HO DUBBI SUL MIO PSICOTERAPEUTA

Buonasera, chiedo il Vostro aiuto per cortesia.
Come potete visualizzare nel consulto precedente ero fiduciosa sui progressi fatti con il terapeuta.
Mi trovo ora in una fase di stallo e il terapeuta ad orientamento Psicodinamico mi ha detto di pensarci su se continuare o cambiare orientamento.
Sono 2 anni che seguo questo percorso.
Ebbene, mercoledì mi ha detto prima di congedarmi, di pensarci, di fargli sapere, di rifletterci su se continuare o meno.
Ci ho pensato a lungo ed ho deciso di metterci tutta la buona volontà e impegno dato che sono estremamente consapevole che mi da gli strumenti, ma poi devo essere io a "lavorare".
È un professionista che per sua scelta il cellulare lo rende disponibile per ogni evenienza ai suoi pazienti.
Infatti in due anni mi ha sempre, sempre risposto, non c'è stata una sola volta che non l' abbia fatto.
Gli ho scritto. Gli ho fatto sapere che ho scelto di andare avanti e che può darmi l' appuntamento per la prossima settimana. Ha visualizzato e per la prima volta, e sottolineo prima volta non ha risposto.
Mi sento manipolata, abbandonata.
Sento che qualcosa non torna.
Domani avrei voluto andare a fare una passeggiata al mare proprio per dimostrare lui che le mie parole non sono state vane e gli avrei mandato anche una foto. ( non sarebbe stata la prima volta) e lui ne è stato sempre felice.
Invece domani non mi va di andare perché sento di aver perso il mio punto di riferimento.
Certo, potrebbero essere mille motivi per cui non abbia risposto ma "sento" quasi una punizione, un voler constatare quanto io davvero ci stia mettendo impegno perché ora sospetta una mia dipendenza nei suoi confronti.
Non credo sia giusta questa strategia perché ha in mano la mia salute mentale.
Ho mille emozioni che si accavallano. Rabbia, frustrazione e senso di colpa.
Chiedo un vostro parere perché se agisce così mi nuoce soltanto.
Grazie a chi vorrà rispondermi.