Ho una amica che non sta bene

Buonasera Elizabeth,
sembra avere una responsabilità molto impegnativa nei confronti della sua amica, e forse questo "fardello" è diventato troppo difficile per Lei da sopportare da sola.
Sicuramente la sua amica sta passando un momento molto difficile e destabilizzante, caratterizzato dalla perdita di due rapporti importantissimi (anche la rottura di una relazione equivale ad un lutto), e forse necessita del sostegno di uno specialista per riuscire ad elaborarlo in maniera più funzionale e costruttiva.
Come amica può fornirle il suo appoggio anche dandole questo rimando, facendola riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad un terapeuta; questo non vuol dire abbandonarla come amica, ma aiutarla a trovare l'aiuto più opportuno e recuperare il vostro rapporto di sana amicizia.
Resto a Sua disposizione,

Dott.ssa Guerrato Francesca

otrebbe quindi esserle utile avere uno spazio dedicato in cui poter riportare la propria sofferenza ed elaborare le perdite subite.

Carissima
Lei rappresenta una sicurezza per la sua amica e presumo che prenda seriamente in considerazione i suoi suggerimenti. Di solito è normale avere una flessione significativa dell’umore in seguito a questo tipo di episodi. Le rimanga vicino ed eventualmente provi a consigliarle di avviare un percorso terapeutico
Saluti

Buongiorno,

potrebbe indicare alla sua amica che gli aspetti di cui vorrebbe parlare sarebbero meglio accolti da un professionista. Potrebbe esser di aiuto lo stesso cercando di supportarla alla ricerca di un professionista che in questo momento possa accompagnarla e tenerla per mano in un momento di forte dolore.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Cara Elisabeth la tua amica deve affrontare due lutti, la morte del pdre e l'abbandono del fidanzato. Sicuramente una situazione difficile, la tua vicinanza può esserle di aiuto ma questo ipotizzo non possa bastare devi suggerirle di farsi aiutare da uno specialista.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma/Online

Gentile Elisabeth,
Lei mi evidenzia due bisogni: il suo e quello della sua amica che vanno entrambi ascoltati e indirizzati ad un accoglimento specifico.
Lei, Elisabeth, incomincia a manifestare segnali di insofferenza e incapacità di ascolto verso la sua amica, probabilmente si sente inadeguata nel trovare una soluzione che possa tranquillizzarla e alleggerire la sofferenza che le riferisce l'amica. E in effetti l'amica non trova pace e "la via" per iniziaread elaborare il lutto del padre e l'abbandonodel fidanzato, perdite avvenute in un brevissimolasso di tempo. Riterrei, visto che lei mi parla di una "cara amica", di manifestare con sinceritàla sua vicinanza affettiva ma oramai la necessità di rivolgersi ad un professionista della salute (psicoterapeuta) per condividere il suo dolore ed elaborare le sofferenze che sta vivendo che sfociano anche in un controllo eccessivo (sintomatologia ansiogena).
Sia delicata e sincera con la sua amica che comprenderà il suo consiglio e lei si sentirà sicuramente più sollevata. Nel caso mi riscriva, sarò lieta di risponderle ancora.
Un cordiale saluto
Dottoressa Sandra Scibelli

Gentile Elizabeth, la sua amica è fortunata ad averla come amica e come ha scritto è in una situazione delicata dove ossessione e sofferenza si intrecciano...coinvolgendola.
Il suo coinvolgimento Elizabeth può essere certamente di supporto tuttavia mi colpisce il fatto che lei scrive di ritrovarsi a "tremare ogni volta che..." . Come sta lei in questa situazione? Cosa sente di essere in grado di fare per la sua amica?
L'aiuto che le offre, un aiuto sensibile e attento, potrebbe tradursi anche nel mostrarle le sue, di difficoltà e preoccupazioni e quindi il rimandarle la necessità di indirizzarla verso l'aiuto di un professionista...perché sfogarsi non è sufficiente, e le telefonate mi risuonano come sofghi e lamentazioni che non fanno bene né a lei né alla sua amica. Un caro saluto. Maria dr. Zaupa

Buonasera Elizabeth,
Innanzitutto grazie per la condivisione. La sua amica si trova in una situazione particolarmente delicata dati gli avvenimenti riportati. Potrebbe quindi esserle utile avere uno spazio dedicato in cui poter riportare la propria sofferenza ed elaborare le perdite subite.
Un saluto

Dott.ssa Denise Ferrazzi

Buonasera Elizabeth, deve essere stato difficile per lei essere così vicina quasi da "affogare" nel dolore della sua amica. La sua amica ha vissuto due lutti importanti e ha cercato lei per riempire il vuoto. Quello che può fare lei per aiutarsi e aiutarla è proporle di intraprendere un percorso di aiuto con un professionista.
Con stima e sincera ammirazione le auguro una buona serata e spero che sia lei che la sua amica possiate stare meglio. Resto a disposizione.
Dr.ssa Cecilia Cicchetti

Gentile Elizabeth,
gli amici si vedono nel momento del bisogno ed è molto bello che lei si preoccupi per la sua amica. Essere disponibili con una spalla su cui piangere è sicuramente un aiuto prezioso. Quando arriva però a tre telefonate al giorno diventa stressante per lei e inefficace per la sua amica, che più la chiama e meno sta meglio, anche perché si sente sempre meno efficace nel gestire le sue emozioni.
Non appare così sbagliato suggerire con tatto di rivolgersi ad uno specialista in un momento così delicato della propria vita, dopo un lutto familiare e un lutto sentimentale. Né con comunicazione rispettosa diminuire la disponibilità del tempo dedicato al telefono, perché per prima cosa è controproducente per entrambe.
Cordialmente
Dott. Giovanni Iacoviello

Buongiorno Elisabeth.
Non è semplice aiutare un amico in difficoltà. Nel suo caso, rispetto a quello che racconta della sua amica, e degli eventi che l'hanno colpita vi sono due opzioni possibili: distrarla verso un altro interesse (le piace andare al cinema? stare con le amiche? dedicarsi alla palestra? ecc.) ma nelle prime fasi può essere più utile starle vicina, dedicargli del tempo e ascoltare il suo dolore. Ognuno ha i suoi tempi per l'elaborazione del lutto e non è mai utile forzarli, tenendo presente che non vi è un percorso uguale per tutti. Invece, probabilmente, rispetto al sistema di paragone con altre donne, possibili nuove compagne dell'ex ragazzo, e colpevolizzarsi della fine della storia può essere un naturale percorso verso il "ritorno ad una normalità". Questo suo atteggiamento probabilmente è parte della sua organizzazione di significato personale. Se non è troppo faticoso per lei e riesce ad empatizzare con la sua amica, le chiamate possono essere utili. Se sono faticose, invece, glielo faccia presente riconoscendole però il suo senso di solitudine. Dal momento che i fatti sono contestuali e accaduti da poco non mi allarmerei. Se i tempi di reazione della sua amica dovessero andare avanti senza ricostruirsi una vita, inevitabilmente nuova, le potrà consigliare di rivolgersi ad uno psicologo.
Spero di essere stata utile
Fausta Martino
psicologa- psicogeriatra

Buongiorno Cara
La tua amica ha subito due traumi, il lutto del padre e la fine della relazione.
E' opportuno che faccia un percorso di psicoterapia, per superare tale problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Elizabeth,
comprendo bene che, nonostante lei consideri questa persona una sua amica e provi dell'affetto per lei, la situazione a lungo termine stia diventando poco sostenibile.
Una cosa che si potrebbe fare è quella di farle delle domande che la portino a riflettere sul suo stato attuale di benessere mentale. Infatti solo se lei, in primis, percepirà, consapevolmente, di aver bisogno di aiuto, potrà sentire l'esigenza di rivolgersi ad uno psicologo.
Qualora invece lei stessa, Elizabeth, non riesca più a gestire la sua amica, magari può lavorare sulle sue competenze comunicative, affinchè la sua amica rispetti i suoi spazi di vita, producendo così un cambiamento non solo su lei, ma anche sulla sua amica.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Ciao Elizabeth,
la tua amica in questo momento sta vivendo due lutti, uno per la morte del padre e l'altro per l'abbandono che ha subito dal suo ragazzo che l'ha lasciata per un altra.
Se la tua amica non se la sente o non può farsi aiutare con delle sedute le indicazioni che posso darti per aiutarla sono tre .
La prima è di dire alla tua amica che il parlare con te dei suoi problemi apparentemente l'aiuta ma in realtà alimenta i suoi pensieri e peggiora la situazione.
L'altra indicazione è che per far confluire il dolore e i pensieri deve scrivere ogni giorno, con carta e penna, il dolore ha bisogno anche del tempo e con il tempo decanta.
L'ultima indicazione è smettere di controllare Facebook, perchè in questo caso alimenta la sua ossessione.
Certo dare delle tecniche senza il colloquio terapeutico rischia di limitarne l'efficacia, ma se la tua amica riuscira a seguire queste indicazioni potrà stare meglio.
Nel caso sappi che lavoro anche online, sostegnopsicologicoonline.it
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Michelucci

Buongiorno Elisabeth,
Capisco come possa sentirsi dibattuta tra il desiderio di aiutare la sua amica e il bisogno di preservare il suo di equilibrio emotivo. Amicizia e' sì ascolto, ma in situazioni così cariche emotivamente uno sguardo altro, di un professionista non implicato, potrebbe essere un valido sostegno.
Infatti la sua posizione, in questa stretta relazione d'amicizia duale, sembra tale da risentire del contagio emotivo, ovvero l' assorbire pensieri ed emozioni disfunzionali al posto dell'altro/a.
La soggettività sfuma e l'implicazione affettiva puo' far perdere i propri confini e il senso della misura.
Come pensa di poter aiutare? Caricandosi di ulteriori fardelli emotivi ?
Ha pensato di comunicare alla sua amica il suo disagio? Potrebbe esservi d'aiuto per ridefinire i confini della vostra amicizia, preservando tutte le cose belle che avete condiviso, trovando magari quell'ambito solo vostro che, pur al momento offuscato dal dolore, potrà farvi incontrare nuovamente.
Un abbraccio
Dr. ssa Ornella Peloso - Pedavena (Belluno)

Buon giorno Elisabeth,
Mi dispiace prima di tutto per la situazione della sua amica. Affrontare, metabolizzare un lutto o una perdita non è mai semplice , al contrario è un evento doloroso che può assumere caratteristiche catastrofiche per le risorse e la struttura psico somatica del soggetto. È come se una parte di noi ci venisse tolta , ma quella parte persa continua a proiettare un ombra , un vuoto che ci lascia in preda allo sconforto. La sua amica si ritrova a dover affrontare un doppio lutto : il padre, ed il ragazzo, nei confronti di questo ultimo aveva probabilmente aspettative, desideri e bisogni di quel conforto protezione e affetto paterni appena persi , aggravando la situazione. Il controllo ossessivo delle ragazze sui social, i confronti con queste sono difese messe in atto contro l'angoscia della perdita e in questi casi di criticità possono compromettere gravemente il funzionamento della persona. Attenzione però a mantenere i confini, i limiti. Il dolore della sua amica è grande ma non occorre farsi invadere o sopraffare da essi per aiutare il prossimo.
Rimango a sua disposizione augurandole buona giornata.
Giovanni Volpi.

Cara Elizabeth, grazie per la sua condivisione. Lei è una buona amica perchè si preoccupa per la sua amica che sta male e che ha bisogno di aiuto. Purtroppo la sua amica ha subito due lutti, quello del padre e quello del fidanzato, perchè anche una storia d’amore che finisce è un lutto che dobbiamo elaborare per poi riuscire a superare.
Resto a disposizione.

Buongiorno Signora, immagino che anche per lei non sia facile riuscire a gestire questa situazione. Lei come amica può darle il suo sostegno, consigliandole di farsi aiutare da uno specialista con cui poter affrontare il suo vissuto. Questo è sicuramente l'aiuto più grande che può darle oltre la sua presenza.
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa