cha ha posto quì senza che questo significhi mancanza di rispetto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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28 NOV 2023

Buongiorno Eleonora
Capisco la sua situazione e non é piacevole restare in posizione di attesa di una risposta da parte del compagno che non le dice le proprie intenzioni. Le battute che fa la inquietano ancora di più ed il malessere é forte. A questo punto occorre un discorso chiaro e sincero tra voi. Prenda lei la situazione in mano e le dica cosa prova e cosa sente in merito a questo stato di cose. Visto che lui é lento non lo sia anche lei in questo frangente e prenda coraggio e e gliene parli. Sicuramente lui non si sente pronto a staccarsi dalla famiglia e questo meriterebbe un lavoro con un/a professionista che lo aiuterebbe a chiarire molti aspetti della sua personalità, ma così non é.
Davanti ad alcune battute nei suoi confronti, veda di fargli veder il problema da un'altro punto di vista e questo potrebbe aiutare lui e lei. Lui potrebbe trarne vantaggio riguardo alla sua lentezza nel decidere e lei avrebbe modo di vedere il suo comportamento e
e trarne le dovute deduzioni. Andare a convivere è un passo molto importante e la base deve essere l' onestà reciproca e i sentimenti che si provano l'una verso l'altro ben chiari. Avere un progetto possibilmente comune, se non é così la convivenza con lui risulterebbe foriera di incertezze che le impedirebbero di vivere serenamente come merita la Sua vita. Affronti questo passo il più presto possibile per non far aumentare di più la sua sua incertezza verso i sentimenti che lui prova per lei.
In base a ciò che ne verrà fuori, sarà libera di progettare il suo futuro. Chiedere che lui, esplicitamente, le dica cosa intende fare rispetto anche al vostro rapporto non vuol dire mancanza di rispetto dei suoi tempi, vuol solo dire che lei ha bisogno di risposte chiare in merito alle sue domande espresse nella lettera. Si chieda anche lei cosa la fa restare in questo rapporto,a questo punto, non chiaro e che le impedisce di decidere se dare o meno risposte alle domande poste. che ha espresso. Da come scrive, lei ha delle idee chiare e non ha bisogno di mettersi in una posizione dipendente verso un ragazzo che non le ha o non le dichiara.
Se le può servire mi può contattare.
Cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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24 NOV 2023

"...ma al tempo stesso sento l'esigenza di parlare più apertamente di questa cosa senza però mancare di rispetto "ai suoi tempi"..."
Gli parli, mal che vada la risposta non le piacerà.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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22 NOV 2023

Buongiorno, immagino la confusione, giustamente ha la necessità di comprendere ed agire in questo senso per il suo futuro. Per poter far ciò è fondamentale comprendere che cosa vuole personalmente ed in questo caso pare anche comprendere i piani futuri del suo compagno, per poter comprendere quello che lui vorrebbe è tuttavia fondamentale affrontare il percorso, non è facile, si faccia coraggio.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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20 NOV 2023

gent.ma Eleonora,
io dico sempre, forse un po' brutalmente, che i figli della paura sono tutti mostri!
Il suo compagna è probabilmente, come dice lei, lento in molte cose, tuttavia il problema, come lucidamente scrive, è che lei TEME la sua risposta! E, si fidi, non potrà mai avere nessuna relazione di coppia serena se lei vive nella paura di ciò che una persona che le sta a fianco può o non può decidere per VOI. Ed ecco il problema al suo nucleo... Se lei resta in una situazione di intimorito vassallaggio nei confronti di un partner, attendendo tempi, modi, decisioni, senza confrontarsi per timore delle sue risposte, lei non sta vivendo un NOI ma un LUI con un LEI sullo sfondo.
Tutti ci rendiamo conto dell'importanza del tenerci alla coppia, dei sacrifici che vanno fatti, del venirsi in contro diplomatico.
Tuttavia...
Tuttavia si deve trattare di una RECIPROCITA'! L'armadio è stretto per due? Hai voglia di comprarne insieme uno più grosso per NOI?
E se la risposta è NO, cara Eleonora, che almeno lei lo sappia, che almeno le venga detto e che lei, in piedi, senza dover chinare la testa e tapparsi le orecchie, la senta così che possa decidere per il suo meglio.
Altrimenti, Eleonora, ciò che è meglio per lei verrà sempre deciso da altre persone che, si fidi, pur a fin di bene, decideranno mettendo soprattutto l'accento su ciò che è meglio per loro.

Io spero che queste mie parole le possano dare la forza, non di prevaricare, ma di prendere una sua posizione simmetrica.
E' tutto lì, davvero.
Ma magari non è semplice per lei, e nel caso voglia fare "due chiacchiere", anche in remoto, mi rendo disponibile.
Ma dia soprattutto priorità al parlare chiaramente con il suo compagno e ad ascoltare ancor più chiaramente.
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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20 NOV 2023

Buongiorno Eleonora!

Credo che i suoi quesiti siano più che leciti, sia per la sua età che per la situazione che ci descrive.
Io però aggiungerei anche altri punti di domanda: lei cosa desidera? Rivolge a noi delle domande, ma a tali domande lei cosa risponderebbe? Mi spiego meglio: ora dove vive? Vuole indipendentizzarsi? Desidera una convivenza?
A volte vorremmo una risposta dagli altri (ad esempio dal suo partner), però poi soffermandoci a ragionare, anche noi abbiamo delle domande personali a cui rispondere e credo che sia da queste che si vede partire.
Trovando un solido equilibrio personale, risulta più semplice barcamenarsi nell'incastro di necessità di coppia.
Ci parla inoltre di una "lentezza" relativa ai tempi del suo ragazzo: come ha vissuto e vive questa cosa?

Insomma, ci sono molte cose che non sappiamo e che sarebbe utile valutare per arrivare ad una conclusione! Per questo può essere utile dedicarsi un po' di tempo con un professionista per capire.

Un'ultima cosa, fondamentale: alla base di una coppia c'è la comunicazione, primo elemento da nutrire! Voi siete dialogativi e aperti? Parlate delle vostre necessità? Sarebbe molto importante provare ad accennargli il discorso, magari una volta che avrà anche lei chiaro cosa desidera!
E' possibile che una delle cose che la preoccupa sia proprio capire anche cosa vuole lei stessa?

Spero di averle lasciato qualche spunto utile! Rimango disposizione, anche online!

Un saluto,

Dott.ssa Valeria Carbone
⊱ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⊱ Torino e online

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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20 NOV 2023

Salve Eleonora,
grazie per la condivisione, immagino sia stato complesso mettere nero su bianco le Sue preoccupazioni. Dal suo resoconto mi sembra di capire che il nucleo problematico della situazione sia una comunicazione non del tutto trasparente. Da un lato l’ironia del Suo partner che porta con sé un “non detto” che genera incertezza. D’altra parte la Sua difficoltà nel comunicare un bisogno, che tiene conto dell’effetto che può scaturire nell’altro.

Imparare a comunicare i propri bisogni, tenendo in considerazione quelli dell’altro vuol dire imparare a mettere in pratica uno stile comunicativo del tipo “assertivo”. Questa modalità consiste nell’esprimere in maniera chiara ed efficace le proprie emozioni ed idee, senza ledere la dignità e le opinioni altrui. Come tutte le abilità, è qualcosa che richiede di essere appresa e coltivata nel tempo.

Più nell’immediato vorrei condividere con lei un concetto semplice che non è così facile verificare, soprattutto quando c’è un coinvolgimento importante, e cioè che per quanto ci sforziamo, non possiamo cercare di controllare, produrre cambiamenti o influenzare definitivamente le azioni e i pensieri dell’altro. Questa riflessione fa spostare l’attenzione sul significato che le azioni degli altri attivano in noi. In virtù di questo sarebbe utile interrogarsi sul perché questo non detto susciti in Lei questo disagio e sui rischi che correrebbe nell’essere più esplicita.

Comprendere i nostri significati personali ci aiuta, parallelamente, a gestire l’impatto di situazioni esterne sul nostro benessere.

In questo un professionista potrebbe essere utile, se ne avvertisse la necessità.

Dott.ssa Angela Martone Psicologo a Roma

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20 NOV 2023

Gentile Eleonora,
Grazie per la condivisione, non dev'essere sicuramente facile gestire una situazione di questo tipo.
Dalle parole che ha scritto traspare la sua necessità di delineare una forma chiara della sua vita, sia a livello abitativo che relazionale, ed è un bisogno estremamente normale, è può essere molto sentito se il suo compagno sta lavorando alla costruzione della sua abitazione.
Le consiglio di parlarne apertamente con lui di questo, non per chiedergli di accelerare i tempi o perché deve rispondere al suo bisogno, ma perché siete una coppia e queste sono domande lecite, soprattutto se la mettono in una situazione di ansia come la sua. Capisco anche il timore di scoprire una scomoda verità nascosta dietro l'angolo, però le pongo questa domanda: meglio vivere in una situazione apparentemente sicura ma ansiosa e confusa come questa o meglio provare a lanciarsi, anche con il timore di non avere il paracadute, per scoprire davvero come stanno le cose? Gli scenari, dati da questo lancio nel vuoto possono essere solo due: o scopre qualcosa che non le farà piacere, oppure potrebbe essere un momento in cui approfondire la sua relazione con il partner, portandola ad un livello più profondo.
Solo lei può decidere cosa è meglio per se stessa.
Se dovesse aver biogno di supporto per gestire questa situazione, rimango disponibile, anche online se necessario.
Le auguro buona fortuna.
Dott.ssa Chiara Morandi

Chiara Morandi Psicologo a Seriate

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19 NOV 2023

Cara Eleonora,
è difficile dare risposta al suo quesito, servirebbe sapere di altri elementi come ad esempio la sua situazione abitativa (es. vive ancora con i suoi? vi è un imminente cambiamento necessario per altre situazioni varie di vita a prescindere da lui?). Poi, non meno importante, lei vuole una convivenza? o volendo andar via da casa dei suoi vuol capire se deve farlo andando in affitto altrove o iniziando a stare da lui? La invito a non far scelte solo sulla base della presunta praticità... Se per lei il bisogno principale è quello di spostarsi dall'abitazione attuale e non ritrova segnali nel suo compagno di una volontà di convivere, le direi di cercare una sistemazione autonoma, tale che una convivenza arrivi in maniera spontanea e senza forzature, ma fortemente desiderata da entrambi.
Se invece, a prescindere dalla sua situazione abitativa attuale, il suo desiderio è proprio quello di andare a convivere con il suo compagno, non le resta che esprimere in maniera chiara e diretta i suoi bisogni, interrogando lui a sua volta rispetto alle sue esigenze/necessità/tempi. La trasparenza e la possibilità di parlare apertamente delle proprie necessità è fondamentale. Non è sicuramente semplice riuscire a comunicare una cosa del genere senza correre il rischio di risultare come quella che vuol "accelerare" i tempi dell'altro, dunque prima le suggerirei anche un percorso volto a comprendere a fondo quali sono i suoi bisogni e in che modo comunicarli al suo compagno.

Resto a disposizione online e nel frattempo le auguro il meglio.
A presto,
Dottoressa Cinzia Bono

Dott.ssa Cinzia Bono Psicologo a Torino

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19 NOV 2023

Gentile Eleonora,
molto probabilmente il suo ragazzo non ha ben chiaro quando e come andare a vivere in quella casa per timore di fare il "passo più lungo della gamba". Credo che lei abbia bisogno soltanto di un po' di spinta motivazionale in più per riuscire a parlare con il suo ragazzo in maniera chiara e assertiva. Vedrà che poi si sentirà molto più leggera. Si rivolga ad un coach o ad uno psicologo clinico e nel giro di qualche seduta riuscirà a parlargli e a far chiarezza sulle reali intenzioni del suo ragazzo.

Cordialmente,
Dottor Silvio Pellegrini
Studio Bologna/Online

Dott. Silvio Pellegrini Psicologo a Bologna

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19 NOV 2023

Gentilissima Eleonora, grazie per esserti rivolta a noi innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo quanto possa essere difficile da gestire da parte tua. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti i tuoi dubbi, nonchè delle strategie per risolverli.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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19 NOV 2023

Da quello che scrive sembra che il suo ragazzo sia insicuro nelle scelte in generale non solo nel trasferirsi ma come lei ha scritto è "MOLTO lento in qualsiasi cosa: nel dirmi ti amo, nel presentarmi ai suoi ecc.." può darsi che questo sia un suo tratto caratteriale o insicurezza che andrebbe affrontata.
Mi sembra di comprendere che lei abbia un carattere più fermo deciso.
Per poter costruire un rapporto sano, sereno e duraturo per entrambi bisogna che ci sia complicità anche da un punto di vista caratteriale.
Le consiglio di parlare chiaramente col suo ragazzo di questo suo disagio e vedere se è possibile trovare superare questa situazione anche in vista di possibili situazioni simili che la vita potrebbe mettervi davanti.
Se non fosse possibile trovare una soluzione.
Se non fosse possibile trovare una soluzione le consiglio di valutare se questa è il tipo di relazione che vuole oppure no.

Un percorso psicologico singolo o di coppia potrebbe aitarvi a fare chiarezza.

Saluti
Resto a disposizione
Dottor Luca ferretti
Studio Livorno/Online

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Livorno

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17 NOV 2023

Ciao Eleonora, prova a chiederti bene cosa vorresti tu. Una volta capiti bene i tuoi bisogni, prova ad esprimerli a lui. Senza chiedere nulla, semplicemente esprimendo ciò che senti e che vorresti. Non si tratta di forzarlo, si tratta di far sapere a lui cosa senti. Vedrai che se inizierai ad esprimere i tuoi bisogni, e lui lo stesso, metterete buone basi per la vostra relazione.
A disposizione, anche on line,
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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