Buongiorno,
È la prima volta che parlo dell argomento.
Sono un uomo sposato ho 2 figli ma da quasi 4 anni frequento un ragazzo più giovane di me.
Ci siamo conosciuti su una chat e poi frequentati e ora lo amo.
Ho sempre omesso la verità sulla mia situazione familiare, ora le cose si fanno serie per fortuna.
Lo amo e sto lasciando la mia famiglia, gli devo dire la verità... ma come? Giustamente si arrabbierà tantissimo e ho paura che mi lascerà. Come ho fatto a essere così stupido? Non lo voglio perdere. Sto davvero male.
Grazie per le eventuali risposte.
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4 MAG 2020
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Buongiorno Andrea,
Virginia Satir una meravigliosa psicoterapeuta familiare, sosteneva che "ciò che abbiamo fatto era il meglio di ciò che eravamo in grado di fare in quel momento!".
Come esseri umani affrontiamo e viviamo esperienze che, proprio perché umane, sono complesse e non lineari.
Il giudizio di sé, come altri colleghi hanno già affermato, non l'aiuta ad alzare lo sguardo ed ad avere una visione più ampia sia del suo mondo interno (quali sentimenti l'hanno ostacolata nel rivelare da subito la sua "identità" di padre e marito) e di quello relazionale (essere legato a sua moglie ed amare il suo ragazzo).
Ora sta vivendo nella paura di poterlo perdere perché teme ancora IL GIUDIZIO di lui. Sta per affrontare un grandissimo cambiamento nella sua vita (sia umano che concretamente) che la spaventa.
Credo che questa sia un'occasione splendida per farsi accompagnare da un terapeuta in questo percorso di cambiamento, vivendolo come un'opportunità che le fornirà nuove mappe mentali per leggere se stesso e la sua realtà emotiva e relazionale.
La saluto augurandole buon cambiamento.
Dott.ssa Moira D'ISidori
3 MAG 2020
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Buongiorno Andrea,
è importante che lei ritrovi la sua serenità senza vivere nella paura di quello che l’altro possa pensare. Chiarirsi dicendo la verità onora in primis se stesso e può essere una strada verso il benessere.
Rimango a disposizione.
Un cordiale Saluto
Dott. G. Gramaglia
2 MAG 2020
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Buongiorno Andrea, per non agire solo sulla spinta della paura della reazione dell'altro o rimanere paralizzati senza agire,o peggio, assumere decisioni fondamentali in modo azzardato, è necessario per lei fermarsi a riflettere e farsi aiutare ad approfondire le ragioni delle sue scelte. Ci sono molti aspetti da comprendere senza colpevolizzarsi, il che non ha alcuna utilità. Ma evitare il senso di colpa significa anche dedicarsi ad una riflessione meglio se con un professionista che la sostenga in questo sforzo di comprensione delle ragioni che la muovono in una direzione o in un altra. Le decisioni dipendono dalle motivazioni sottese e dagli obiettivi : cosa vuole raggiungere, quale prezzo è disposto a pagare, ci sono modalità che permettano di evitare sofferenze inutili ai suoi familiari? Tutto ciò merita uno spazio di conoscenza e di approfondimento. Le auguro di trovarlo
2 MAG 2020
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Buongiorno Andrea. Colpevolizzarsi per come ha agito negli ultimi quattro anni non la potrà aiutare. Lei si chiede come ha fatto ad essere stato così stupido e a come dire la verità al ragazzo che si sente di amare. Dietro ai comportamenti che ha adottato in questi quattro anni ci possono essere molte motivazioni. Forse dicendo a sua moglie e ai suoi figli che la sua identità sessuale era cambiata temeva che la sua famiglia potesse venire giudicata negativamente da parte della cerchia dei conoscenti, amici e parenti con cui vi relazionate. Oppure, nonostante stesse frequentando questo ragazzo, nutriva ancora dell’interesse verso sua moglie. Mi sentirei di dirle, che indipendentemente da quali possano essere state le giustificazioni (sicuramente utili da sapere), rimarrei agganciato al qui ed ora. Quello che é accaduto non può essere cambiato. Le consiglierei un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare ad acquisire più consapevolezza del suo funzionamento interno, di come entra nelle relazioni con le persone e con il partner, di quali bisogni la sua identità personale necessita. A sua disposizione.
Dott. Erik Mancin
2 MAG 2020
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Buongiorno Andrea,
l’omissione della verità in una situazione come la sua può avere a che fare con diversi aspetti, aver intrapreso una scelta, la scoperta di una identità sessuale, la presenza di una moglie, famiglia, le paure. Mi chiedo se ha omesso solo con il suo ragazzo o con tutto il resto? Credo non sia facile ritrovarsi a vivere un esperienza come la sua, in cui fai conti con le possibili reazioni sulla non verità e le conseguenze che dovrà sostenere con tutti. Penso le sarebbe di aiuto un consulto psicoterapeutico.
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
2 MAG 2020
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Gentile Andrea, le consiglio di dire la verità prima possibile, se questa persona la ama davvero saprà perdonare. Ma credo che sia importante prima di lasciare la sua famiglia affrontare un percorso con professionista che le permetterà di prendere consapevolezza di se, per prendere la decisione giusta. Resto disponibile per chiarimenti. Buona giornata
1 MAG 2020
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Caro Andrea, Lei non può portare indietro le lancette dell'orologio: colpevolizzarsi è poco utile! chiedersi cosa sia successo, però, può aiutarLa a capire come muoversi. Sarebbe importante comprendere i motivi per cui, per ben 4 anni, Lei non ha mai accennato della famiglia a questo ragazzo: non si tratta di poche settimane! evidentemente ci sono stati dei motivi, che vanno chiariti. Che solo adesso, dopo 4 anni, le cose si stiano facendo serie, sembra poco plausibile. Se vuole che questo ragazzo comprenda i Suoi motivi deve prima averli chiari, e non sembra questo il caso. Inoltre, prima di lasciare la famiglia, sarebbe opportuno che si assicurasse del lieto fine. Ad oggi sospenderei un attimo il giudizio e mi farei, fossi in Lei, domande sui motivi sottesi a questa procrastinazione. Così, qualsiasi cosa scelga, è sicuro che sarà identitaria e autentica. A disposizione, in bocca al lupo. DP
