Il mio compagno non riesce a maturare e i genitori sono complici, che fare?

Inviata da Eli96 · 23 ago 2023 Terapia di coppia

Buongiorno! Sono fidanzata da 6 anni con lui, ci rispettiamo, è una relazione abbastanza sana a mio parere e stiamo crescendo e maturando nel tempo come coppia.
Lui da un paio di anni mostra problemi di depressione e svogliatezza. In una fase iniziale si è aperto tutto d’un tratto parlandomene e smise di dedicarsi allo studio e alla sua passione, che è anche il suo lavoro.
Questo secondo me è stato dovuto ad un sovraccarico di studio e dedizione che ha portato avanti nella sua adolescenza. Si isolava in modo ossessivo per studiare “dalla mattina alla sera”, non frequentava i suoi amici e per tutti era quello che non c’era mai.
Ora è in una fase diversa, sono contenta perché si è lasciato un po’ andare, ma all’estremo opposto. Non si impegna più di tanto nel suo lavoro, non studia più da un anno e ha sempre voglia di uscire per non stare a casa, se sta a casa è capace di dormire tutto il pomeriggio.
Non viviamo insieme e quello che mi preoccupa è che i suoi genitori stanno peggiorando la situazione. Lo viziano, gli fanno le cose per lui, anche quelle lavorative.
Lui secondo me non ha stimolo di fare perché sa che loro fanno le cose per lui. Esempio. Deve partire per lavoro e preparare documenti, cercare gli attrezzi, pulire la macchina ecc. si lamenta del da farsi come se si sentisse sopraffatto da qualsiasi minimo impegno di questo tipo e poi scopro che ogni volta queste faccende gliele fanno i genitori. A me sembra assurdo. Poi altro esempio è che ha problemi a svegliarsi al mattino, ogni tanto quando dormo da lui il padre entra in camera per svegliarlo. Se siamo da me e non lo sveglio per 20 minuti non sente la sveglia che continua a suonare. E così anche quando ha un impegno lavorativo, raccomanda alla madre che è in pensione di svegliarlo ad un’ora determinata. Abbiamo 28 anni entrambi e viviamo entrambi ancora a casa dei genitori. Sarà che io le cose me le faccio da sola e non mi permetterei di chiedere aiuto ai miei per portare avanti il mio lavoro o pulirmi la macchina. Mi preoccupa perché so che così crescerà sempre più viziato e questo modo di fare dei suoi non lo aiuta a diventare l’uomo maturo che sente il bisogno di diventare. Inoltre in queste condizioni non me la sento neanche di andare a convivere…
C’è qualcosa che posso fare? Dicendoglielo ho paura di farlo sentire “attaccato” e sminuito. Ogni volta che gli faccio notare qualche cosina si offende tantissimo.

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Miglior risposta 24 AGO 2023

Grazie per aver condiviso la tua situazione con tale sincerità. Si percepisce quanto tu tenga alla tua relazione e quanto ti preoccupi per il benessere del tuo fidanzato. Le dinamiche familiari possono avere un impatto significativo sullo sviluppo individuale e sulle relazioni. È evidente che stai cercando di comprendere le ragioni del cambiamento nel comportamento del tuo fidanzato e come ciò influenzi il vostro rapporto. La situazione che descrivi evidenzia una serie di dinamiche complesse: il tuo fidanzato sta attraversando un periodo di depressione e svogliatezza, e i suoi comportamenti possono essere visti come un modo per cercare sollievo o evitare le pressioni che potrebbero scaturire da responsabilità o aspettative. La preoccupazione che hai in merito al ruolo dei suoi genitori è comprensibile. A volte, il desiderio di proteggere o aiutare un figlio può, involontariamente, alimentare dipendenze o comportamenti non produttivi.
Tuttavia, la comunicazione aperta e compassionevole è fondamentale. Potresti considerare l'opzione di una terapia di coppia o individuale. Un ambiente terapeutico potrebbe fornire uno spazio sicuro per esplorare questi temi, facilitando una comunicazione più profonda e comprensiva tra voi. Parlare con un professionista potrebbe aiutare sia te che il tuo fidanzato a comprendere meglio le dinamiche in gioco e a trovare strategie costruttive per affrontarle. La terapia potrebbe anche aiutarlo a lavorare sulla sua autostima e sulle sue reazioni alle critiche. Grazie ancora per aver condiviso. Ricorda, prenderti cura di te stessa e delle tue esigenze è altrettanto importante quanto preoccuparti per il tuo fidanzato.
Sono disponibile online.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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25 AGO 2023

Gentile Elisa,
premetto che il comportamento del suo partner sembra solo in apparenza "vizio" ma, a prestare ascolto alle sue stesse parole, pare che quest'uomo oscilli fra fasi di enorme impegno stressogeno (al quale, certo, si auto-sottopone quasi punitivamente) ed altre fasi od altri comportamenti antitetici, per i quali le attività, anche quelle più banali, sono affidate agli altri o, meglio, egli si sottrae ad esse con una passività tale che pare uguale e contraria al modo estremo con il quale si torchiava con lo studio.
E per fare altre considerazioni bisognerebbe conoscere meglio la situazione; ad esempio, in che modo i genitori si nono innestati in questa dinamica; che ruolo hanno avuto nel sollecitarla. Se volesse mi rendo disponibile all'approfondimento.
Ad ogni modo, cosa fare?
Parlarne, sì. Si può discutere di tutto, deve discutere di tutto, Elisa, dato che quest'uomo rappresenta per lei un investimento relazionale (che vuol dire affettivo, temporale, economico, sociale, ...). Ovviamente ci può essere un modo migliore ed uno peggiore per comunicare le cose delle quali deve parlare. Ad ogni modo, è bene che lei esprima la sua visione delle cose e non stia sotto scacco della paura di perdere una persona solo perché gli fa notare che è una cosa inadatta, a trent'anni, aspettarti che il papà o la tua donna ti sveglino! Si ricordi che i figli della paura sono tutti mostri, e non perda di vista, per i sentimenti che prova, la misura di ciò che è giusto e di ciò che giusto non è; la permalosità, a certi livelli, non può essere intesa come l'ennesima barriera ma come l'ennesimo problema!

Spero di averle dato qualche dritta valida sulla quale riflettere.
Le auguro buona fortuna per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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24 AGO 2023

Buongiorno
Vi consiglio dei colloqui di coppia, con uno psicoterapeuta, per chiarirvi meglio e conoscervi.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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24 AGO 2023

Cara Elisa,

Comprendo la sua preoccupazione riguardo al comportamento del suo fidanzato e all'atteggiamento dei suoi genitori. La situazione che ha descritto richiede una comunicazione aperta e sensibile. Potrebbe essere utile trovare un momento tranquillo per parlare con lui, esprimendo le sue preoccupazioni in modo non accusatorio e focalizzandosi sui suoi sentimenti piuttosto che su ciò che lui "dovrebbe" fare. Chiedere al suo fidanzato come si sente e cosa pensa della situazione può aiutare a capire meglio le sue motivazioni. Se decide che certi comportamenti sono inaccettabili per lei, è importante comunicarlo chiaramente. Se la situazione non migliora, potrebbe essere utile cercare il supporto di un terapeuta o consulente di coppia. Infine, è importante che rifletta su ciò che ha bisogno e desidera in una relazione. Grazie per aver condiviso la sua situazione e le auguro il meglio.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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