il mio compagno non è più lui
Buongiorno, ho 31 anni, convivo da 5 e abbiamo un bimbo di 4 anni. Tra me e il mio compagno è stato amore a prima vista, siamo sempre andati d’accordo e alla fine abbiamo deciso di sposarci. Il problema è che il matrimonio è tra 15 giorni e adesso non sono più sicura. Lui è molto cambiato, associo (forse erroneamente) questo cambiamento da un carattere preciso ma pacifico a estremamente pignolo e polemico all’interruzione di un antipsicotico che prendeva da 15 anni dopo una psicosi e che un po’ di tempo fa ha voluto interrompere perché “ormai sono 15 anni, basta”. Lui nega e si irrita quando glielo menziono, forse non è così ed è solo un periodo di stress ma io non riesco più a sopportare la sua rigidità anche emotiva e se ci sono giorni di armonia in cui sembra quello di sempre, altri (troppi, inizia a dirmi la mia voce interna) mi sento totalmente in balìa dei suoi malumori. Discuterci quando è in un momento no è impossibile. Diventa cinico e fa ragionamenti assurdi, si agita moltissimo e anche quando è tranquillo potrebbe prendersela da un momento all’altro senza che io nemmeno capisca perché. Tutto mai successo prima. Rispetto a molte altre situazioni di cui ho letto lui “funziona” bene, ha un lavoro che ama e in cui è sempre bravissimo. Non usa violenza nei miei confronti, non mi accusa di cospirare contro di lui, mai. Però è un equilibrio tanto delicato ed è durissima. A volte penso di annullare tutto, di lasciarlo anche se ne impazzirebbe e infatti non vuole mai toccare l’argomento, e io mi sento in scacco, abbiamo anche un bimbo. Oltretutto lo amo davvero tanto, sotto c’è una persona fantastica ma non so come affrontare i suoi fantasmi, le sue insicurezze. Abbiamo iniziato un percorso con un terapeuta di coppia ma ora con le vacanze sta andando peggio che mai e io mi sento sempre più solo e amareggiata, ma non riesco a lasciarlo andare perché è la persona della mia vita. Allo stesso tempo mi sento tradita perché la persona con cui ho passato 5 anni della mia vita sta scomparendo davanti ai miei occhi e inizio ad avere tanta paura di avere un futuro di dolore col cuore in gola sulle montagne russe e nient’altro. Non vorrei mai sentirmi rispondere di lasciarlo, ma ho bisogno di qualche spunto di riflessione, è davvero impossibile trovare un equilibrio, allenare la stabilità emotiva? Lui ha anche una terapeuta che lo segue individualmente ma sono sicura che non affronta mai questo argomento perché non lo ritiene un problema, allo stesso tempo non voglio suggerirlo io e dargli l’impressione di voler decidere dei suoi colloqui.
Grazie di cuore per l’aiuto che vorrete darmi.