Buongiorno dottori. Mi ritrovo in una situazione molto angosciante e non riesco a vedere la luce in fondo al tunnel, non vedo via d’uscita. Sto passando un periodo in cui mi capita di rimuginare su errori passati (a tal punto da inventare anche particolari inesistenti quando la “situazione pensieri” mi sfugge di mano). Il problema persiste dal momento che, una volta chiariti quelli che sono stati i miei errori all’interno della mia relazione e di conseguenza trovo “pace” perché non ho più nessun motivo per avercela con me stessa, la mia mente mi fa dei brutti scherzi: inventa storie che nella realtà non si sono mai verificate ma in qualche modo mi fa mettere in discussione tutto e penso e ripenso se effettivamente sia successo per davvero. Ho momenti dove sono più lucida e penso “no non è successo punto” altri momenti in cui dubito di me stessa. Non so più come e cosa fare.
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14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Rammento di lei Lara,
Ha bisogno di un radicamento che può trovare anche attraverso lo sport, e di una psicoterapia.
19 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno ,
da quello che scrive qui, Lei sta facendo dei pensieri ripetitivi e fastidiosi, probabilmente ossessivi.
Nei momenti in cui si dubita di se stessi e della propria memoria , possiamo sempre chiedere un aiuto e un supporto a qualcuno esperto in questa materia.
Può essere utile riscoprire i nostri sensi e riuscire a fidarsi della propria percezione , sempre meglio insieme ad una figura competente per questi percorsi.
15 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Lara
intanto è molto utile che lei abbia compreso che ha dei "pensieri di rimuginio" o "fantasie" non reali...sarebbe utile per lei un percorso terapeutico per approfondire quali sono i suoi tasti dolenti che le fanno scattare emozioni fastidiose, a quando posso risalire e comprenderne il significato più profondo.
Saluti
Dott.ssa Monia Di Tommaso
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Comprendo la sua situazione e la sua angoscia. Le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per analizzare le varie tematiche
in maniera particolare i suoi pensieri.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Parrebbe dal suo racconto un senso di colpa sottostante, con conseguente ruminazione. Da dove viene questo senso di colpa? Quando è nato?
Sono qui se volesse trovare risposte
Un abbraccio
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Iara,
Quella che lei descrive sembra essere una sintomatologia che riguarda disfunzioni del pensiero, probabilmente legate a qualche vissuto sotteso a cui cerca di porre rimedio rivalutando situazioni del passato in cui sente di essere stata inadeguata o in cui sente di non aver trovato la soluzione migliore. All'interno di un percorso psicologico si potrebbe andare a comprendere quali siano questi momenti della sua vita che le risulta difficile lasciar andare nel passato e comprendere la sua emotività in relazione a ognuno di essi. Questo dovrebbe aiutarla a gestire meglio il suo pensiero e a godere di una remissione del suo sintomo.
Qualora avesse intenzione di lavorare su se stessa in questo modo, resto a sua disposizione sia per consulenze in studio che online.
Con l'augurio che possa prendersi cura dei suoi pensieri e delle emozioni ad essi legate,
Le porgo cordiali saluti.
Dott.ssa Simona Delli Santi
Una Stanza per sé: servizi per il benessere psicologico
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Sembra che abbia bisogno di sentirsi in colpa o attribuirsi particolare responsabilità rispetto ad errori passati, per poi non perdonarsi. Se non risolve questo discorso sottostante resterà imprigionata in questi non-ragionamenti in qui alla fine è sempre colpa sua. Una matrice ossessiva che si intravede potrebbe non aiutare affatto ad uscire da questo loop.
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gentile Lara,
grazie per aver esposto qui i tuoi pensieri, e sono dispiaciuta che li descrivi come angoscianti. Non è facile sentirsi in balia del rimuginio, con quella sensazione di non sentirsi pienamente padroni della propria mente. La buona notizia è che la mente può essere allenata ed i pensieri tornare al comando del legittimo proprietario. Chiediti come ti senti e cosa sei disposta a fare per “riordinarli”. E se vuoi ne possiamo parlare..
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Lara,
Ia sensazione di “impazzire” spaventa molto, mi sembra legata ad una forte ansia che aumenta in relazione al vissuto di perdere il controllo sui propri pensieri.
Consiglierei di soffermarsi ad ascoltare un pensiero alla volta cercando di capire cosa la sua mente sta cercando di comunicarle: la mente fa parte di lei quindi lei stessa si sta mandando delle richieste di aiuto e bisogno di essere ascoltata.
Mi verrebbe da indicarle di rivolgersi ad uno specialista che la aiuti a fare chiarezza e rallentare un po’ il turbinio di pensieri.
Il fatto però di essere consapevole di ciò che le sta accadendo significa che non si tratta di follia, ma forse di una richiesta di una pausa per comprendere cosa nella sua vita la lascia perplessa o insoddisfatta.
Un caro saluto
Laura Tessari
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Lara, innanzitutto grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo le tue fatiche al riguardo soprattutto perchè questi pensieri e rimugini sembrano essere davvero pesanti per te. Credo che oltre che parlarne con la persona in questione, potrebbe anche esserti utile intraprendere un percorso di terapia, in modo da esplorare ed elaborare quelle che sono le motivazioni sottostanti questi tuoi pensieri, che meriterebbero ulteriore approfondimento.
Resto a disposizione!
AV
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Lara,
Sembra che lei stia giocando con la sua psiche e così facendo può sentire di perdere il controllo. Sembra anche che lei voglia raccontarsi delle storie che la fantasia deforma ampliandone i limiti fino a non riconoscerla come vissuta realmente. Però anche questo trabocco di fantasia merita di essere ascoltato. Forse tramite la condivisione del racconto con un altro diverso da sè, come uno psicoterapeuta, potrebbe scoprire quale senso ha per lei raccontarsi delle storie, forse anche ricche, e in che modo questo può parlare nella sua vita, diventando un suo bagaglio storico pieno di risorse vitali. Non bisogna subito farsi una diagnosi di pazzia. Ricercare il senso nel non senso è infatti azione degna di merito e significa cura di sè.
Dott. Pietro Salemme