Ho 21 anni e non riesco a trovare una direzione

Buongiorno a tutti! Vi scrivo per avere un confronto in più e cercare di cavare un ragno dal buco. Il mio periodo buio è culminato circa 3 anni fa, quando da un lato mi sono ammalata di un disturbo alimentare, dall'altro, un paio di mesi prima dell'orale di maturità, ho incontrato un blocco nello studio. Per dire, sono riuscita a ottenere un diploma soltanto perché avevo lavorato sodo i mesi e gli anni precedenti, perché non avevo la lucidità mentale di ripassare una qualsiasi cosa prima del colloquio. Parlo di "culminato" perché in realtà da che ricordi sono sempre stata molto insicura, ho sofferto per un padre assente e ho sofferto di autolesionismo Da lì, a settembre, ho preso una facoltà universitaria a Milano, salvo poi abbandonarla per mancanza di vero interesse e per tornare a casa a causa della malattia di un parente. Dopo il mio rientro, 10 mesi dopo, ho cercato di frequentare lettere presso una telematica, ma senza successo, tanto che ho abbandonato mesi dopo. A ottobre di quest'anno mi sono iscritta nuovamente a lettere, indirizzo diverso però, presso un'università vicina consigliatami anche dal mio ragazzo, che ha concluso lì gli studi. In tutti questi mesi, da settembre dopo la mia maturità a circa 10-9 nove mesi fa sono stata seguita da una psicologa, sopratutto per risolvere il mio disturbo alimentare, che dall'anoressia é passato ad essere binge eating. Il punto di tutto questo è che mi sento una fallita e un'incapace perché non ho mai dato neppure un esame e non credo proprio riuscirò a sostenerne nessuno per ora, nonostante l'indirizzo che ho preso adesso mi appassioni moltissimo. Prima di questa sessione, ho frequentato le lezioni con piacere, ma quando adesso mi trovo seduta alla scrivania per studiare, mi sento molto ansiosa. O meglio, un pomeriggio di studio riesco a farlo, ma perché io riesca a rimettermi sui libri o al pc passano giorni e giorni. Non riesco ad essere costante, ho il terrore di ripiombare in quel loop di giornate intere vissute sulla scrivania con il fiato sul collo dato dalle scadenze di verifiche/interrogazioni/esami. In tutto questo, il mio disturbo alimentare è ancora lì, mentre il rapporto con mia madre sopratutto, ma anche con il marito, è andato. molto deteriorandosi, a tal punto che il mio unico confidente è diventato il mio ragazzo. Sto pensando di abbandonare l'università per almeno lavorare e farne qualcosa della mia vita, ma non trovo nulla, e quello che trovo richiede l'essere automuniti - mentre io non ho neppure la patente per questioni economiche. Sono molto spaventata dal futuro, mia madre e il marito non capiscono bene cosa stia provando da diversi anni, nonostante ne abbiamo parlato tante volte, e ho paura di essere considerata un parassita, visto anche che il termine è più volte sfuggito a mia madre durante delle discussioni. Dovrei mettere in pausa l'idea di studio/lavoro per concentrarmi su un intenso percorso di psicoterapia? Ho un colloquio con una nuova specialista il 20, stavolta non voglio mollare. Grazie per l'attenzione.