Salve, mi chiamo Luca, ho 24 anni.
Di me posso dire che ho avuto un infanzia molto infelice (padre alcolista e violento).
Dai miei 18 anni ad oggi soffro di una depressione discontinua, mi spiego, in quel periodo viene a mancare mio padre, e dopo alcuni mesi "affronto" la cosa nel mentre vengo circondato da una bella ragazza amici e denaro. Due anni dopo questo "sogno" svanisce in quanto la ragazza mi lascia (dopo mi sono reso conto di quanto l' ho fatta star male per dei miei comportamenti sbagliati all' interno della coppia) gli amici si perdono e i soldi pure. Passa il tempo dove non accade nulla a livello emotivo o relazionale o sentimentale, fino ad arrivare a settembre 2017 giorno in cui perdo anche mia madre, dunque mi ritrovo solo, anche se ho la fortuna di avere un amico che mi "sostiene", dunque la mia domanda è la seguente.
Sento di avere delle lacune dentro di me e non so ne da cosa derivino ne come "risolverle" come posso capire come e dove andare a parare ?
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11 GEN 2018
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Gentile Luca,
quello che scrive, seppur non completamente esaustivo della sua attuale situazione, mette in risalto due importanti lutti che alla sua giovane età hanno interessato la sua vita, e che potrebbero in parte aver generato quelle che lei definisce lacune. A tal proposito, mi sentirei di consigliarle di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta della sua zona primariamente per elaborare questi lutti nel modo a lei più funzionale, e per riprendere il cammino della sua vita con una consapevolezza e degli strumenti che il percorso terapeutico potrebbe aiutarla a sviluppare.
11 GEN 2018
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Buon giorno caro Luca,
nonostante la sua giovane età, sono già numerose le prove estremamente dure che lei ha dovuto affrontare, eppure, anche se a volte è caduto, ha saputo rialzarsi in piedi ed andare avanti.
È riuscito a costruire relazioni significative, alle quali ad un certo punto, ha saputo anche rinunciare, quando si sono chiuse.
A settembre l'ennesima perdita importante, quel senso di vuoto e di solitudine, che però non ha creato una barriera fra lei ed il mondo esterno, tanto che lei stesso parla di un amico che la sostiene, certo, ma mi permetta di aggiungere, che lei è riuscito a mantenere accanto a se.
Un romanzo di vita, il suo, in cui si sono aperte ferite che potrebbero aver lasciato traccia dentro di lei e che potrebbe essere importante affrontare con il supporto di uno psicoterapeuta.
Può essere che nella sua città ci sia un consultorio al quale lei possa rivolgersi per ottenere aiuto, perché non provare ad informarsi?
Ci faccia sapere,
resto a sua disposizione e le faccio i miei migliori auguri.
Dott.ssa Borrelli