Sono una ragazza di 21 anni, con un'infanzia e un passato burrascosi. Un presente difficile e un futuro incerto. Fin da piccola ho avuto delle esperienze strane: io le chiamo visioni.
Vi spiego. Le visioni capitano a caso. Mentre passeggio, mentre parlo con le persone, ,entre faccio le faccende quotidiane.
Sono delle fantasie, su di me, sulla mia vita. Mi immagino in un luogo, vestita, truccata in un certo modo e immagino quello che effettivamente vorrei che accadesse nella vita reale: essere piu attraente, avere un lavoro e una vita sociale...
Il problema è che mi estraneo talmente tanto dalla realtà che mi muovo e parlo come se effettivamente tutto fosse reale e stesse accadendo proprio in quel momento. Provo emozioni vere e intense, ma so che non è il reale.
Non ho il controllo su di esse e stanno minacciando la mia vita.
So di non essere normale. Ma non so come fare a risolvere questa situazione. Non so neanche se esista una "cosa"come la mia, non so il suo nome e vorrei tanto saperlo.
Distinti saluti
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5 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Cara Vision Divine,
credo che in ciò, che seppure sinteticamente, racconti della tua infanzia e passato burrascosi, stia la risposta alla tua domanda. Quando un bambino/a vive situazioni troppo dolorose per potere essere comprese e metabolizzate da una psiche naturalmente più fragile di quella di un adulto, egli tende a rifugiarsi in un mondo di fantasie dove il dolore non esiste ma esistono solo cose buone belle e giuste e gli aspetti generosi della vita. Più una persona è tendenzialmente creativa , maggiormente queste fantasie potranno assumere aspetti pregnanti e quasi concreti. Mi pare che questo sia proprio il tuo caso. E' necessario per te intraprendere un percorso psicoterapeutico che ti aiuti ad analizzare e comprendere le implicazioni e gli effetti dei tuoi trascorsi esperienziali coi loro correlati affettivi ed emotivi fino a che tu non sia sul piano psichico abbastanza irrobustita e forte da potere tollerare la realtà per come è e lasciare alla penna , al pennello o alla recitazione o a qualunque altro mezzo di espressione creativa le immagini della tua fervida e vivida fantasia.
Un caro saluto
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicoanalista Junghiana
Parma
8 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima....da qullo che hai scritto non è chiaro se vedi cose che non esistono, oppure te le immagini.
Se è solo immaginazione, poco male, probabilmente è il risultato di un'infanzia triste e sola.
Ma se effettivamente vedi qualcosa che gli altri non vedono, questo ha un nome un po' meno romantico, si chiama "allucinazione visiva" ed è un sintomo psicotico, nel qual caso ti consiglio vivamente di rivolgerti ad uno psichiatra.
8 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Vision Divine, in accordo con la risposta della collega, aggiungo anche che queste visioni sono da considerarsi come uno strumento (d'altronde, finora, è stato abbastanza efficacie) per gestire la sua sofferenza. Come tutti gli strumenti, di per sè, esso non è nè giusto nè sbagliato, ma il quanto viene utilizzato allora può diventare un momento disfunzionale. Dunque, quello che le suggerisco, oltre ad una psicoterapia incentrata alla comprensione ed all'integrazione (soprattutto affettiva) di quello che le è successo da piccola, è di cominciare a considerare queste visioni, durante e dopo il lavoro terapeutico, come una sua risorsa ed opportunità per percepire la sua esistenza anche da un ulteriore punto di vista. Infatti, credo che, dopo una buona terapia, riuscirebbe ad utilizzare tali visioni in modo maggiormente adattivo per lei e, oltre a poterle sfruttare in ambito creativo (come suggerito sempre dalla collega), a utilizzarle proprio per una comprensione diversa e più completa di Sè e del suo ambiente relazionale di riferimento. Perchè non continuare ad utilizzare una risorsa che il suo sistema emotivo ha dovuto crearsi se sarà possibile utilizzarla e farla diventare una personale "marcia in più" di gestione della sua esistenza?
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
8 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Vision Divine,
a mio parere, non si tratta di stabilire se la sua esperienza rientri nel "normale" o nel "patologico", ma di capire quanto questa limiti o renda problematica la sua vita. Le fantasie così vivide di per sé non hanno nulla di patologico e anzi possono essere usate a suo favore, nel caso lei riesca ad eprimerle al meglio. Ad esempio, può trasformarle in produzione artistica di vario genere o può utilizzarle per meglio conoscere se stessa e i suoi contenuti inconsci.
Tutto questo è possibile però se tali visioni e sensazioni non la facciano soffrire troppo e questo accade perché lei sente di subirle e non di esserne padrona. Inoltre, le vive con senso di colpa pensando che non sia "normale" farne esperienza. Dal suo racconto emerge che queste visioni non hanno una valenza propria, ma fungono da rifugio verso le esperienze reali e frustranti che le capitano, rendono ancora più difficile l'affrontare la quotidianità e provocano sofferenza. In questo caso, le consiglio di consultare un terapeuta, preferibilmente junghiano o di sua derivazione, che la aiuti a lavorare con le immagini, a cavalcarle e a comprenderle profondamente. Potrebbe scoprire molte cose interessanti su di sé e iniziare a utilizzare al meglio le sue risorse.
Un caro saluto.
Pamela Gotti
6 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Vision Divine,
come Lei stessa scrive più che visioni,vive la sua vita fingendo che sia come vorrebbe che fosse..
Probabilmente insoddisfatta dalla realtà che la circonda,delusa dalla realtà che l'ha cresciuta,e impaurita da un futuro ignoto si rifugia nella Sua fantasia,che altro non è che la sua vita ideale..
Non credo Lei sia una malata come si è auto-definita,ma una persona che avrebbe bisogno di un sostegno per cercare di accettare il presente per vivere il futuro che davvero desideri!A disposizione
Cordialmente
Dr.ssa Cristina Battilani
6 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Vison Divine, prima di tutto La rassicuro, Lei non è anormale, soffre di un disturbo psichico. Queste visioni sono uno stato modificato di coscienza indotto da spinte e desideri inconsci, in sostanza sono un sintomo di desideri conflittuali inconsci e quindi non accessibili alla coscienza. La loro intensità, tale da trascinarLa in un mondo allucinato tanto da farle vivere quelle "visioni" , è indicativa della forza dei nuclei inconsci che ne sono l'origine. Quindi è necessario un lavoro psicoterapeutico psicodinamico intenso, un vera e prorpia psicoanalisi. La metodologia che Le suggerisco è quella micropsicoanalitica, che, secondo il mio parere, più rapidamente di altre può portare raggiungere risultati concreti,
Resto a Sua disposizione per eventuali approfondimenti e La saluto con simpatia. Dr, Marco Tartari , Asti
6 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile utente,
la sua è una forma di difesa dalle esperienze dolorose della vita che è comune anche a diversi bambini che subiscono traumi psicologici gravi e non hanno altro strumento che assentarsi mentalmente rifugiandosi in un mondo di vivide fantasie.
E' ovvio che questa situazione non è più normale e rischia di sfociare in quel disturbo che si chiama "derealizzazione".
Pertanto le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia che la aiuterà ad accettare e metabolizzare i traumi del passato e del presente senza queste pericolose "fughe" mentali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).